No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20180731

Così triste, così sexy

so sad so sexy - Lykke Li (2018)

Quarto disco per l'affascinante 32enne svedese, voce bellissima, bellezza fuori dagli schemi, e idee a pacchi. Nei quattro anni dall'album precedente, I Never Learn, le sono successe molte cose (come dice Stacey Anderson su Pitchfork, ha perso la madre, e lo è diventata), e questo disco sembra una specie di scherzo: si avvicina alla trap, mantiene i suoi testi crudi, intrisi di sessualità e di sentimenti forti, di amori finiti, e prova a cantare cose serissime con una leggerezza che forse solo lei riesce ad avere. E', ancora una volta, un disco fatto di suoni rarefatti, eppure densissimo, anche questa, una cosa che probabilmente riesce solo a lei. Sembra pop, ma non lo è, almeno non fino in fondo. I momenti di tensione, i brividi che riesce a darti con le armonie, sono a volte incredibili. E' uno di quei dischi da ascoltare ancora e ancora, di quelli che scopri un po' alla volta. Potrei citarvi diversi esempi, qualche pezzo sul quale concentrarvi, vi dirò giusto della traccia che dà il titolo l'album. Parte come un pezzo dei Pooh, poi entra nel vivo e ti lascia un po' così, mentre sale, sale, e diventa epico seppur ripetendosi. Inesplicabile, un po' come lei.



Fourth disc for the charming 32 year old Swedish, beautiful voice, unconventional beauty, and a lot of musical ideas. In the four years since the previous album, I Never Learn, many things have happened to her (as Stacey Anderson says about on Pitchfork, she lost her mother, and became one herself), and this record seems like a joke: she approaches the trap, she keeps her texts raw, full of sexuality and strong feelings, of finished loves, and tries to sing very serious things with a lightness that maybe only she manages to have. It is, once again, a record made of rarefied sounds, yet very dense, even this one, something that probably succeeds only to her. It seems pop, but it is not, at least not completely. The moments of tension, the chills that can give you with the harmonies, are sometimes incredible. It's one of those records to be heard again and again, those that you discover a bit at a time. I could give you several examples, some pieces to focus on, I'll tell you the title track of the album. It starts as a track of the Pooh, then become serious and leaves you a little like that, as it rises, rises, and becomes epic even if repeated. Inexplicable, a bit like her.

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