No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150306

sangue reale

Royal Blood - Royal Blood (2014)

E' vero, sembra di sentire i White Stripes, con una voce leggermente diversa. E' vero, è tutto già sentito. E chissà, probabilmente tra 3 anni di questa band inglese non sentiremo più parlare. Però, quanto è fico questo disco? Io che normalmente non ascolto radio che diffondono musica, che non seguo riviste mainstream, non ne avevo mai sentito parlare finché l'amico Damiano non mi ha chiesto un parere in proposito. Mai sentiti nominare, ascoltiamoli. E beh, questo disco non ha una note fuori posto, hai voglia a trovare scuse. Mi è parso di intuire, ma potrei sbagliarmi, che vi sia un po' di ostracismo da parte degli appassionati, probabilmente perché il duo ha goduto di un hype importante. Però a volte bisogna liberarsi di questo fardello da snob: anche se fossero la next big thing per 5 minuti, questo disco è bello ma bello veramente.
Dall'apertura di Out Of the Black (dove sembrano dei Muse più grezzi) alla conclusiva Better Strangers (non nel caso della versione giapponese), dieci potenziali singoli rompiclassifiche e tormentoni mortali. Distorsioni al top, visto che il duo consta semplicemente di Mike Kerr alla voce e al basso elettrico e di Ben Thatcher alla batteria, blues elettrico in molti passaggi, come detto, molto simili alle ispirazioni di Jack White (questo, a voler essere molto pignoli, il loro difetto più grande, dal quale dovrebbero cercare di staccarsi), credo che tutti gli appassionati di rock dovrebbero aspettare con ansia il loro prossimo passo, per vedere che cosa riusciranno a fare. Oblio o grandezza: staremo a vedere. Nel frattempo, delizia totale.

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