Somersault - di Cate Shortland (2004)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Sobborghi di Canberra, Australia. Heidi è una sedicenne, figlia di una madre single, incerta su quello che vuole dalla vita, in cerca di un'identità precisa. Fugge di casa dopo che la madre la trova mentre bacia il suo fidanzato. Con il bus, arriva a Snowy River, nel New South Wales, quasi senza un perché. Lì, telefona ad un uomo col quale evidentemente ha flirtato tempo fa, chiedendogli un lavoro; l'uomo attacca in fretta chiedendole di non ricontattarlo più. Heidi è carina, la cittadina è piena di uomini. Heidi si trova in situazioni quantomeno promiscue, finché non stringe amicizia con Irene, l'anziana tenutaria di un motel in città. Irene capisce che Heidi è in difficoltà, e dopo averle affittato una camera, le offre di rimanere nell'appartamento che era occupato dal figlio. Heidi, dopo aver tentato in un negozio di trovare lavoro, riesce a trovarlo in un distributore di benzina. Nonostante l'iniziale reciproca diffidenza, diventa amica di Bianca, sua collega al distributore. E poi, una sera conosce Joe, il figlio di un agricoltore benestante dei dintorni, che l'aveva già notata la prima sera. Sembra l'inizio di una storia d'amore, tutto pare andare per il verso giusto. Ma i due giovanissimi sono incerti sulla loro sessualità, oltre che ad avere difficoltà ad esprimere i loro sentimenti: chi troppo, chi troppo poco.
Come si usa dire, strano oggetto questo debutto registico cinematografico dell'australiana Shortland, che vede come protagonisti due giovanissimi Abbie Cornish (Heidi) e Sam Worthington (Joe). Girato come un vero indie movie, pare andare zigzagando solo perché riesce decisamente bene a rendere quasi tangibile l'assoluta incertezza dei due protagonisti, facendoli incontrare/scontrare col fragore delle esplosioni. Una trama flebile ma c'è quanto basta per farne un film emozionante, vibrante, magari non visivamente perfetto ma senza dubbio, un qualcosa che lascia il segno. Le interpretazioni dei già citati due protagonisti sono innegabilmente coinvolgenti, spontanee e piene di vibrazioni profonde.
Nessun commento:
Posta un commento