Da una delle classiche sfide lanciate dall'amico Filo (che soffre della sindrome di Nick Hornby), le mie cinque migliori cover version.
Céline Dion che rifà The Power of Love di Jennifer Rush. Titilla il mio lato femminile da sempre. Céline è la preferita dalle trans, ma adesso sta soffrendo tremendamente la concorrenza di Beyoncé. Un'artista (Céline) dal talento sconfinato at her best.
The Hellacopters che rifanno All American Man dei Kiss. Dei grandi che omaggiano una delle loro più grandi fonti di ispirazione. Due delle mie band preferite ever.
Per rimanere in tema: Ace Frehley che rifà New York Groove di Russ Ballard (scritta per gli Hello). Probabilmente il pezzo che mi ha fatto diventare un metallaro. Comprare il 45 giri di questo pezzo è stato uno di quei gesti che mi hanno cambiato la vita. Non sto scherzando.
I Van Halen che rifanno Where Have All the Good Times Gone! di Ray Davies. Tra l'altro, in quel disco (Diver Down) ci sono altre cover, probabilmente più eclatanti. Ma il bridge di questo pezzo mi mette i brividi. E mi riporta ai bei tempi andati, quelli in cui ancora si compravano i dischi originali in cassetta.
I Roxy Music che omaggiano John Lennon e la sua Jealous Guy a poco tempo dalla sua morte. Il classico caso (mi viene in mente pure All Along the Watchtower di Dylan che "diventa" di Jimi Hendrix) di una band che dal rispetto che porta al pezzo non suo, diventa proprietaria del pezzo stesso. Impossibile non fischiettare.
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