No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150325

Ragno di dio

Spidergawd II - Spidergawd (2015)

E' un peccato quando ti accorgi di gruppi come questo solo al secondo disco. Però è bello anche recuperare. Gli Spidergawd (non sono ancora riuscito a capire cosa significhi, magari qualcuno ce lo spiega) vengono da Trondheim, Norvegia, la stessa città dei Kings of Convenience, ma sono una costola dei Motorpsycho; infatti, Bent Saether (voce e un po' di tutto il resto) e Kenneth Kapstad (batteria, soprattutto) fanno da colonna portante degli Spidergawd, insieme a Per Borten (chitarra) e a Rolf Martin Snustad (sax).

Musicisti, come si dice in francese, coi controcazzi. Genere abbastanza indefinibile, ma solo perché "ondeggia". Il rock è alla base, lo stoner è presente, ma non esclude il free jazz, come neppure, per dire, l'introduzione del pezzo d'apertura Is All She Says, che è folk (col pezzo che diventa una roba da far impallidire i migliori QOTSA). Si, direi che per il resto siamo tra lo stoner di classe e le melodie che richiamano un po' i Foo Fighters, il tutto fatto con grande personalità. Naturalmente, qua e là, anziché assoli di chitarra, ci sono svisate di sax. Attenzione, non che quando c'è un assolo di chitarra sia da non considerare, anzi.
Quasi tutti i pezzi hanno (altro luogo comune) un tiro micidiale, a partire dalla già citata Is All She Says, passando per l'orecchiabilissima Get Physical, la jazzata Caerulean Caribou, fino alla conclusiva Sancturary, che sa, come molti altri passaggi del disco, di quell'indimenticabile hard rock degli anni '70 alla Grand Funk o alla Humble Pie.
Insomma, ricordate l'entusiasmo col quale vi parlai degli svedesi Graveyard qualche anno fa? Ecco, qua c'è lo stesso entusiasmo, il disco non dice nulla di nuovo ma è formidabile, e sono sicuro che piacerà anche a voi, e che ve lo ricorderete quando il 2015 finirà.



The Spidergawd are a norwegian band, in which line-up are two of the Motorpsycho. As you can imagine, this four musicians are very good, and their love for the seventies hard rock, and, at the same time, for the stoner rock, or the capacity to play some free jazz, make possibile that their music says nothing new, but the result is amazingly wonderful. As sometimes I've recommended you, play it out loud.

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