La felicità è un sistema complesso - Di Gianni Zanasi (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Enrico Giusti, come occupazione lavorativa, convince imprenditori e giovani ereditieri di complessi industriali disinteressati alle sorti dell'azienda che dirigono, persuadendoli a vendere ad altri per evitare il fallimento e per ridurre al minimo le perdite e i licenziamenti. Questo almeno quello che crede lui perché i suoi datori di lavoro, Carlo Bernini e suo padre, sembrano in realtà interessati a monetizzare sulle transazioni finanziarie nei passaggi di proprietà delle aziende. In particolare due incontri casuali, il primo con Achinoam, l'ex ragazza del fratello, una giovane israeliana che tenta il suicidio lasciata a casa sua dal fratello che non riesce a dirle la verità e, successivamente con due adolescenti (Filippo di 18 anni e Camilla di 13 anni) unici eredi del patrimonio di famiglia insieme al loro zio Umberto, rimasti orfani dei genitori in un incidente stradale in un lago che operavano come imprenditori di un gruppo multinazionale con migliaia di dipendenti, gli faranno ripensare al suo ruolo e daranno una svolta alla sua vita. (Wikipedia)
Ennesimo lavoro del regista di Vignola (Modena) in "collaborazione" (nel senso che sono nel cast) con Mastandrea/Battiston/Celio, e, così come in Non pensarci (sia il film che la serie), il tema è il lavoro e il rapporto con l'etica personale (e il modo in cui impatta la vita privata dei soggetti), che poi è il tema di un po' tutta la carriera di Zanasi. Nel cast c'è perfino Hadas Yaron (nei panni di Achinoam), un'attrice israeliana molto brava, che scoprimmo anni fa in Fill the Void, abbiamo ammirato anche in Shtisel, e che lavorerà nuovamente con Zanasi (e anche con altri registi italiani). Un regista che ci piace, e che seguiamo sempre con attenzione e simpatia.
Yet another work by the director from Vignola (Modena) in "collaboration" (in the sense that they are in the cast) with Mastandrea/Battiston/Celio, and, as in Non pensarci (both the film and the series), the theme is work and the relationship with personal ethics (and the way it impacts the private life of the subjects), which is the theme of a bit of Zanasi's entire career. The cast even includes Hadas Yaron (in the role of Achinoam), a very good Israeli actress, who we discovered years ago in Fill the Void, we also admired her in Shtisel, and who will work again with Zanasi (and also with other Italian directors). A director we like, and who we always follow with attention and kindness.
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