Turist - Di Ruben Östlund (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Una famiglia svedese composta da un uomo d'affari di nome Tomas, sua moglie norvegese Ebba, la loro giovane figlia Vera e il bambino in età prescolare Harry, alloggia in un resort di lusso sulle Alpi francesi. Il secondo giorno vedono una valanga controllata mentre pranzano all'aperto sulla terrazza di un ristorante. La nuvola di polvere della valanga dà l'impressione che la neve stia arrivando fin lì, e spazzerà via tutti sulla terrazza. Tomas, che sta filmando la valanga sul suo telefono cellulare, si fa prendere dal panico e corre mentre la terrazza si svuota rapidamente dai clienti, lasciando Ebba con i loro bambini sommersi in una fitta nebbia. I clienti tornano ai loro tavoli mentre la nebbia si dissipa e nessuno risulta ferito.
Un altro pugno nello stomaco, un'altra riflessione etica fatta film (e lasciata più allo spettatore che al giudizio del regista), da parte dell'interessantissimo regista svedese, che qui mette a frutto anche le sue conoscenze specifiche (nasce come regista di film sullo sci). Interpretazioni misurate e convincenti da parte di tutto il cast.
Another punch in the stomach, another ethical reflection made film (and left more to the viewer than to the director's judgment), by the very interesting Swedish director, who also uses his specific knowledge here (he started as a director of ski films). Measured and convincing interpretations by the whole cast.
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