Frank - di Lenny Abrahamson (2014)
Giudizio sintetico: da vedere ma non per tutti (3,5/5)
Inghilterra. Jon è un ragazzo piuttosto ordinario, introverso, dall'animo sensibile, con una sfrenata passione per la musica. Compone, canticchia continuamente, vive in un mondo tutto suo. Un giorno, è testimone di un tentato suicidio: un uomo prova ad annegare in mare, ma viene fermato. Jon si avvicina, e scopre che Don, un amico dell'aspirante suicida, è il produttore di una band dove il tizio che ha appena provato a togliersi la vita suona le tastiere. Jon gli comunica che anche lui suona le tastiere, e viene prontamente invitato a sostituire il tizio, dato che la band, i Soronprfbs, hanno in programma un concerto la sera stessa in città.
La band è composta da persone apparentemente fuori di testa, ma Jon si presenta ed il concerto va bene finché Clara non rompe il suo theremin. Il leader indiscusso della band è Frank, il cantante, che nasconde il viso sotto una maschera di cartapesta con una faccia da cartoon disegnata sopra; Frank è soddisfatto della prestazione di Jon, e lo invita ad unirsi alla band in pianta stabile. L'impegno immediatamente seguente, però, è quello di isolarsi da tutto, affittare una casa in Irlanda, e lì registrare il loro primo disco. Jon scopre di lì a poco che il periodo è praticamente indefinito, ed il processo creativo è lentissimo, una sorta di flusso di coscienza. Comincia a confidarsi con Don, che lo mette in guardia sull'influenza che può avere Frank sugli altri, diventa molto intimo con Frank, e mette in piedi un rapporto conflittuale con Clara. Posta alcuni video delle prove in rete, all'insaputa degli altri, e quando la cosa viene scoperta le reazioni sono contrastanti. Frank, comprendendo che la cosa ha generato un seguito di culto verso la band, è felice, mentre gli altri, soprattutto Clara, sono perplessi e fondamentalmente contrari. Nonostante un fatto tremendo stia per accadere, i Soronprfbs si troveranno di fronte al classico dilemma artistico sul commercializzarsi o no.
Certo che l'irlandese Abrahamson (mi sono accorto che fino ad oggi avevo sempre scritto male il suo cognome, e vi chiedo scusa) è strano forte. Ho fatto fatica a comprendere questo film, mentre invece avevo apprezzato immediatamente i suoi precedenti Adam & Paul e Garage. Eppure, questo strano oggetto con un cast eccezionale, assurdo e divertente in maniera particolare, mette in scena le paure che tutti gli aspiranti artisti, musicisti o pseudo-qualsiasi altra cosa si possa considerare arte: quella di essere troppo commerciali, di fare cose non perché le senti, ma perché vuoi incontrare la benevolenza del grande pubblico, e fare soldi. Ecco, il senso, la lente con la quale deve essere visto questo film è tutta qui. Il personaggio di Frank è (fortissimamente) ispirato a Frank Sidebottom, alter ego comico del musicista nonché comico inglese Chris Sievey, ma contiene "parti" anche di Daniel Johnston e di Captain Beefheart, ed è messo in scena splendidamente da Michael Fassbender. Altrettanto bravi e calati nelle relative parti sono Domhnall Gleeson (Jon), Maggie Gyllenhaal (Clara) e Scoot McNairy (Don).
Meravigliosa la colonna sonora.
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