Non c'è fretta, i trasferimenti che ho programmato sono brevi, meno di duecento chilometri, quindi c'è il tempo per fare colazione e due chiacchiere. Al momento di andare, l'auto è "ingabbiata" da due altre auto di ospiti dell'albergo, in più, ci sono lavori nel vicolo che porta alla strada principale. Vado sulla terrazza in cima all'albergo, e aspetto. Osservo il proprietario che sposta la sua auto per uscire, i tre operai che stanno lavorando su una tubazione che gli fanno fare manovra, tutti e tre osservando da un lato, senza accorgersi che dall'altro l'auto sta toccando in un paletto. Insomma, alla fine mi metto in cammino, salutando e ringraziando dell'ospitalità e della cortesia.
Bella giornata, velocità di crociera. La strada costeggia il fiume, finché non si arriva a Jablanica, dove una diga ha creato un lago delizioso. Ci tenevo a passare di qua perché la zona mi è rimasta impressa dopo averla vista in un film: Na putu, ottima dimostrazione che anche in Bosnia c'è del buono dal punto di vista cinematografico. La mia velocità diventa ancor più lenta, mi godo la vista. La zona è molto bella, verde e selvaggia. Dopo Konjic la giornata si fa più scura, si lascia il fiume, sono vicino alla capitale.
Non ci crederete, ma ho scattato questa fotografia più e più volte. Mai una volta che mi venisse dritta. Sono convinto che non lo è neppure adesso. Però non è malaccio, dai. |
Dalla terrazza in cima all'albergo, all'imbrunire |
Due vedute della Neretva quasi all'altezza di Jablanica |
La biblioteca nazionale |
Mi butto subito in giro, attraverso il ponte e sono nel quartiere storico di Bascarsija, lì pranzo velocemente, e poi cammino per la città per diverse ore. Prima di rientrare, mi fermo ad un'agenzia di viaggi sempre a pochi metri dal Ponte Latino, la Insider. I tour proposti sono davvero interessanti, il loro depliant me l'hanno dato in albergo. Ne compro due, quello chiamato Times of Misfortune, e l'escursione da una giornata intera a Srebrenica. Mi ritiro nella mia stanza per deliberare per la cena.
Il ponte Seher-Cehaja |
L'Inat Kuca, uno dei ristoranti più caratteristici di Sarajevo |
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