No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150915

Marine Beauty

Marina Bellezza - di Silvia Avallone (2013)

Valle Cervo, Piemonte, provincia di Biella, Italia del Nord. Giorni nostri, più o meno. Qua è finito tutto. Tutto. La crisi economica ha tagliato le gambe a tante, troppe persone, la disperazione è più che strisciante. Si vive di espedienti, e si arriva a rimpiangere Aiazzone, che qua era di casa. Andrea Caucino viaggia verso i 30 anni, è uno dei due figli dell'ex sindaco di Biella, quello "strano", quello peggiore. L'altro lavora in America, intelligente, inquadrato, sposato con prole. Lui con il padre non va d'accordo, con la madre neppure, vive da solo in un appartamento minuscolo e disordinato, lavora part-time in biblioteca, ha due soli amici, due mezzi falliti come lui, e sogna di rimettere in piedi la vecchia cascina del nonno, sulle Alpi biellesi, allevare bestiame e produrre formaggi biologici.

Marina, che di cognome fa Bellezza, il che è tutto un programma, ha qualche anno in meno, poco più di venti, è bellissima, abbagliante, selvaggia. Un talento vocale decisamente superiore alla media, una vita difficile, con una madre alcolizzata e un padre assente, invischiato in giri loschi e gioco d'azzardo, e una voglia inarrestabile di diventare famosa, costi quel che costi. Incredibile ma vero, questi due giovani si sono amati di un amore fortissimo, folle, violento quasi, e si amano ancora, nonostante si siano allontanati.

Secondo romanzo per la biellese Silvia Avallone, a distanza di tre anni dal fortunatissimo debutto Acciaio, con Marina Bellezza la giovane scrittrice si conferma un talento grezzo ma interessante. La storia ricorda un po' il debutto, e continua ad "usare" il grimaldello della crisi economica per descrivere la nuova gioventù italiana. Prevedibile o no, la Avallone ha il pregio di prendere due elementi agli antipodi, come Andrea e Marina, e, come nelle grandi storie d'amore da film, farne il perno del romanzo. Se la scrittura è, ancora una volta, ruvida (ma, ormai è conclamato, è il suo stile) e certo non intellettuale, se alcune parti (quella negli USA) un po' confuse, la storia d'amore tra i due protagonisti è vibrante, squassante, travolgente, intensa in una maniera che riesce a coinvolgere il lettore seppure sia perfettamente conscio della pericolosità e della fragilità del tutto.
Potrà pure essere scontata, ma di certo sa come imprimere forza alle sue storie, e come agganciare il lettore.

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