John Garcia - John Garcia (2014)
Mi sono convinto che potrei liquidare ogni volta le recensioni di qualsiasi cosa musicale in cui mette lo zampino (leggi la sua voce di carta vetrata) John Garcia, oggi 44enne nato a San Manuel, Arizona (leggete la scheda Wikipedia, è interessante; meno di 5.000 abitanti dei quali circa la metà di origine latino-ispanica; è un CDP, un census-designated place), scrivendo semplicemente il suo nome e aggiungendo "vi basti questo". In effetti, e sono abbastanza sicuro che è un mio difetto, poche voci rock hanno su di me questo effetto dopante, un po' come dire, potrebbe recitare una poesia di Neruda o leggere un contratto d'affitto, che a me piacerebbe ugualmente. Inutile che mi metta qua a farvi l'ennesimo elenco di band o progetti ai quali ha prestato la sua voce, sono moltissimi. La particolarità, stavolta, paradossale, aggiungerei, è che questo è il primo disco completamente a suo nome, in 27 anni di carriera. 11 tracce (una, Rolling Stoned, è una cover dei Black Mastiff, poco conosciuta band canadese, alla quale Garcia riserva un trattamento energizzante, ed il risultato è fenomenale), di cui una "doppia" (His Bullets' Energy e, in chiusura, la sua versione acustica Her Bullets' Energy, tutta da ascoltare perché alla chitarra c'è nientemeno che Robby Krieger, il chitarrista dei The Doors, che regala una versione tendente al flamenco), dove Garcia fa capire che (perdonerete l'accostamento, scontato ma doveroso quando si parla di due musicisti che, lo dico ancora una volta, hanno profondamente segnato la musica rock degli ultimi 20 anni) si, rispetto a Josh Homme probabilmente lui è quello più "conservatore", meno sperimentatore e leggermente più psichedelico, ma rimane comunque una certezza e una sicurezza quando si mette a scrivere o a cantare canzoni. Che sia filtrata, leggermente vocoderizzata, o clean, la voce di John Garcia è portentosa, ed è un marchio di fabbrica. Argleben, My Mind o il superclassico 5000 Miles, sono i pezzi che vi acchiapperanno immediatamente, e vi faranno amare questo disco, sempre che, naturalmente, il vostro sia un cuore hard rock.
John Garcia is one of my favourite musician, I can't deny it. Every time I listen something in which he's involved, I literally fell in love. This is his first solo album with his name on the cover, in over 25 years of career, and I invite you all to listen it, in order to understand his love for blues, for hard rock, and to understand why he, his old ex pal Josh Homme, and the others components of the never enough regretted band Kyuss, had been so important for rock music. It's important also because many people still doesn't know. Anyway, this record is amazing, the voice of John is still like a piece of sandpaper, and he knows how to write a killer song.
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