No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130616

3:10 to Yuma

Quel treno per Yuma - di James Mangold (2007)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Arizona, dopo la guerra civile americana. Dan Evans è un veterano di quella guerra, e in quella guerra ha perso una gamba. Con i pochi soldi di risarcimento, ha comprato una fattoria, e sta disperatamente cercando di dare un futuro migliore alla bella moglie Alice, e ai due figli, il maggiore, William, che sta covando una sorta di disprezzo per quello che giudica l'atteggiamento da perdente del padre, e il più piccolo, Mark, afflitto da una malattia piuttosto grave. Da una parte, la siccità sta distruggendo tutto quello per cui la famiglia aveva lavorato, dall'altra un personaggio locale influente, Tucker, sta reclamando dei soldi che Evans gli deve, e si rifà su di lui dandogli fuoco al granaio (Tucker punta a riavere la terra, visto che la ferrovia in costruzione passerà da lì, quindi lui potrebbe rivenderla e guadagnarci molto di più).
Potrebbe quindi essere un colpo di fortuna, il fatto che il famigerato bandito Ben Wade, che con la sua banda ha preso di mira i corrieri della Southern Pacific Railroad, proprio la compagnia che sta costruendo la ferrovia di cui sopra, stia agendo nelle vicinanze. Dan ed i figli assistono da lontano ad un assalto della banda di Wade ad un corriere, vengono da lui localizzati, gli prestano forzosamente i cavalli, con la promessa che li ritroveranno più avanti; gli stessi Evans, soccorrono successivamente Byron McElroy, un vecchio ma abile cacciatore di taglie che ormai ha un conto in sospeso con Wade. Giunti in città, Dan è fondamentale nella cattura di Wade, quindi gli viene offerta una cifra ragguardevole (200 dollari), da Grayson Butterfield, proprio il rappresentante della Southern Pacific, per scortare, assieme ad un gruppo di volontari (c'è anche Tucker), Wade fino alla vicina cittadina di Contention, dove il fuorilegge verrà messo sul treno diretto a Yuma, sede di un carcere sicuro. Dan accetta, e sorprendentemente, il viaggio farà crescere il mutuo rispetto tra lui e Ben Wade.

Remake dell'omonimo film del 1957 con Glenn Ford, Quel treno per Yuma mi è parso l'ennesima dimostrazione di come Mangold, da grande promessa (Ragazze interrotte) si sia trasformato in uno di quelli che amo definire "manovale della macchina da presa al servizio di Hollywood" (Quando l'amore brucia l'anima). Assolutamente non un brutto film, la storia ha respiro epico soprattutto perché, pensate un po', esce dalla penna di Elmore Leonard (da suoi racconti sono stati tratti Get Shorty, Be Cool, Justified, Out of Sight, Jackie Brown e altri), è pure estremamente ben girato, e perfino recitato in maniera decente (ma non eccelsa). Quindi, dov'è il problema? Non è abbastanza, solo questo, perché insomma, se proprio si deve fare un film western ai giorni nostri, ci vorrebbe qualcosa in più. Di certo, però, meglio questo che Cowboys & Aliens.
Nel cast, oltre a Russell Crowe (Ben Wade) e Christian Bale (Dan Evans), troviamo Logan Lerman (William Evans), visto in Noi siamo infinito, Dallas Roberts (Grayson Butterfield), visto in The Good Wife e The Walking Dead, Ben Foster (Charlie Prince), visto in Six Feet Under e in The Messenger, nientemeno che Peter Fonda (Byron McElroy), Vinessa Shaw (Emma Nelson), che come sapete a me attizza, Alan Tudyk (Doc Potter), buffo vederlo qui dopo la sua parte in Suburgatory, Gretchen Mol (Alice Evans), Luke Wilson (Zeke). Tutti al minimo sindacale, come recitazioni.

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