No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20200313

Beirut Ovest

West Beyrouth - Di Ziad Doueiri (1998)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Libano. Nell'aprile 1975 scoppia la guerra civile; Beirut è divisa lungo una linea che separa la Beirut mista musulmano-cristiano-ebrea dalla Beirut orientale quasi totalmente cristiana. Dopo che la linea è stata creata, Tarek, musulmano, vive quindi a West Beirut ed è al liceo, e si diverte a girare film in Super 8 con il suo amico Omar. Dapprima la guerra è uno scherzo: la scuola ha chiuso (si trova a East Beirut e non più accessibile ai residenti di West Beirut), la violenza è affascinante, passare da ovest a est è un gioco. Sua madre vuole lasciare il paese; ma suo padre rifiuta. Tarek trascorre del tempo con May, una ragazza cristiana, orfana, e che vive nello stesso suo edificio. Per caso, Tarek si reca in un famigerato bordello nel quartiere degli Olivi devastato dalla guerra, incontrando la sua leggendaria maitresse, Oum Walid (traduzione del nome: Mamma di Walid). Quindi prende Omar e May sotto la sua ala protettrice. Le tensioni familiari aumentano. Più tardi, quando Tarek diventa maggiorenne, la guerra passa inesorabilmente da avventura a tragedia nazionale.

Film di debutto di questo interessantissimo regista libanese. Girato con mezzi limitati (suo fratello più giovane è il protagonista) ma non troppo (la colonna sonora è a cura di Stewart Copeland), il film è delicato, divertente, ma colpisce con grazia. La classe si nota già.

Debut film by this very interesting Lebanese director. Filmed with limited means (his younger brother is the protagonist) but not too much (the soundtrack is by Stewart Copeland), the film is delicate, fun, but striking with grace. The class is already noticeable.

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