No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20180716

Casa della sventura

House of Doom - Candlemass (2018)

Oggi parliamo brevemente della recente pubblicazione di un EP contenente quattro pezzi inediti, da parte della storica band svedese dei Candlemass. Alcuni di voi, così come il sottoscritto, avranno pensato che una delle band che ha inventato il doom metal fosse morta e sepolta, e invece non è così. Dopo un paio di scioglimenti, e quindi altrettante riunioni, la formazione adesso è la stessa dal 2012, e vede, oltre al fondatore, bassista e compositore Leif Edling, e al chitarrista ritmico di lunga data Mats Bjorkman, il batterista Jan Lindh e il chitarrista solista Lars Johansson (anche loro presenti, a periodi alterni, fin dal 1997), e il relativamente nuovo cantante Mats Levén (già con Therion, Krux, Swedish Erotica, Treat, Abstrakt Algebra, Yngwie Malmsteen, At Vance, ed altri ancora), che possiamo dire, si rifà neppure troppo vagamente allo stile di Ronnie James Dio.
Questo quattro pezzi ci dice che i Candlemass sono vivi, ma che non hanno fatto grandi passi, né avanti e neppure indietro. Sono ancorati al loro stile iniziale, fatto di epici mid-tempo e atmosfere decadenti, grandi riff metal, e un songwriting tutto sommato decente. Ci fa piacere sapere che sono vivi e vegeti, ma di certo non moriamo dalla voglia di sentire il loro prossimo album.



Today we talk briefly about the recent publication of an EP containing four unpublished tracks, by the historic Swedish band of the Candlemass. Some of you, as well as myself, have thought that one of the band that invented the doom metal was dead and buried, but it is not so. After a couple of disbandment, and then as many reunions, the line-up is now the same since 2012, and sees, in addition to the founder, bassist and composer Leif Edling, and the long-time rhythm guitarist Mats Bjorkman, the drummer Jan Lindh, the lead guitarist Lars Johansson (both also present in alternate periods, since 1997), and the relatively new singer Mats Levén (already with Therion, Krux, Swedish Erotica, Treat, Abstrakt Algebra, Yngwie Malmsteen, At Vance, and others), that we can say, it does refer not even too vaguely to the style of Ronnie James Dio.
This four pieces tells us that the Candlemass are alive, but that they have not made great steps, neither forward nor backward. They are anchored to their initial style, made up of epic mid-tempos, and decadent atmospheres, great metal riffs, and a decent songwriting all in all. We are pleased to know that they are alive and well, but we certainly do not die from the desire to hear their next album.

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