No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120820

inferno e ritorno

Hell and Back Again - di Danfung Dennis (2011)


Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: o come saranno l'ameri'ani?

Il sergente dei Marines Nathan Harris è stato in Afghanistan. Comandava degli uomini, e se la cavava pure bene. Ma durante una perlustrazione, venne colpito da un cecchino. La ferita si rivelò piuttosto grave, e lo costrinse a una lunga e dolorosa convalescenza. Per non parlare della sindrome da stress post traumatico. A casa, naturalmente, con la moglie Ashley, la sua fidanzata del liceo, che lo accudiva amorevolmente.

Danfung Dennis era un fotoreporter embedded e seguiva la compagnia dove stava Harris; si era portato dietro anche delle telecamere. Ma poi ha deciso di "tornare a casa" con Harris.


Hell and Back Again è il primo lavoro cinematografico di Danfung Dennis, ed è stato nella cinquina dei candidati all'Oscar per il miglior documentario lo scorso anno. Ho letto recensioni che lo esaltavano, una addirittura lo definiva il miglior film di guerra del 2011. Probabilmente, essendo tutte recensioni inglesi e statunitensi, potrebbero essere leggermente falsate da una sorta di contorto spirito cameratesco da alleati. Ma in questo strano documentario, c'è sicuramente qualcosa. L'alternarsi delle riprese che raccontano la convalescenza e la vita di tutti i giorni del soldato Harris, con quelle del suo "lavoro" in Afghanistan, creano uno strano corto circuito.
La parte afgana non è in realtà un film di guerra. Si vedono trattative, soprattutto di Harris con contadini afgani, e non si vede mai il "nemico". Harris sembra un ottimo soldato, fa bene il suo lavoro, una persona intelligente. Si capiscono, tra l'altro, molte cose su quella guerra vista dalla parte dei civili. A casa, Harris sembra un bambino, anche un po' sciroccato. Il matrimonio con Ashley sembra reggersi in piedi con difficoltà, anche se c'è una certa tenerezza. La sola cosa che sembra saper far bene Harris è la guerra. Perfino se usa un videogioco, spara (Call of Duty 4). E si trastulla pericolosamente con la sua pistola. Mai come con questo film, ci si rende conto che la realtà statunitense è così differente dalla nostra. Chissà se riusciremo mai a capirci davvero. Anche se è difficile rimanere impassibili davanti alla sequenza dell'omaggio ai caduti.

Nessun commento: