No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20190522

Primeval Spirit of the Sea

Thalassa - Ioanna Gika (2019)

Già negli Io Echo insieme a Leopold Ross, Ioanna Gika, polistrumentista e cantante dotatissima, statunitense di origini greche (se vi ricorda qualcuno di molto bravo a cantare e a suonare il piano, guardate la cover del singolo Roseate, e capirete che, seppur lontanamente, Diamanda Galàs è un riferimento) ha scritto e prodotto il suo debutto in questione, Thalassa (come descritto nel titolo del post, lo spirito del mare, o più semplicemente il mare, in greco e nell'antica mitologia greca), un disco ispirato a diversi avvenimenti importanti della sua vita: la morte del padre e del patrigno, la fine di una relazione importante, e un viaggio nella terra dei suoi antenati, la Grecia, dove ha dovuto confrontarsi con la crisi e la presa di coscienza della decadenza a causa di una corruzione radicata. Il risultato è un disco assolutamente emozionante, dove la sua splendida e vellutata voce, e le basi prettamente elettroniche ma tutto sommato delicate e vagamente post-industriali, deliziano l'ascoltatore e richiamano, tra gli altri, i migliori Cocteau Twins, con un timbro vocale più potente. Il songwriting tocca l'apice nell'apertura di Roseate e nella bellissima Swan; la prima parte del disco è migliore e più concentrata, rispetto alla seconda, ma direi che la ragazza ha tutto il tempo per migliorare ancora.



Already in Io Echo together with Leopold Ross, Ioanna Gika, multi-instrumentalist and singer highly gifted, American of Greek origins (if she reminds you of someone very good at singing and playing the piano, look at the cover of the single Roseate, and you'll understand that, even remotely, Diamanda Galàs is a reference) wrote and produced her debut, the album we are going to talking about today, Thalassa (as described in the post title, the spirit of the sea, or more simply the sea, in Greek and in ancient Greek mythology), an album inspired by several important events in her life: the death of her father and stepfather, the end of an important relationship, and a trip to the land of her ancestors, Greece, where she had to deal with the crisis and the awareness of the decadence due of a rooted corruption. The result is an absolutely thrilling record, where its splendid and velvety voice, and the purely electronic bases, all in all delicate and vaguely post-industrial, delight the listener and recall, among others, the best Cocteau Twins, with a more powerful vocal timbre. The songwriting touches the apex in the opening of Roseate and in the beautiful Swan; the first part of the disc is better and more focused, compared to the second, but I would say that the girl has plenty of time to improve again.

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