Black Anima - Lacuna Coil (2019)
Confesso che non ho mai seguito con attenzione gli italianissimi Lacuna Coil, rispettandoli da lontano. A questo giro, nono disco in studio che segue alcuni cambi di formazione, mi sono messo all'ascolto in maniera molto neutra (senza preconcetti e senza troppe aspettative), e devo dire che il disco scorre che è una bellezza, per ascoltatori che sono abituati al metal né estremo, né troppo pop. I milanesi non sono scontati come gli Evanescence, ma neppure estremi (dipende dai punti di vista) come gli Arch Enemy. Conservano elementi gothic, inglobano qualche influenza metalcore, reminiscenze nu metal, e, indubbiamente, la chimica vocale tra il cantato harsh di Andrea Ferro e il melodico di Cristina Scabbia è il marchio di fabbrica e il punto di forza di questa band. Disco molto piacevole, con ottime canzoni e senza riempitivi.
I confess that I have never followed carefully the very Italian Lacuna Coil, respecting them from afar. In this round, the ninth album in the studio that follows some line up changes, I started listening in a very neutral way (without preconceptions and without too many expectations), and I must say that the record flows which is a beauty, for listeners who are accustomed to metal neither extreme nor too pop. The Milanesi are not as obvious as the Evanescence, but neither so extremes (depending on the point of view) like the Arch Enemy. They retain gothic elements, incorporate some metalcore influence, nu metal reminiscences, and, undoubtedly, the vocal chemistry between Andrea Ferro's harsh singing, and Cristina Scabbia's melodic vocals, is the trademark and the strong point of this band. Very nice record, with great songs and no fillers.
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