Quando si tratta di musica, mai fare proclami: è rischioso. Mi sono riletto le mie recensioni sui quattro precedenti dischi della band di Ealing, London, UK, e quando parlavo del precedente Friends, quello dove dicevo che erano passati da poter essere i nuovi Joy Division ad essere invece i nuovi A-ha, lasciavo intendere anche che, come una serie molto popolare che però non si sopporta più, avrei probabilmente lasciato inascoltato il disco seguente. E invece eccomi qui che, tra un disco e l'altro, sto ascoltando, e scrivendo, di questo quinto lavoro, intitolato con pochissima fantasia Five, e che però prosegue sulla strada di un dark pop rock, ispirato sempre un po' vagamente alla new wave inglese, come pure alla pop sintetica degli anni '80. E bisogna ammettere, che il terzetto inglese riesce sempre a far risaltare una vena compositiva notevole, e ad indovinare quelle due/tre canzoni che difficilmente riesci a toglierti dalla testa. I singoli Time to Give, Tokyo (veramente un chiodo che ti entra nel cervello e non esce più) e Believe It (un chorus che tutti avremmo voluto scrivere), ma anche Never Alone, Jo? e Denial non sono niente male. Leggeri, ma ti si appiccicano addosso.
When it comes to music, never make proclamations: it's risky. I reread my reviews on the four previous records of the band from Ealing, London, UK, and when I talked about the previous Friends, the one where I said that they had passed from being able to be the new Joy Division to be the new A-ha, I let it be understood also that, as with a very popular series that however you can not stand anymore, I would probably left unheard the following record. At the contrary, here I am, between a record and the other, I'm listening, and writing, of this fifth work, titled with very little fantasy Five, but that continues on the path of a dark pop rock, always inspired a little vaguely to the English new wave, as well to the synthetic pop of the '80s. And we must admit, that the English trio always manages to bring out a remarkable compositional vein, and to guess those two/three songs that you can hardly get out of your head. The singles Time to Give, Tokyo (really a nail that enters your brain and no longer comes out) and Believe It (a chorus that we all wanted to write), but also Never Alone, Jo? and Denial are not bad at all. Lightweight, but they cling to you.
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