Shameless - di Paul Abbott - Stagioni 9, 10 e 11 (11, 10 e 14 episodi; Channel 4) - 2012/2013
Inizia con una Chatsworth in piena crisi economica, e potrebbe sembrare un paradosso per un quartiere povero, e che ospita persone che da sempre vivono di espedienti, la nona stagione dello Shameless originale: un giro di vite perfino sull'edilizia popolare dà il via ad una serie impensabile di sfratti.
Seppure stanco e ormai datato, è giusto dare almeno la notizia: il 28 maggio scorso è definitivamente terminato lo Shameless inglese, con l'episodio 14 dell'undicesima stagione, con l'episodio intitolato End of the Line, che vede tra l'altro il ritorno di molti degli attori che avevano abbandonato la serie anni addietro. Mi sono seguito tutte le ultime tre stagioni, così come avevo "ripreso" velocemente tutte le prime otto, ed è innegabile che col tempo Shameless abbia perso, oltre che buona parte del cast, anche il suo iniziale appeal, seppure ogni tanto continuasse a strappare qualche risata, generata dall'immancabile David Threlfall nella parte di Frank Gallagher (personaggio che però viene lasciato un po' in disparte fino a riprendere "pieno possesso" nell'ultima stagione) e le sue situazioni grottesche. L'invecchiamento della serie viene sottolineato perfino dal fatto che Frank trova addirittura un paio di lavori, come dire, il crollo di un mito. Il limite di Shameless UK, tanto per distinguerlo da quello USA, è la poca capacità (o interesse) alla cosiddetta trama orizzontale (sull'arco di più o addirittura tutti gli episodi), a parte qualche sporadica eccezione, e, cosa già segnalata in precedenza, la tendenza a portare avanti poche storylines ad ogni episodio.
Insomma, delle ultime stagioni non sentiremo certo la mancanza. Un peccato, per una serie che ha comunque lasciato il segno.
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