Di quanto ami settembre, vi ho già parlato più volte. Ad esempio
qui. Ed anche quest'anno, mi fa sorridere che le mie "impressioni" siano diametralmente opposte a quelle di
Exit, che rispetto molto ma dalla quale mi divide, appunto, settembre e le infradito (lei è contro le due cose, io sono pro).
In settembre riprendono pure ad uscire dischi (ne avessi trovato uno che mi piace, tra le uscite di questo mese), riprende la stagione cinematografica. Ma noi, gente di mare, se il tempo ce lo permette, facciamo finta di essere ancora in estate (non temete, da domenica mi sa che finisce la pacchia).
E quindi, in questo settembre caldo, dalle giornate splendide, dal sole che ancora pittura i corpi, un settembre in cui l'amarezza del giugno scorso, una piccola morte sentimentale, un rifiuto che mi ha perfino fatto provare un breve approccio con l'analisi, pare decisamente alle spalle, un settembre con un True Blood che finisce ed un Sons Of Anarchy che comincia, la mia sorellina (di quattro anni più piccola), dopo 25 anni di fidanzamento (come c'era scritto sulla partecipazione), oltre 10 di convivenza, ed un figlio di sette anni già compiuti (Alessio, appunto), di comune accordo col suo compagno, ha deciso di sposarsi. E' accaduto ieri, nell'ufficio del giovane sindaco del mio comune, col quale dopo la cerimonia, mentre guardavamo lo splendido panorama dal terrazzino (del suo bell'ufficio), ho voluto condividere il mio pensiero fisso sul nostro territorio: ogni volta che "scollìno", in un punto dove si possono godere le viste delle tre cosiddette frazioni marittime (ce ne sono poi altre 3 collinari, più il capoluogo, che è in collina, ma che per uno scherzo del destino ha il suffisso "Marittimo"), penso sempre all'impressione che ebbero gli Etruschi quando ammirarono lo stesso panorama intonso, molti secoli fa. Tanto per fagli capire che non aveva a che fare con un cittadino qualunque.
Cerimonia per pochi intimi - io ero il testimone della sposa (e mi sono stupito perché in tutti questi anni, con tutti i matrimoni ai quali sono stato invitato, non avevo mai fatto il testimone) -veloce (tanto che mio nipote, quando il sindaco ha recitato la formula fatidica, ha detto a voce alta "ma è già finito?", provocando naturalmente l'ilarità generale, sindaco compreso) ma carina. Lo stesso sindaco, prima di lasciare che gli sposi si facessero le foto sul balcone del suo ufficio (quello col panorama di cui sopra), ha voluto leggere una poesia di
Gibran, intitolata proprio
Il matrimonio, durante la quale naturalmente mi sono commosso ed ho pianto in silenzio, senza farmene accorgere. Non so neppure bene perché, sicuramente erano lacrime di gioia, felicità condivisa per la persona che probabilmente mi vuole più bene al mondo, un bene che spesso mi imbarazza, solo perché non me ne sento all'altezza, e mi sembra sempre di non fare abbastanza per restituirglielo. Come che sia, auguri.
Il matrimonio
Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi.
Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.
Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.
Kahlil Gibran
9 commenti:
Tanti auguri a tua sorella!
(e cmq è uscito il nuovo dei Kooks, che non è niente di che, ma sono sempre i Kooks, quindi va bene)
bellissimo post!:-))
grazie giulia! filo, pensavo pure a quello mentre scrivevo...anzi, lo stavo ascoltando per la forse quindicesima volta :)
Eh, voi gente di mare, venite a passare il mese di settembre qui in Profonda Padania e poi ne riparliamo...:)
Comunque congratulazioni agli sposi! (Il figlio maschio c'è già, dunque mi fermo alle congratulazioni)
ci sarebbe materiale per almeno un altro post sul discorso del mare...innanzitutto grazie (anche se sono un tramite) degli auguri, a tutti, e si, capisco benissimo la "tragedia" di vivere in un luogo come quelli al di sopra del (dio) Po'...per questo insisto sull'Uruguay, perché le Canarie sono un po' altine come prezzi...maledetti inglesi che hanno colonizzato anche quelle....
si è capito qualcosa? non credo
Beh intanto auguroni!
Dai racconti che m'hai sempre fatto, sur tu cognato e la tu sorella, un me lo sarei mai aspettato!! Auguri!!
Mi unisco agli auguri.
Tra l'altro pensavo: dialogo tra sindaci.
@matteo: ci ho pensato anch'io!
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