The Theory of Everything - di James Marsh (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Stephen Hawking: da definizione Wikipedia, fisico, matematico, astrofisico e cosmologo britannico, noto in tutto il mondo per i suoi studi sui buchi neri e l'origine dell'universo. Effettivamente, dubito che ci sia qualcuno che non lo ha mai sentito nominare almeno una volta. Quasi tutti quelli che lo conoscono sanno inoltre che è affetto da una grave malattia, che lo ha costretto alla totale immobilità, oltre che all'utilizzo di un sintetizzatore vocale per l'impossibilità perfino di parlare. Tutto ciò non gli ha impedito di diventare un'icona, un grande comunicatore scientifico, nonché di farsi apprezzare per l'autoironia (non ultime le sue apparizioni in The Big Bang Theory nella parte di se stesso, solo con la voce o in persona, dove spesso controbatte sagacemente il personaggio di Sheldon). Qualcuno magari saprà di più sulla sua vita privata, qualcuno potrebbe aver visto Hawking, il film per la televisione del 2004 della BBC, nel quale veniva interpretato da Benedict Cumberbatch, oppure l'altro Hawking, documentario diretto da Stephen Finnigan e scritto anche da Hawking stesso, ma certamente questo The Theory of Everything è arrivato ad un pubblico più vasto, viste anche le candidature all'Oscar ottenute (e quello vinto).
Basato liberamente sul libro biografico Verso l'infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen), scritto da Jane Wild Hawking, prima moglie di Hawking e madre dei suoi tre figli, il film senza dubbio è godibile e dipinge un quadro tutto sommato (voglio dire, a prescindere dalla malattia e da tutto quello che ha generato, dalla depressione post diagnosi a tutte le problematiche di tutti i giorni, soprattutto dettate dai crescenti impegni lavorativi e dalla celebrità di Hawking) idilliaco della vita di Stephen e Jane, perfino dopo la separazione ed il divorzio. Effettivamente, i due sono non solo rimasti in ottimi rapporti, ma pare addirittura che, dopo il secondo divorzio di Hawking da Elaine Mason, seconda moglie, Jane e Stephen hanno cominciato una collaborazione lavorativa, che tra l'altro ha portato alla seconda edizione, riveduta, ampliata e corretta, del libro su cui è basato questo film (che, pare, abbia soddisfatto Hawking al punto di concedere l'uso della sua voce sintetizzata, che per chi non lo sapesse, è protetta da copyright).
I più cattivi potrebbero pensare, partendo proprio da queste notizie, che la storia sia stata parecchio edulcorata. Voglio tentare un'operazione diplomatica, e fregarmene assolutamente di questa cosa. Non posso però negare che il film è, paradossalmente, troppo piatto, forse a causa di questa "edulcorazione", forse semplicemente perché la storia di Hawking e del suo rapporto con Jane è stato, ed è, meraviglioso. Hawking, con tutti i difetti che può avere, in quanto umano e quindi fallace, ha senza dubbio una mente aperta, sia nello studio che nella vita e nelle relazioni umane, e questo ovviamente ha reso il suo rapporto con la persona che lo ha amato, bello e intenso, al punto che anche la separazione, il tradimento, sono stati accettati e razionalizzati in maniera civile.
Mi spiace non aver trattato fin'ora il film, ma solo, diciamo così, la trasposizione dalla vita reale. Tentavo di spiegare perché questo film, pur trattando una storia decisamente toccante, emozionante, perfino eccitante se capite cosa sto tentando di dire, questo film non emoziona come ci si poteva attendere. Manca un pizzico di coinvolgimento in più, manca quell'empatia che ti porta il groppo in gola e stimola rabbia, lacrime e risate, manca quello che poteva portare un punto o mezzo punto in più, a mio giudizio. La regia è un po' piatta come il film, che scorre un po' come un elettrocardiogramma di un morto.
Rilevante, come del resto ha concluso l'Academy, la prova di Eddie Redmayne nei panni di Stephen Hawking: del resto, che avesse del potenziale, qua ce n'eravamo già accorti.
Nel cast anche Felicity Jones (Hysteria, Jane Hawking), Emily Watson (decine di film, ma per me sarà sempre Bess di Le onde del destino - Breaking the Waves, la madre di Jane), Charlie Cox (Boardwalk Empire, Jonathan), David Thewlis (anche qui, una carriera sterminata, ma per me sarà sempre il Johnny di Naked, uno dei film più straordinari di Mike Leigh, qui Dennis Sciama), Maxine Peake (era Veronica nello Shameless originale, e Grace in The Village, qui è Elaine Mason, la seconda moglie di Hawking).
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