Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Johnny è un giornalista radiofonico single di mezza età che attualmente sta lavorando a un progetto che prevede di viaggiare per il paese con i suoi partner di produzione per intervistare bambini e adolescenti sulle loro vite e sui pensieri sul futuro. Mentre è a Detroit, chiama sua sorella Viv, con la quale non parla dalla morte della madre per demenza un anno prima. Hanno una bella conversazione e Viv chiede a Johnny se può venire a Los Angeles e prendersi cura di suo figlio Jesse di nove anni, mentre deve recarsi a Oakland per aiutare Paul, il suo ex marito e padre di Jesse che lotta con il disturbo bipolare. Johnny è d'accordo, e lui e Jesse creano rapidamente un legame mentre si conoscono e Johnny mostra a Jesse come utilizzare la sua attrezzatura audio.
E' un buon film, divertente, spesso commovente, con un bel cast variegato e un'ottima dinamica tra i vari protagonisti. Tutto ben fatto, compresa fotografia (b/n) e dialoghi, ma non riesco a scrollarmi di dosso l'impressione che sia tutto troppo idealizzato e "buonista".
It's a good film, funny, often moving, with a nice varied cast and an excellent dynamic between the various protagonists. Everything is well done, including photography (b/w) and dialogues, but I can't shake the impression that it's all too idealized and "feel-good".
Nessun commento:
Posta un commento