No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150920

North West

NW - di Zadie Smith (2012)

NW è il codice postale della zona a Nord Ovest di Londra. Un quartiere, una zona, un insieme di piccole cittadine, come sa chi è stato a Londra. Un luogo abitato da tante persone, alcune nate e cresciute lì, alcune piovute lì da lontano. Molte con le stesse origini della scrittrice, dalle colonie caraibiche inglesi. Il romanzo segue alcuni momenti nella vita di quattro abitanti di quella zona.

Natalie, Leah, Felix e Nathan. Quattro vite sottilmente (in tutti i sensi) legate tra di loro, che si intrecceranno, a volte per pochissimo, a volte per qualche momento in più, e ci racconteranno l'oggi britannico.

Finalmente ho trovato lo spunto per leggere ancora qualcosa di Zadie Smith, e pur avendo a disposizione anche il precedente Cambiare idea, che però non è propriamente un romanzo, ho optato per questo NW, del quale all'inizio mi sfuggiva completamente la ragione del titolo. Inizialmente, NW ti spiazza molto, moltissimo. Lo stile della Smith pare cambiato radicalmente, rispetto ai precedenti (ricordiamoli, con molto piacere: Denti bianchi, Della bellezza, L'uomo autografo). Sembra uno di quei film in soggettiva, che creano affanno nello spettatore, camera a mano e via. James Wood, critico letterario famoso, anche per il The New Yorker, che aveva criticato gli esordi della Smith per la sua esagerata tendenza al realismo isterico (termine che ha coniato lui stesso), definisce la Smith di questo romanzo "a great urban realist", definizione che posso pure astenermi dal tradurre. E beh, come dargli torto. Zadie Smith ti trasporta, meglio, ti catapulta dentro le vite insoddisfatte di queste persone, e riesce a farti condividere le loro ansie, le loro delusioni di tutta una vita. Dopo la lettura, inizia la riflessione, che ti fa capire che c'è sotto qualcosa, se il più bravo e bello della classe di un tempo è finito a fare l'homeless, in un paese che ha fondato la sua forza sulla diversità, si è riempito di persone provenienti da culture diverse, le ha rese cittadini e membri delle proprie comunità, e adesso rifiuta gli immigrati.
Ho letto critiche, e interviste all'autrice stessa. Dopo di che, ho realizzato che ho letto il libro senza che mi passasse mai per la testa che i quattro protagonisti sono tutti "non bianchi". E siccome lei è una delle sostenitrici del multiculturalismo, credo che la chiave sia proprio qui: i "non bianchi" sono insoddisfatti esattamente come i bianchi. Non c'è modo di distinguere le insoddisfazioni, questo non significa che il multiculturalismo è fallito, bensì che la società occidentale sta fallendo nel suo scopo: dare la felicità a tutti.

Le poche nuvole rimaste nel cielo si stavano trasferendo verso Trafalgar. Felix le guardò con un'espressione che sperava apparisse spirituale. "Be', questa è la tua opinione, eh. Tutti hanno diritto ad avere un'opinione."
"La mia, di Nietzsche, di Sartre, di un sacco di gente. Felix, caro, sei stato molto gentile a venire a farmi questo "discorso serio" e a condividere i tuoi pensieri su Dio, però mi sono annoiata di stare a parlare, e personalmente mi piacerebbe sapere: oggi si scopa o no?"

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