Low Country - The Sword (2016)
Non si può dire che ai texani The Sword manchi il coraggio, a questo punto della loro carriera: questo Low Country è, in pratica, la versione acustica di High Country del 2015. I pezzi sono 10, anziché i 15 di High Country, e sono stati registrati subito dopo il termine delle registrazioni dell'album "elettrico", ma prima dell'uscita ufficiale. Naturalmente, ci "mostrano" un lato folk/country/southern che era difficile da immaginare ai tempi del loro debutto Age of Winters, ma anche solo quando fecero uscire il loro capolavoro Warp Riders nel 2010. Di certo, da quando abbiamo cominciato a capire che non erano solo una band simil-Black Sabbath, dapprima con Apocryphon timidamente, poi decisamente con High Country, svolta di grande apertura al rock che probabilmente ha fatto perdere loro molti fan della prima ora, sappiamo che possiamo attenderci di tutto, quindi l'uscita di questo disco acustico non sorprende, e lascia affascinati, e incuriositi, per il loro prossimo lavoro: chissà cosa riusciranno ad inventarsi. Per quanto riguarda questa uscita, niente da eccepire, disco piacevole e interessante, perfino divertente.
You can not say that the Texans The Sword suffer of lack the courage, at this point in their careers: this "Low Country" is, in practice, the acoustic version of "High Country", of 2015. The tracks are 10, instead of the 15 of "High Country", and they were recorded immediately after the end of the recording of the "electric" album, but before the official release. Of course, they "show" to us a folk / country / southern side which was hard to imagine not only at the time of their debut "Age of Winters", but also when they released their masterpiece "Warp Riders" in 2010. Of course, since we began to understand that they were not just a band-like the Black Sabbath first with "Apocryphon" timidly, then definitely with "High Country", twist toward a largemouth rock, that probably made them lose their many fans of the first hour, we can expect everything, so the release of this acoustic record is not surprising, and leaves fascinated and intrigued, for their next work: who knows what they will been able to get out of their hat. As for this release, no complaints, pleasant and interesting album, even funny.
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