No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110920

se non ora, quando



If Not Now, When – Incubus (2011)

Di acqua sotto i ponti, come si dice, ne é passata. Ne è passata da quando gli Incubus sembravano i nuovi Korn, o qualcosa del genere, più raffinati ma non meno potenti. Oggi sono tutt’altra cosa, sempre raffinati, forse leggermente meno piacioni (anche se con un cantante come Brandon Boyd, c’è poco da fare, le prime file dei concerti saranno sempre gremite di ragazzine in preda all’ormone impazzito), di certo non più metal, anche se in qualche sparuto episodio si ricordano anche di mettere il distorsore “giusto”, tanto che addirittura c’è chi si permette di definirli come alternative rock. Quindi, siccome sanno davvero suonare, e Boyd ha una voce invidiabile, sia come timbro che come estensione, adesso che hanno chiarito le cose, ascoltarli è un piacere. Pensate che Chris Kilmore, una volta noto anche come DJ Kilmore, elemento che un tempo non si capiva bene cosa facesse, quanto effettivamente contasse nell’economia della band, adesso è quasi un pianista, sicuramente un tastierista, che contribuisce non poco alla costruzione delle armonie.
Canzoni piacevolissime e perfino da fischiettare, quali Isadore, Promises Promises, Thieves, molto belle e delicate come The Original, In The Company Of Wolves, Friends And Lovers (naturalmente, la mia preferita, già dal titolo).
Potrebbero essere i nuovi Eagles, ma ancora devono scrivere la loro Hotel California.

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