Nella Londra economicamente depressa di metà anni '70, Steve Jones è un giovane senzatetto che cerca di creare una rock band. Vivienne Westwood gli permette di prendere in prestito abiti audaci dalla sua boutique, Sex. Il suo socio in affari e sentimentale Malcolm McLaren decide di gestire la band. Steve corteggia Chrissie Hynde, anche se lei sta frequentando il critico musicale Nick Kent. Chrissie ha le sue ambizioni di far parte di una band. Quando Steve irrompe all'Hammersmith Odeon, viene catturato e si dichiara colpevole delle accuse. Tuttavia, Malcolm testimonia che Steve è un dipendente promettente, risparmiandogli un periodo in prigione. Malcolm rinomina la band "Kutie Jones and his Sex Pistols" e organizza il loro primo concerto. Durante l'esibizione, Steve ha un attacco di paura del palcoscenico e scappa dal locale. Steve ammette al batterista Paul Cook di avere una bassa autostima. (Wikipedia)
Era innegabile che una serie su una delle band più influenti di tutti i tempi, sulla musica moderna, innescasse polemiche, cause legali, e scontentasse una larga fetta della critica, del pubblico, e perfino dei diretti interessati, almeno quelli ancora in vita. Eppure, fatevi questa domanda: potete evitare di vederla? Personalmente, no, non avrei potuto. Con tutti i difetti, la nostalgia e la curiosità di sapere cose che non sapevo, o che avevo dimenticato, è più forte. Senza infamia e senza lode, con alti e bassi, ma un buon passatempo.
It was undeniable that a series about one of the most influential bands of all time, about modern music, would trigger controversy, lawsuits, and displease a large portion of critics, the public, and even those directly involved, at least those still alive. And yet, ask yourself this question: can you avoid watching it? Personally, no, I couldn't. With all the flaws, nostalgia and curiosity to know things I didn't know, or had forgotten, is stronger. Without infamy and without praise, with ups and downs, but a good pastime.
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