No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110919

los aires difìciles


Gli anni difficili - di Almudena Grandes (2003)

Juan e Sara. Lui, quarantenne single, traumatologo ortopedico, si trasferisce da Madrid con la nipote Tamara, poco più di 10 anni, orfana di entrambe i genitori (il padre era il fratello di Juan), ed il fratello ritardato Alfonso. Sara, cinquantenne dalle maniere signorili, a Madrid lascia solo ricordi di una vita, o forse due. Entrambi comprano un appartamento a Rota, una località balneare vicinissima a Cadice, per cambiare completamente vita, abitudini, sfondo. Diventano vicini, poi conoscenti. Forse amici.
Ma il passato, che a volte tormenta Sara nei ricordi, insegue Juan anche fisicamente. E nelle loro vite entra a piccoli passi Maribel, la donna delle pulizie di entrambi, il cui figlio Andres diventerà l'amico preferito di Tamara.

Finalmente, dopo diversi anni, sono riuscito a fare un bel respiro, e a ricominciare da capo questo libro della Grandes, e stavolta a finirlo. Era rimasto l'unico che non avevo letto, oltre al nuovissimo Ines e l'allegria. Ecco, letto dopo Cuore di ghiaccio, che invece è successivo, mi sembra di poter dire che questo Gli anni difficili (traduzione italiana non troppo indovinata, visto che l'originale Los aires difìciles fa riferimento ai venti prepotenti che spirano nel luogo dove i due protagonisti si trasferiscono e si conoscono, venti, soprattutto il Levante, che sono un po' come co-protagonisti) sembra un po' come una prova generale, in vista del monumentale successore (anche se tra questo e Cuore di ghiaccio ci fu Troppo amore, che però, oltre ad essere notevolmente più breve, non affronta e nemmeno sfiora tematiche storico-politiche). Infatti, i personaggi principali sono raccontati un po' alla volta, spostando all'indietro l'azione, e quello di Sara permette alla scrittrice di inserire un po' di politica (moderna), e addirittura (ecco l'allaccio con Cuore di ghiaccio) accenni alla Guerra Civile di Spagna.
Se è vero che la Grandes è spesso ridondante nelle descrizioni, è anche vero che l'amore che mette nella costruzione dei personaggi è spesso straordinario. La prosa non è raffinatissima (ma neppure scarsa), ma dannatamente efficace. La storia, come spesso capita nelle sue, avvincente, incuriosisce il lettore e lo lega a doppio filo al proseguimento della lettura.
Tra poco quindi, sotto con il nuovo uscito.

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