No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160329

Bruxelles (Belgio) - Gennaio 2016

Per non lasciare nulla di intentato (vi ricordate? "By any means necessary"...), vi aggiorno brevemente anche sul brevissimo viaggio di lavoro alla sede centrale fatto a fine gennaio. Riunione trimestrale dei capi servizio logistici dei vari stabilimenti, al quale sono stato invitato non so ancora bene perché, ma va benissimo così, seppure le date a ridosso della fine del mese mi costringono a fare dei salti mortali (non sto a spiegarvi esattamente perché), anche perché siamo io ed il mio capo, persona squisita e simpaticissima, lo scrivo qui che tanto lo sa e se qualcuno dovesse accusarmi di leccaculismo chi se ne frega, al quale ormai voglio bene come un fratello.
Si parte il mercoledì col volo Ryanair delle 9,15 per Charleroi, arrivo alle 11, auto a noleggio, alle 12,30 siamo a pranzo vicini all'albergo che ormai è divenuto il mio preferito. Rapido passaggio in albergo (ritroviamo una collega che era sul volo con noi, anche lei alloggia qui), e verso le 15 siamo in sede: non abbiamo niente di particolare da fare, la riunione è il giorno seguente, ma facciamo un po' di pubbliche relazioni. Mi muovo a mio agio, saluto tutti, presento il mio capo che ancora non conosce tanta gente lì. Mi scuso con tre colleghi che mi avevano invitato per quella sera a bere qualcosa, ma sempre nell'ambito della riunione di domani siamo invitati a cena in centro, quindi ad una certa ora, dopo aver pure lavorato, prendiamo l'auto e puntiamo il GPS su un parcheggio che so essere vicinissimo al ristorante prenotato. Piove, come spesso accade da queste parti, e siamo tra i primi ad arrivare al ristorante. Piano piano arrivano gli altri, facce conosciute, saluti e abbracci, si mangia e si parla non solo di lavoro. Ci si ritira dandoci appuntamento all'indomani. 
Il giorno seguente i "lavori" prendono tutto il giorno; in pausa pranzo incrocio diverse conoscenze che non avevo visto il giorno precedente. Si chiude verso le 17, e ci si incammina verso l'aeroporto, anche se il volo è il giorno seguente: si, ma è alle 7 di mattina, quindi abbiamo prenotato un hotel a me sconosciuto, il Balladins Charleroi Airport. Qui, vi racconto cosa accade, perché vale. So che il Balladins offre la navetta sia verso l'aeroporto, sia dall'aeroporto, basta chiamarli. Chiamo: mi dicono di andare al banco informazioni dentro l'aeroporto. Il banco è chiuso. Usciamo di nuovo e chiediamo un taxi per il Balladins: è comprensibile che i tassisti, per una corsa così breve, non vogliano scomodarsi (fino ad un certo punto). Uno di loro ci indica come fare: camminare fino alla fine dell'aeroporto, dove ci si fermano i bus, posizionarsi davanti al cancello, attendere che passi un bus, infilarsi attraverso il cancello quando si apre. Aspettiamo una decina di minuti e non passa nessun bus. Torniamo indietro, e convinciamo un tassista. Arriviamo al Balladins, e la tipa che mi aveva risposto ci chiede se siamo quelli che hanno chiamato prima, confermo, lei chiama un altro tassista e lo ferma. Mi spiega che sapeva che il banco informazioni era chiuso, quindi voleva che aspettassimo lì un tassista convenzionato con loro che sarebbe venuto a prelevarci. Controllo il telefono e vedo che effettivamente c'è una chiamata persa dal Balladins: avevo lasciato sul silenzioso, per cui l'ho persa, ma chapeau al Balladins. Abbiamo già mangiato qualcosa all'aeroporto, ma qui il ristorante sembra carino, per cui la prossima volta ne approfitteremo. Si dorme, e al mattino presto si fa colazione, check out, e con la navetta si va in aeroporto. Alle 10 siamo a lavoro. Alla prossima.

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