Obsidian - Paradise Lost (2020)
Verso l'inizio del 2019, per semplificare le operazioni di scelta dei migliori 10 album dell'anno, sul mio pc mi sono creato una sottocartella, vicino a quella che contiene gli album da recensire. Lo so, sono molto old school. Si chiama "Top 10"; al momento, quella del 2020 è ancora vuota, vuoi perché, complice la quarantena da pandemia, mi sono dedicato più a film e serie tv, vuoi perché non ho recensito, al momento, album degni di nota. Ecco: questo Obsidian, sedicesimo album in studio della band di Halifax, UK, sarà il primo degno di nota. Vedremo se, durante il 2020, sarà scalzato dalle prime 10 posizioni. Come sottolineano un po' tutti, Wikipedia compresa, i Paradise Lost sono considerati pionieri del death/doom. Essere pionieri comporta, con il passare del tempo, quantomeno padroneggiare il genere. Questo è quello che fanno, in effetti, nonostante i 32 anni di storia: il disco in questione non denota vecchiaia, stanchezza, appagamento. Bensì, chiarezza delle idee, perfezione nella composizione, ricerca della bellezza, seppur con sfumature gotiche e decadenti. Un disco che, se ci fosse una scuola metal, potrebbe essere usato come libro di testo, o perlomeno come definizione di parametri.
Around the beginning of 2019, to simplify the operations of choosing the best 10 albums of the year, on my PC I created a subfolder, next to the one that contains the albums to be reviewed. I know, I'm very old school. It's called "Top 10"; at the moment, that of 2020 is still empty, either because, thanks to the pandemic quarantine, I have dedicated myself more to films and TV series, or because I have not reviewed, at the moment, noteworthy albums. Here: this Obsidian, the sixteenth studio album by the band from Halifax, UK, will be the first noteworthy. We will see if, during 2020, it will be outcasted from the top 10 positions. As everyone points out, including Wikipedia, Paradise Lost are considered pioneers of death / doom. Being a pioneer involves, over time, at least mastering the genre. This is what they do, in fact, despite their 32 years of history: the record in question does not denote old age, tiredness, contentment. On the contrary, clarity of ideas, perfection in composition, search for beauty, albeit with Gothic and decadent shades. An album that, if there was a metal school, could be used as a textbook, or at least as a definition of parameters.
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