No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120713

le ruote di rinvio

The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Chords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do - Fiona Apple (2012)


Se non conoscete Fiona Apple, non so, forse è il caso che non vi avviciniate neppure al suo nuovo disco. Però, quello che vi voglio preannunciare è che se la top ten del 2011 era fatta principalmente da cantanti soliste, ho paura che quella di quest'anno sarà completamente composta dalle suddette. E non perché tutte facciano la stessa cosa, anzi. Fiona Apple ha oggi 34 anni, ha debuttato nel 1996 con lo splendido Tidal (a 19 anni, quindi), è figlia di una cantante e di un attore, la sua è una famiglia di artisti. E' stata stuprata a 12 anni. Il disco precedente, Extraordinary Machine, fu bloccato per lungo tempo dalla casa discografica. Sono passati ben sette anni da quel disco, e la ragazza di New York non ha perso un briciolo della sua ispirazione, della sua rabbia, del suo cinismo. The Idler Wheel non è un disco facile, è tutto il contrario. Vi occorreranno decine di ascolti per "entrarci" un minimo. Lo stile di Fiona si può definire jazz solo nel concetto, ma trovo che avant-garde le si addica maggiormente. Ribadisco l'accostamento con Tom Waits, che feci già in occasione della recensione di Extraordinary Machine: i rumori di contorno, definiti carnevaleschi da alcuni critici (in senso buono), la modulazione quasi teatrale della (stupenda, ancora una volta) voce. La sofferenza e la durezza che esprime al tempo stesso, invece, me la fa da sempre avvicinare alla migliore PJ Harvey. Ecco, se per caso non conoscete Fiona Apple, provate ad immaginarvi un ibrido del genere. Ascoltate, ad esempio, Regret.
Una parte importante nella riuscita di questo nuovo, complesso ma ottimo disco, mi pare sia da addebitare al co-produttore Charley Drayton, un multi-strumentista, anche lui newyorkese, che sul curriculum annovera collaborazioni con Keith Richards (ecco chiuso il cerchio con Tom Waits), Rolling Stones stessi, The Cult, Neil Young, Johnny Cash, Iggy Pop, Herbie Hancock (solo per citare i più famosi) e moltissimi altri, e che ha suonato quasi tutti gli strumenti che non ha suonato Fiona, ma, a mio parere, imponendo alle parti "movimentate" delle canzoni un incedere interessantissimo e sperimentale alla parte ritmica.
Probabilmente il mio pezzo favorito è Left Alone, una sorta di fuga jazzata dove percussioni e piano si inseguono sul pentagramma, ma l'intero disco, dall'apertura quasi morbida (ma occhio alle apparenze, con Fiona Apple) di Every Single Night, alla chiusura acapella (ma con percussioni sullo sfondo) di Hot Knife, merita ripetuti ed attenti ascolti. Un altro grande disco di questo 2012.

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