A Beautiful Day in the Neighborhood - Di Marielle Heller (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1998, Lloyd Vogel è un giornalista di Esquire noto per il suo stile di scrittura cinico. Partecipa al matrimonio di sua sorella Lorraine, insieme a sua moglie Andrea e al loro figlio appena nato, Gavin. Durante l'accoglienza, Lloyd inizia una rissa con suo padre, Jerry, con il quale non ha più una relazione, ricordando la madre defunta e il fatto che Jerry l'abbia tradita e abbandonata.
Dopo qualche giorno, l'editore di Lloyd gli assegna l'intervista al conduttore televisivo per bambini Fred Rogers, in merito ad un articolo di 400 parole sugli eroi, ma a Lloyd l'incarico sembra molto riduttivo. Quando arriva nello studio WQED di Pittsburgh per intervistare Rogers, trova una persona sprezzante della sua fama e mostra solamente preoccupazione per l'infortunio al naso di Lloyd. Lloyd parla a Rogers della questione della sua relazione con suo padre, le cui scuse e il cui tentativo di riconciliazione Lloyd ha respinto. Rogers gli dice che ha molti modi per gestire la rabbia, come colpire i tasti del suo piano. Lloyd continua ad essere convinto che la gentilezza di Rogers sia tutta una messa in scena.
Film delicato e commovente, ma non eccezionale, su una figura statunitense storica, quella di Fred Rogers, interpretato magnificamente da un Tom Hanks ancora in splendida forma, e spalleggiato in maniera davvero egregia da Matthew Rhys. Hanks era candidato all'Oscar nella categoria Best Supporting Actor, e a mio modesto parere avrebbe meritato più di Pitt. Forse.
Delicate and moving, but not exceptional, film about a historical American figure, that of Fred Rogers, magnificently played by a Tom Hanks still in splendid shape, and backed in a truly excellent way by Matthew Rhys. Hanks was nominated for an Oscar in the Best Supporting Actor category, and in my humble opinion he would have deserved more than Pitt. Maybe.
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