Una vigilessa arequipeña niente male; da notare i guanti biancorossi (colori della bandiera peruviana). Foto di Dria |
Gente nella Plaza de Armas. Foto di Dria |
Ancora foto di Dria a seguire. Come dice il Mazza, non ci sarebbe bisogno di specificarlo, ma per essere corretti.. |
Martedì 10 febbraio
L'escursione al Cañon del Colca è programmata per il terzo e ultimo giorno di permanenza ad Arequipa, per cui anche oggi siamo liberi di cazzeggiare per la città. La colazione alla Casa de Tin Tin è soddisfacente, e usciamo di buon'ora, visto che ormai il copione delle giornate ci pare di averlo capito, qua nell'interno: la mattina sereno o quasi, pomeriggio acqua a volontà. Arriviamo rapidamente in centro e ci infiliamo dentro al museo Santuarios Andinos, quello della Mummia Juanita. Naturalmente, Juanita non c'è, anche se c'è un'altra mummia abbastanza inquietante. Il museo è piccolo, ma è situato in una delle classiche casone coloniali, che già gli conferisce un certo fascino; ti mostrano dapprima un documentario che racconta i ritrovamenti, e ti affidano ad una guida che ti spiega il tutto. Paghi l'ingresso, e al termine del giro, se vuoi, lasci la mancia alla guida. Essendo la nostra guida una giovane fanciulla e pure carina, la mancia sarà non indifferente. Ma a dire la verità, il museo è piuttosto interessante, e la ragazza ci si mette d'impegno. Mangiamo vicino alla cattedrale che già minaccia pioggia, e quando andiamo a prendere un caffè nel bar dove l'abbiamo preso il giorno precedente, già ha iniziato a piovere. Dopo lunghe riflessioni, chiediamo informazioni all'ufficio del turismo lì vicino, e decidiamo di prendere un taxi e andare al centro commerciale Real Plaza, dove c'è un cinema, con l'intenzione di vederci un film. Dopo il bagno della sera precedente, meglio al coperto.
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