No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130715

non guardare indietro

No Looking Back - di Edward Burns (1998)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

In questa sonnacchiosa, operaia (una blue-collar town), pure un po' rozza cittadina dello stato di New York, Claudia ha vissuto tutta la vita, oltre trent'anni. Aveva sogni, speranze, desideri, bellezza, voglia di vivere: qualcosa rimane, ma soprattutto serve ai tavoli di un locale che di certo non figura sulla guida Michelin. La vita è apprezzabile anche così: vive con Michael, che l'ama perdutamente, è gentile e dedicato. Sua madre non sta bene, seppure sia ancora relativamente giovane, e vive con la sorella Kelly. Il padre ha abbandonato la famiglia sei mesi prima, eppure Claudia non riesce ad odiarlo. E' chiaro che non è pienamente felice della sua vita. Quando Charlie, il suo vecchio amore, nonché uno dei migliori amici di Michael, torna improvvisamente in città, e comincia a ronzarle intorno a dispetto di quello che la logica vorrebbe, la tempra forte di Claudia comincia a tremare.

Il terzo film da regista dell'ormai mio amicone Edward Burns, dopo gli indimenticabili I fratelli McMullen e Il senso dell'amore, mi è parso una sorta di passo indietro, o, per essere meno cattivi, un passo falso sul sentiero che ha deciso di percorrere. Ancora, come tutti i suoi film, da lui scritti diretti ed interpretati, si parla di famiglia, di vite che non sono mai come le si immagina da giovanissimi, di provincia, di luoghi dove tutti si conoscono e che somigliano a volte più all'Europa che agli USA; ancora, nel cast ci sono attori e attrici che spesso collaborano con lui, o comunque facce riviste, mai in ruoli da grandi protagonisti (se si eccettua, stavolta, la presenza di Jon Bon Jovi nei panni di Michael, un personaggio che sicuramente possiamo dire è stato protagonista, ma non nel cinema; il bel Jon se la cava senza infamia e senza lode).
Ma stavolta non sono riuscito a trovare ogni lato positivo, ad empatizzare con i personaggi, a supportare Burns nel suo girovagare nella provincia americana raccontando storie di tutti i giorni, semplici delusioni e usuali momenti nella vita delle persone medie, ove ci si mette il cuore in pace. Un po' sfilacciato, un po' forzato, un finale comunque apprezzabile ma forse troppo "ragionevole", interpretazioni senza troppo trasporto. Manca un po' di personalità, alla fine.
Burns interpreta Charlie, Lauren Holly, ex moglie di Jim Carrey, qui probabilmente nel suo momento di massimo splendore, interpreta Claudia. Poi ci sono Jennifer Esposito (Teresa), Nick Sandow (Goldie), Connie Britton (Kelly), Blythe Danner (la madre di Claudia e Kelly), John Ventimiglia (doveste vedere questo film, ve lo dico io quello che state pensando mentre vedete questa faccia: si, è Artie Bucco dei Sopranos) nei panni di Tony il pizzaiolo.

Nessun commento: