Africa Speaks - Santana (2019)
Per il suo venticinquesimo album in studio, il 72enne Carlos Santana incide un disco prodotto da Rick Rubin, di musica africana incrociata con il suo suono latino, circondandosi da musicisti naturalmente superbi, inclusa sua moglie Cindy Blackman Santana alla batteria, suo figlio Salvador alle tastiere su Breaking Down the Door, e, su sua precisa richiesta, con Buika alla voce (e alla composizione) su tutte le tracce, e perfino Laura Mvula all'altra voce su Blue Skies. Il risultato è una sorta di jam session di circa 64 minuti, dove naturalmente prevalgono le percussioni, Carlos inanella uno dopo l'altro assoli come solo lui sa suonare, e Buika si fa conoscere da chi, come quelli che non seguono fassbinder, ancora non aveva idea di questa talentuosa cantante. Sicuramente non è Nè un disco epocale, né un disco che manderete continuamente in repeat per lungo tempo, ma la musica brutta va cercata sicuramente da un'altra parte.
For his twenty-fifth studio album, the 72-year-old Carlos Santana release a record produced by Rick Rubin, of African music crossed with his Latin sound, surrounded by naturally superb musicians, including his wife Cindy Blackman Santana on drums, his son Salvador on keyboards on Breaking Down the Door, and, on his specific request, with Buika on vocals (and composition) on all tracks, and even Laura Mvula on the other voice on Blue Skies. The result is a sort of jam session of about 64 minutes, where naturally percussions prevail, Carlos puts in line, one after one, solos as only he knows how to play, and Buika makes herself known to those who, like those who do not follow fassbinder, still do not had an idea of this talented singer. Certainly it is neither an epochal disc, nor a disc that you will continually send on repeat for a long time, but bad music must certainly be sought elsewhere.
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