No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130719

padroni di noi stessi

Our Own Masters - Valient Thorr (2013)

Avevo dei ricordi, devo confessare, non precisi del quintetto di burloni (tanto per dire, ecco la formazione: Valient Himself voce, Eidan Thorr chitarre, Dr. Professor Nitewolf Strangees basso, Sadat Thorr chitarre, Lucian Thorr percussioni, membri precedenti Donn, Jinn, Bjorn, Odinn e Voiden Thorr) di Chapel Hill, North Carolina. Me li ricordavo ultra-selvaggi soprattutto live, e più selvaggi in studio col precedente disco, che io pensavo essere Stranger del 2010, ma che poi ho scoperto invece non esserlo, perché nel 2012 uscì Beast With A Billion Eyes. Invece, rileggendo quel che di loro ho scritto nel passato, devo ammettere che confermo tutto, a parte il "ma dopo tre pezzi stufano", che può essere concepito solo perché, aspettando un live dei Dillinger Escape Plan, tutto è ammesso.
Ascoltando questo Our Own Masters, che si candida tra l'altro per la peggior copertina dell'anno (ma se date un'occhiata alle altre, capirete che hanno tutto fuorché il buon gusto), si (ri)capisce tutto di nuovo: heavy metal, hard rock, blues, NWOBHM, birra, droghe, Iron Maiden (passaggi vari di Master Collider, Manipulation), Motorhead (Crowd Pleaser), perfino un gusto A.O.R. per le melodie, ovviamente soffritte in salsa speed-hard rock (No Strings Attached) ma anche no (Torn Apart, pezzo me-ra-vi-glio-so), e via discorrendo. Inoltre, ascoltandolo attentamente, si capisce che tutti e cinque hanno una tecnica davvero non indifferente, e soprattutto i passaggi di chitarra sono da "tanto di cappello" (Cerberus, semplicemente alla Van Halen). Selvaggi si, ma non incompetenti, e paradossalmente ricercati: ascoltare per esempio l'opener Immaculate Consumption, quattro minuti ma con una struttura complessa e succulenta, che non rimane isolata. Un disco che diverte, gasa, non annoia, e che, scendendo in profondità, appaga perfino il musicista che bada soprattutto alla parte squisitamente tecnica.

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