No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240305

Remote village in Gasa District in northwestern Bhutan

Lunana: A Yak in the Classroom - Di Pawo Choyning Dorji (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Ugyen ha completato quattro dei suoi cinque anni obbligatori di formazione come insegnante per il governo. Tuttavia, non gli piace insegnare e desidera trasferirsi in Australia per diventare un cantante. Quando gli viene assegnato l'incarico di insegnare nel remoto villaggio di montagna di Lunana, pensa di lasciare il lavoro, ma sua nonna lo esorta a completare il suo incarico di insegnante. Decide di darle retta, e lascia la città. Ugyen incontra Michen, una guida del villaggio che lo conduce lungo il percorso di sei giorni fino a Lunana. Gli abitanti del villaggio sono entusiasti del suo arrivo, ma Ugyen, sconvolto dalle pessime condizioni del villaggio, ammette di pentirsi di essere venuto e chiede di essere sostituito. Asha, il capo del villaggio, lo informa che i muli hanno bisogno di tempo per riposarsi, dopo di che potranno riportare indietro Ugyen in pochi giorni. La mattina dopo, Ugyen viene svegliato da Pem Zam, il capitano della classe, che gli dice che i bambini lo stanno aspettando in classe. Ugyen è sorpreso dal loro affetto per lui, poiché i bambini credono che gli insegnanti abbiano la capacità di “toccare il futuro”. Decide di restare e insegnare per il resto dell'anno.

Storia estremamente semplice e prevedibile, ma anche fosse solo per vedere i visi dei bambini protagonisti, vale la pena vederlo. E' riuscito ad entrare nella cinquina dei candidati all'Oscar (per il miglior film in lingua non inglese) nel 2022, e secondo me la scelta è stata giustissima: ho visto il film in lingua dzongkha senza l'ausilio dei sottotitoli, e nonostante ciò, ho pianto come un vitellino.

Extremely simple and predictable story, but even if just to see the faces of the children protagonists, it's worth seeing. It managed to enter the five Oscar candidates (for the best non-English language film) in 2022, and in my opinion the choice was very right: I saw the film in the Dzongkha language without the aid of subtitles, and despite this, I cried like a little calf.

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