Roma - Di Alfonso Cuaron (2018)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Città del Messico, 1970. Cleo è una messicana indigena, che lavora e vive a servizio di una famiglia benestante, abitanti nel quartiere di Colonia Roma. Nella casa vivono Sofia e Antonio, sposati da molti anni, i quattro figli, affezionatissimi a Cleo, la madre di Sofia, Teresa, e un'altra donna di servizio, Adela. Antonio, un dottore, è continuamente in giro, all'estero, mai presente; appare abbastanza chiaro che il matrimonio tra lui e Sofia è in crisi. Cleo è fidanzata con Fermin, e appare senza pensieri; ma il giorno in cui, al cinema, rivela al ragazzo che è incinta, lui, con la scusa di andare al bagno, non fa mai più ritorno. Dopo qualche giorno, Cleo rivela il tutto a Sofia, e Sofia, nonostante la sempre più opprimente mancanza del marito, segue Cleo durante tutta la gravidanza, e la mette nelle migliori condizioni.
Intendiamoci: Roma è un bellissimo film. Soprattutto dal punto di vista tecnico: un bianco e nero pieno di stile, e due ore abbondanti di inquadrature che potrebbero essere benissimo una mostra fotografica (o pittorica) devastante. La storia non è da meno, toccante, a tratti intensa, a momenti molto buffa, con tocchi di storia recente messicana, perfino tragica e militante. Eppure, io l'Oscar l'avrei dato a Cafarnao.
Let's be very clear: Roma is a beautiful film. Especially from the technical point of view: a black and white full of style, and two abundant hours of shots that could very well be a devastating photographic (or pictorial) exhibition. The story is no less striking, at times intense, at times very funny, with touches of recent Mexican history, even tragic and militant. Yet I would have given the Oscar to Capernaum.
3 commenti:
Non ho visto Cafarnao, quindi non posso condividere l'ultima riga. Per il resto - almeno qui - la pensiamo uguale.
Guardalo
mandamelo! (se ce l'hai ancora)
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