What It Is - Hayes Carll (2019)
Quando mi leggete scrivere di qualcuno che fa Americana o Country, e questo qualcuno non è una donna (ma spesso anche in quel caso), sapete già che non l'ho scoperto da solo, ma mi è stato segnalato. Solitamente dall'amico Monty, e anche nel caso di questo texano oggi 43enne, la colpa è sua; visto che l'ha pure conosciuto personalmente, se volete maggiori informazioni, andate sul suo blog, digitate Hayes Carll nella finestra di ricerca, e ne saprete di più. Ora, giusto al suo sesto album, e in un certo qual modo tornato alle sue radici (il precedente Lovers and Leavers segnava un certo contrappunto rispetto al suo stile classico), dimostra ancora una volta, di essere uno degli artisti più rispettabili e capaci in questo genere. Riesce a spaziare all'interno del country con una naturalezza estrema, e al tempo stesso dimostra di essere capace di somigliare ora a Dylan, ora a Springsteen, ora a Waits. Scrive testi mai banali, e ogni traccia è un gioiellino. Scusate se è poco.
When you read me write about someone who is play Americana or Country music, and this someone is not a woman (but often also in that case), you already know that I didn't find out for myself, but it was reported to me. Usually from my man Monty, and also in the case of this Texan today 43 years-old, the fault is on him; since he also met him personally, if you want more information, go to his blog, type Hayes Carll in the search window, and you will know more. Now, just on his sixth album, and somehow back to his roots (the previous Lovers and Leavers marked a certain counterpoint to his classic style), he proves once again to be one of the most respectable and capable artists in this genre. He manages to range within the country with an extreme naturalness, and at the same time proves to be able to look like sometimes to Dylan, sometimes to Springsteen, sometimes to Waits. He writes lyrics that are never trivial, and each track is a gem. It's not a few thing.
2 commenti:
Bella buddy :)
doveroso
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