No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150303

Com'è terribile il mondo, com'è bello il mondo

What a Terrible World, What a Beautiful World - The Decemberists (2015)

Quando mi hanno detto: "oh, è uscito il nuovo dei Decemberists", la mia reazione è stata "che palle". Perché? Perché lo sapevo... innanzitutto ho atteso qualche giorno per procurarmelo, poi non l'ho ascoltato per qualche altro giorno, alla fine l'ho messo su, ho pregato che non mi piacesse, ma ha finito per piacermi, e nemmeno mi so spiegare perché. Per dire, quando senti pezzi come Philomena, che potrebbe essere estratta dalla colonna sonora di Happy Days, ti viene da prenderli a schiaffi. Però poi ti piazzano una canzone come Make You Better, o addirittura l'entusiasmante chiusura con A Beginning Song (che giocherelloni!), e ti viene da abbracciarli.
Certe cose, certi dischi, ti fanno pensare che fare musica sia semplicissimo. Una spruzzata di Crosby, Stills, Nash & Young, qualche chitarrina elettrica che irrobustisce un'americana tutto sommato prevedibile, una voce particolare, qualche tastiera ben assestata, linee di basso di profilo basso ma mai scontate, un po' d'armonica quando te lo ricordi, ed il gioco è fatto. E invece, bisogna saper scrivere le canzoni. I Decemberists lo sanno fare, a parte qualche caduta di stile, e questo disco ce lo conferma.

1 commento:

lafolle ha detto...

belle le salopette!