Sundowning (la traduzione non è "tramontando", come ho scritto nel titolo, ma un neologismo inventato per definire il peggioramento delle condizioni di malattia mentale verso il tramonto) è uno dei dischi dell'anno. Punto. Gli Sleep Token sono una sorta di collettivo dalle identità nascoste, il cantante è sempre mascherato e si fa chiamare Vessel, essendo il tramite di una divinità chiamata Sleep. Detto questo (il resto lo trovate in rete, se vi va), questo disco, pubblicato "a puntate", come è giusto che sia nell'era della musica liquida, è bellissimo, e mi fa piacere che altri appassionati di musica abbiano avuto la mia stessa impressione: sembra di ascoltare la versione metal (progressive/djent, per la precisione) di Bon Iver. La voce di Vessel è qualcosa di meraviglioso, la struttura delle tracce tutto sommato semplice, ma molto, molto evocativa, le aperture melodiche di una bellezza spesso soverchiante. Non c'è altro da aggiungere, se non, come dicono loro, worship.
Sundowning (the translation is not the Italian equivalent of "sunsetting", as I wrote in the title, but a neologism invented to define the worsening of mental illness conditions towards sunset) is one of the records of the year. Period. Sleep Token are a sort of collective with hidden identities, the singer is always masked and calls himself Vessel, being the medium of a divinity called Sleep. That being said (the rest can be found on the web, if you like), this album, published "in installments", as it should be in the era of liquid music, is beautiful, and I am pleased that other music lovers have had my own impression: it seems to listen to the metal version (progressive/djent, to be precise) of Bon Iver. Vessel's voice is something wonderful, the structure of the tracks all in all simple, but very, very evocative, the melodic openings are, most of the time, overwhelming beauty. There is nothing else to add, except, as Sleep Token usually says, worship.
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