No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120718

Sexografìas

Corpo a corpo (Cronache di frontiera) - di Gabriela Wiener (2012)


Cronache. Storie. Quasi giornalistiche. Quasi. Una visita ai personaggi che popolano il carcere di Lurigancho, a Lima, Perù (considerato uno dei più pericolosi del mondo). Un'esperienza in un club di swingers (scambisti). Una notte nel Bois de Boulogne, a Parigi, regno della prostituzione, insieme al fidanzato di una trans. Sottoporsi volontariamente alla donazione di ovuli a favore di donne che non possono altrimenti concepire. Un'intervista molto calda con Nacho Vidal, l'attore porno spagnolo considerato l'erede di Rocco Siffredi. Qualche giorno nella casa di Ricardo Badani, una sorta di guru peruviano che vive con sei mogli, che dichiarano tutte di essere felicemente innamorate di lui. La sessualità dei maiali. Quella delle bambole. Quella delle donne incinta. Un viaggio tra le prostitute di Lima. Come anche l'autrice si considera una freak (ma si operò). Un'esclusiva intervista ad una delle più famose dominatrix spagnole, unita ad una straordinaria partecipazione della stessa intervistatrice ad uno dei suoi spettacoli. Plus, un viaggio sotto ayahuasca.

Non ricordo precisamente come ho "conosciuto" Gabriela Wiener, se per alcuni dei suoi pezzi tradotti su Internazionale (che ritroviamo anche in questo libro), o leggendo in rete una recensione davvero particolare su Il canto di Paloma (uno straordinario film peruviano dove si racconta la storia di una giovane che, come si usava durante la guerra civile, si posiziona una patata dentro la vagina). Il fatto è che quella della non ancora quarantenne giornalista/scrittrice peruviana, da qualche anno residente a Barcellona, è una voce straordinariamente chiara, onesta, coraggiosa, del cosiddetto giornalismo gonzo, creato da Hunter S. Thompson (le cui storie sono state portate sullo schermo da Johnny Depp, in Paura e delirio a Las Vegas e in The Rum Diary - Cronache di una passione), uno stile che abbandona l'obiettività a favore della soggettività, per cercare di descriverlo in breve.
Wiener predilige argomenti che girino intorno alla sessualità, e devo dire che a mio parere questo è un bene per i lettori maschi, che finalmente possono fruire di un punto di vista femminile onesto, anche se sono sicuro che molte donne possano, forse, sentirsi "liberate" leggendo storie di sesso scritte da una donna che non cerca il porno, bensì un punto di vista reale sull'argomento.
Il libro è a tratti spassoso; lo stile della Wiener è divertente, a volte scoppiettante, sicuramente personale, anche se non dimentica mai l'obiettivo, che centra con risultati alterni, ma sempre interessanti. Astenersi bigotti ed esperti della posizione del missionario.
Il libro è uscito nel 2008 in lingua spagnola (titolo originale, come da titolo del post, Sexografias, "sessografie"), ma da qualche settimana, tradotto da Francesca Bianchi, esce per la casa editrice La Nuova Frontiera.

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