No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100526

Histoire de Marie et Julien


Storia di Marie e Julien - di Jacques Rivette 2003


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: pallooooso!



Julien fa l'orologiaio e vive solo, parla col suo gatto e ricatta Madame X, commerciante di tessuti, dato che è in possesso di alcuni documenti che parrebbero per lei compromettenti; dopo un anno dal loro primo incontro, Julien ritrova la bella Marie, enigmatica e sfuggente, che però accetta di andare a vivere con lui; ma c'è qualcosa di strano in lei, qualcosa che non riesce a spiegare a Julien.

Il tempo, la morte, l'amore. Ma soprattutto, come ci rivela il finale, l'amore è sacrificio. Rivette mette in scena, molto "teatralmente" le questioni filosofiche più alte; lo fa con grazia, come suo solito, e la critica si spertica in fiumi di recensioni positive; ma il film è prolisso e rasenta la noia, va detto, a costo di passare per ignoranti. Sembra quasi che il regista giochi a spiazzare lo spettatore (e anche a fiaccarlo con quasi 150 minuti di film), anche se, come detto prima, il senso alla fine si coglie ed è profondo e doloroso. Forse si può dire tutto questo anche con molto meno.
Emmanuelle Béart è abbagliante sia come attrice che come donna; è anche grazie a lei, oltre che al regista, che gli amplessi risultano forse i momenti più alti del film.

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