No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20190930

Riavvolgi, riproduci, salta

Rewind, Replay, Rebound - Volbeat (2019)

Premesso che amo il sound della band danese (con infiltrazioni statunitensi, come molti di voi sapranno patria del chitarrista solista Rob Caggiano, già con gli Anthrax) in tutte le sue sfaccettature, la mia reazione al loro nuovo disco è stata di iniziale semi-delusione, seguita da un quasi naturale innamoramento ed ingresso in una breve heavy rotation: la brevità è naturalmente dovuta al fatto che, per mantenervi sempre continuamente aggiornati, e per produrre una quantità industriale di mini-recensioni, bisogna che ascolti sempre cose nuove. Il senso di questo nuovo disco dei Volbeat, che hanno stabilito un record in patria (suonando per 48mila persone al Telia Parken di Copenhagen), lo potete evincere googlando il titolo e "recensione" (meglio se mettete "review", così avrete anche risultati in inglese), e leggendo gli incipit e i voti: i siti cosiddetti "specializzati" tendenti al metal danno la band per morta e sepolta, ormai dedita ad uno strano ibrido rockabilly/arena rock, mentre siti più imparziali, che si occupano di musica a 360 gradi, come per esempio il The Guardian, riassume salomonicamente quella che per me è la verità: i Volbeat fanno quello che pare loro, avendo già creato questo ibrido affascinante che sta a metà strada tra Metallica, Elvis, Johnny Cash e gli Stray Cats, con testi a volte interessanti, a volte divertenti, alzando i volumi delle chitarre distorte ma inserendo sax e piano a piacimento, con un cantante ogni volta sempre più bravo, e scrivendo dischi che possono essere più o meno migliori dei precedenti, ma riuscendo sempre a piazzare delle canzoni che non riesci più a dimenticare. Stavolta tocca a When We Were Kids (ma attenzione alla misfitsiana Parasite, 37 secondi di goduria assoluta), ma se vi piace il rock a tutto tondo, farete fatica a togliere il disco. Anche stavolta.



Given that I love the sound of the Danish band (with US infiltrations, as many of you will know the homeland of the solo guitarist Rob Caggiano, already with Anthrax) in all its facets, my reaction to their new album was the initial semi-disappointment , followed by an almost natural falling in love and entry into a short heavy rotation: brevity is naturally due to the fact that, to keep you constantly updated, and to produce an industrial quantity of mini-reviews, I always have to listen to new things. The meaning of this new album by Volbeat, band who set a record at home (playing for 48,000 people at the Telia Parken in Copenhagen), you can see by googling the title and "review", and reading the incipits and the votes: the so-called "specialized" sites tending to metal give the band for dead and buried, by now devoted to a strange rockabilly/arena rock hybrid, while more impartial sites, dealing with 360 music degrees, such as The Guardian, summarizes in a Solomonic way what for me is the truth: the Volbeat do what they like, having already created this fascinating hybrid that is halfway between Metallica, Elvis, Johnny Cash and the Stray Cats, with sometimes interesting lyrics, sometimes funny, raising the volumes of distorted guitars but inserting sax and piano at will, with a singer every time more and more good, and writing albums that can be more or less better the previous ones, but always managing to place songs that you can't forget anymore. This time it's up to When We Were Kids (but watch out for the Misfits-ish Parasite, 37 seconds of absolute pleasure), but if you like rock all around, you'll have a hard time removing the disc. Also this time.

20190929

Indossa le tue ferite

Rust On the Gates of Heaven - Wear Your Wounds (2019)


Questo secondo disco per il monicker WYW (Wear Your Wounds), creatura nata inizialmente come progetto solista di Jacob Bannon dei Converge, qui voce, basso e piano, è decisamente una delle sorprese, e dei dischi più belli di questo 2019. Ve lo dico così, senza timore di essere smentito. Jacob qui canta come un crooner del post rock, e non come l'indemoniato singer dei Converge, e si circonda di musicisti come Christopher Maggio alla batteria (ultimamente con i Mutoid Man in tour, come rimpiazzo di Ben Koller in seguito al suo infortunio, ma già con solide band underground), e, alle chitarre, un po' il pezzo forte di questo disco assolutamente di grandissima atmosfera, Mike McKenzie, Adam McGrath e Sean Martin (leggete qui i loro curriculum), per dare vita ad una raccolta di canzoni, come detto, di grande atmosfera, molto crepuscolari anche nei testi, tracce che raramente spingono sull'acceleratore, ma che si rivelano estremamente emozionanti e coinvolgenti. Presenti anche Ben Chisholm (Chelsea Wolfe) e Gared O'Donnell, per un disco che definire metal sarebbe riduttivo, e a proposito del quale farete fatica a scegliere la vostra canzone preferita.



This second record for monicker WYW (Wear Your Wounds), a creature born initially as a solo project by Jacob Bannon of Converge, here voice, bass and piano, is definitely one of the surprises, and one of the most beautiful records of this 2019. I tell you so, without fear of being denied. Jacob sings here as a post rock crooner, and not as a Converge demon-possessed singer, and surrounds himself with musicians like Christopher Maggio on drums (lately with Mutoid Man on tour, as Ben Koller's replacement following his injury, but already with solid underground bands), and, on guitars, a bit of the highlight of this absolutely great album, Mike McKenzie, Adam McGrath and Sean Martin (read their resumes here), to create a collection of songs, as mentioned, of great atmosphere, very crepuscular even in the lyrics, tracks that rarely push on the accelerator, but that are extremely emotionally and engaging. Also present were Ben Chisholm (Chelsea Wolfe) and Gared O'Donnell, for a record that defining metal would be an understatement, and about which you will struggle to choose your favorite song.

20190927

Alla porta dell'eternità

At Eternity's Gate - Di Julian Schnabel (2018)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Gli ultimi anni della vita di Vincent Van Gogh, e la sua amicizia con Paul Gauguin.

Probabilmente ero molto stanco, la sera della visione, ma non si può negare che Schnabel può essere un regista geniale, ma anche molto palloso. A mio modestissimo parere, questo film rientra nella seconda categoria, e neppure un Willem Dafoe in buona forma (ma, sempre a mio giudizio, non da Oscar, e le ali gliele tarpa un film noiosissimo ed esageratamente concettuale), insieme ad un cast di tutto rispetto, riesce a salvare At Eternity's Gate dalla noia totale.

Probably I was very tired, the night of the vision, but it cannot be denied that Schnabel can be a genius director, but also very boring. In my humble opinion, this film falls into the second category, and not even a Willem Dafoe in good shape (but, again in my opinion, not Oscar-worthy, and his wings are cutted by a very boring and exaggeratedly conceptual film), together with a cast of all respect, manages to save At Eternity's Gate from total boredom.

20190926

Here's Where We Get Off

Orange is the New Black - Di Jenji Kohan - Stagione 7 (13 episodi; Netflix) - 2019

Piper lotta per adattarsi alla vita dopo Litchfield. Alex promette di mantenersi fuori dai guai. L'infedeltà di Dad fa arrabbiare Daya che uccide accidentalmente Daddy con una dose eccessiva di fentanil come vendetta.

Finale dolce e amaro per una delle serie più longeve, e più profonde, degli ultimi anni. Uno spaccato a dir poco ammirevole di quasi tutti gli strati della società statunitense, creato da una delle sceneggiatrici televisive più brave in circolazione, e che ha indovinato un cast spettacolare, oggi assurto ad una giusta notorietà collettiva. Ci mancherà molto.

Sweet and bitter finale for one of the most long-lived, and deepest, series in recent years. A glimpse of nothing short of admirable of almost all the layers of American society, created by one of the most talented television screenwriters in circulation, and who has guessed a spectacular cast, now risen to a just collective notoriety. We will miss it very much.

20190925

The Battle of Starcourt

Stranger Things - Dei The Duffer Brothers - Stagione 3 (8 episodi; Netflix) - 2019

Nel giugno 1984, gli scienziati sovietici tentano di forzare l'apertura di una nuova porta verso l'Upside Down. Un anno dopo, a Hawkins, la popolarità del nuovo Starcourt Mall ha costretto molte aziende locali a chiudere, e i cittadini sono arrabbiati. Con disappunto dell'ormai apprensivo padre Hopper, Mike ed Eleven hanno sviluppato una relazione romantica, che porta Hopper a chiedere i consigli di Joyce. Joyce suggerisce di avere una conversazione "cuore a cuore" con loro. Dustin ritorna dal campo scientifico estivo e, con l'aiuto degli altri bambini, installa una radio improvvisata in modo da poter contattare la sua ragazza del campo Suzie. Dustin non è in grado di contattare Suzie, portando gli altri bambini - che sono scettici sull'esistenza di Suzie - ad andarsene, dopo la prima prova di trasmissione. Dustin in seguito riesce a captare una strana trasmissione in russo. Will sente che Mind Flayer potrebbe essere ancora vivo, ma lo tiene per sé. Hopper tenta di comunicare i suoi sentimenti a Mike ed Eleven, ma la compiacenza di Mike lo fa arrabbiare e minaccia segretamente Mike, in modo che lui accetti di non vedere più Eleven. I ratti si riuniscono in un mulino vicino a Hawkins dove esplodono in una massa organica. Più tardi, mentre guida vicino al mulino, la macchina di Billy viene colpita da una creatura invisibile e viene trascinata all'interno del mulino.

Devo confessarvi che ho fatto molta fatica per portare a termine la visione della terza stagione di una delle serie più pompate degli ultimi anni. Comprendo l'entusiasmo, soprattutto dei più giovani, ma non riesco a condividerlo. Passata la spinta della novità, la serie si conferma come un prodotto da teenager, o per chi non cerca troppa profondità in questo tipo di prodotti. Seppur ben fatto.

I must confess that I have made a great deal of effort to complete the vision of the third season of one of the most pumped series in recent years. I understand the enthusiasm, especially of the younger ones, but I cannot share it. Once the thrust of novelty has passed, the series is confirmed as a teenager's product, or for those who do not seek too much depth in this type of products. Although well done.

20190924

Fuori passo

Outstrider - Abbath (2019)


Secondo disco per la creatura di Olve Eikemo aka Abbath Doom Occulta, chitarrista e cantante (ma all'occorrenza anche bassista e batterista) norvegese già fondatore degli Immortal e membro degli Old Funeral. Fan dei Kiss e dei Motorhead (è pure membro dei Bombers, cover band degli stessi) fin da giovane, evidentemente ha un bel caratterino, visto che in pratica, tra il primo e il secondo disco la band ha già ruotato due volte l'intera line up. Il genere è un black metal che oserei definire piuttosto classico, seppure gli inserti di classic heavy metal siano molti e, devo dire, ben fatti. Niente di nuovo sotto il sole, ma per gli amanti del metal, un disco da spararsi ad alto volume nelle orecchie.



Second record for the creature of Olve Eikemo aka Abbath Doom Occulta, Norwegian guitarist and singer (but also bassist and drummer if necessary) already founder of Immortal and member of Old Funeral. Fan of Kiss and Motorhead (he is also a member of the Bombers, cover band of the lasts) since he was young, evidently he has a temper, since in practice, between the first and the second record the band has already rotated twice the whole line up. The genre is a black metal that I would dare to define as rather classic, although the inserts of classic heavy metal are many and, I must say, well made. Nothing new under the sun, but for metal lovers, a record to shoot at high volume in the ears.

20190923

Inviati speciali

Special Correspondents - Di Ricky Gervais (2016)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Frank Bonneville è un giornalista radiofonico che gioca sul fatto di essere un bell'uomo, e spesso gioca sporco per avere le anteprime. Ian Finch è il suo tecnico del suono, una persona insicura che è succube della bella moglie Eleanor. I due vengono spediti dalla loro stazione, in Ecuador, per seguire una rivolta in atto; quando, all'aeroporto, si accorgono che Ian, in confusione totale perché la moglie lo ha appena lasciato, ha perso i biglietti aerei, decidono di simulare la loro trasferta, e tutte le notizie riguardanti l'Ecuador.

A dispetto del cast, di tutto rispetto (oltre a Gervais, anche regista, ci sono anche Eric Bana, Vera Farmiga, Kelly Macdonald, Kevin Pollak, Benjamin Bratt, America Ferrera), questo film Netflix è veramente una cagata. Tra l'altro, scopro adesso che non è neppure originale, bensì è un remake di un film francese del 2009 dal titolo Envoyés très spéciaux. Ricky, fai cose tue che è meglio.

Despite the cast, very respectable (in addition to Gervais, also director, there are also Eric Bana, Vera Farmiga, Kelly Macdonald, Kevin Pollak, Benjamin Bratt, America Ferrera), this Netflix movie is really a crap. By the way, I discover now that it is not even original, but is a remake of a 2009 French film entitled Envoyés très spéciaux. Ricky, do your own thing, which is better.

20190922

Di più

More - Blankenberge (2019)


Secondo disco per il quintetto russo, di base a San Pietroburgo, chiamato Blankenberge semplicemente perché la cittadina fiamminga ha colpito particolarmente due componenti della band che, nel 2015, hanno viaggiato per l'Europa, e da questo viaggio hanno tratto l'ispirazione per formare la band e cominciare a fare musica. Siamo di fronte a, si etichettano loro stessi, uno shoegaze/dream pop di ottima fattura, con pezzi anche dal ritmo piuttosto sostenuto, e ben strutturati. Il suono è pieno, denso, la voce eterea ma efficace, gli strumenti tutti al posto giusto. Una bella sorpresa.



Second record for the Russian quintet, based in St. Petersburg, called Blankenberge simply because the Flemish town particularly struck two members of the band who, in 2015, traveled around Europe, and from this trip they drew inspiration to train the band and start making music. We are in front of, they label themselves, a well-made shoegaze/dream pop, with tracks also with a rather sustained rhythm, and well-structured songwriting. The sound is full, dense, the voice ethereal but effective, the instruments are all in the right place. A nice surprise.

20190920

Shelley

Shelley - Di Ali Abbasi (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Una giovane donna rumena, Elena, è assunta come domestica da una coppia danese, Louise e Kasper. Nonostante siano benestanti, la coppia ha scelto di vivere in una casa in riva ad un lago, senza elettricità, di coltivare il proprio cibo e allevare polli. La loro unica connessione con il mondo esterno è un telefono fisso. Louise si sta riprendendo da un intervento chirurgico e richiede un aiuto extra in casa. Sebbene Elena si senta a disagio con l'insolito isolamento della casa, si adatta facilmente. Incontra anche Leo, un guaritore spirituale e amico di Louise che cerca di aiutare Louise a riprendersi più rapidamente eliminando la cattiva energia dal suo corpo.
Elena e Louise legano rapidamente, ed Elena dice a Louise che sta risparmiando soldi in modo che lei e suo figlio, che attualmente vive con i nonni, possano avere una casa propria. Louise a sua volta confida le sue difficoltà nel concepire un figlio tutto suo. Louise quindi chiede a Elena se acconsentirebbe ad essere una madre surrogata per lei e Kasper. In cambio, le comprerebbero un appartamento per Elena dopo il parto. Elena acconsente.

Primo lungometraggio del regista iraniano, residente in Danimarca, conosciuto con Border, il suo secondo. Qui, dimostra di saper maneggiare argomenti e generi diversi, seppur con pochi mezzi, e di saper dirigere molto bene gli attori. Il film è disturbante e, così come il seguente e più noto Border, solleva interrogativi etici.

First feature film by the Iranian director, resident in Denmark, known by Border, his second. Here, he demonstrates his ability to handle different subjects and genres, albeit with few means, and to know how to direct the actors very well. The film is disturbing and, like the following and more famous Border, raises ethical questions.

20190919

Ricompensa

Reward - Cate Le Bon (2019)

Quinto disco per la gallese, che è stata definita una dadaista musicale. L'unico paragone che mi viene da fare è con St. Vincent, trovo corretto che la si etichetti come art pop, ha una splendida voce, e si, spesso le sue canzoni sono come dei puzzle. Su questo disco spesso c'è in evidenza un sax, usato però in modo molto particolare, e il songwriting è senza dubbio sapiente, seppure strano. Sicuramente, un album fuori dagli schemi per un'artista che ha saputo creare un suono distintivo.


Fifth record for the Welsh singer/musician, which has been called a musical Dadaist. The only comparison that comes to my mind is with St. Vincent, I find it correct that her music is labeled as art pop, she has a splendid voice, and yes, her songs are often like puzzles. On this record there is often a sax in evidence, but used in a very particular way, and the songwriting is undoubtedly wise, albeit strange. Surely, an album outside the box for an artist who has been able to create a distinctive sound.

20190918

La calma

La Quietud - Di Pablo Trapero (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

La Quietud è una idilliaca villa con annessa tenuta, fuori Buenos Aires, dove Mia è cresciuta con i genitori. Un ictus che colpisce il padre fa si che la sorella Eugenia, che vive a Parigi, torni lì anche lei, dopo diversi anni. Il reincontro avviene sotto lo sguardo implacabile della madre Esmeralda. Una nuova svolta farà in modo che Vincent, il marito di Eugenia, arrivi anche lui a La Quietud, e, insieme a Esteban, notaio e amico di famiglia, si immergano in una trama intima e piena di segreti. Tuttavia, prima o poi, Mia ed Eugenia dovranno affrontare una verità in grado di cambiare tutto.

Pablo Trapero, regista e sceneggiatore argentino quasi 48enne, oltre ad essere uno degli esponenti di spicco del nuevo cine argentino, è sicuramente un regista in grado di mettere in scena qualsiasi tipo di storia. Ve lo dice uno che ha visto, nel corso della sua vita, tutti e nove i suoi lungometraggi, e il segmento Jam Session incluso nel film a episodi 7 dias en la Habana, da lui diretto. Questo recente La Quietud si basa fortemente sulla sensualità generata dall'incontro di due attrici spettacolarmente belle come la Gusman (moglie di Trapero, qui nei panni di Mia) e la Bejo (Eugenia), ma riesce ad inserire comunque, in una trama apparentemente sul filo dell'assurdo, una delle tante brutture generate dal regime dittatoriale argentino, e un finale che è logico, ma che probabilmente nessun regista proveniente dalla terra natale del papa in carica, si sarebbe mai arrischiato a mostrare.

Pablo Trapero, almost 48-year-old Argentine director and screenwriter, in addition to being one of the leading exponents of the nuevo cine argentino, he is certainly a director able to stage any kind of story. I can tell you that, because I have seen, throughout my life, all nine of his feature films, and the Jam Session segment included in the episodic film 7 dias en la Habana, which he directed. This recent La Quietud relies heavily on the sensuality generated by the meeting of two spectacularly beautiful actresses like Gusman (wife of Trapero, here in Mia's shoes) and Bejo (Eugenia), but she manages to insert in a plot apparently on the thread of the absurd, one of the many ugliness generated by the Argentine dictatorial regime, and a final that is logical, but that probably no director from the pope's native land in charge, would have ever risked to show.

20190917

Vladimir Il'ič Ul'janov

Lenin - La vita e la rivoluzione - Di Victor Sebestyen (2017)

La vita, travagliata a dir poco, visto quel che ne è stato fatto perfino del suo cadavere, di Vladimir Ilic Uljanov, conosciuto come Lenin, probabilmente il più importante ispiratore della Rivoluzione del 1917 (seppur non il solo), e in seguito, a capo dell'Unione Sovietica.

Prima di scrivere qualcosa, visto che naturalmente non sono un critico professionista ma un semplice appassionato con la tendenza all'incontinenza da scrittura, su questa biografia, ho letto qualche critica in giro. Da premettere che ho letto questo libro immediatamente dopo la biografia su Stalin, di Oleg V. Chlevnjuk. Posso dirvi che concordo con quelli che dicono che in questo caso, l'autore, naturalizzato inglese ma di origini ungheresi, fuggito dall'Ungheria con la famiglia a causa della pressione sovietica, rivela un sottile anti-comunismo di fondo; seppure il libro risulti (forse a causa della traduzione) leggermente meno scorrevole di quello di Chlevnjuk, l'ho trovato ugualmente utile e interessante. La figura di Lenin è descritta nella sua umanità, e con tutti i suoi difetti. Ed è decentemente contestualizzata nei vari periodi storici.

Before writing something, since of course I am not a professional critic but a simple enthusiast with the tendency to writing a lot, I read some criticism around. First of all, I read this book immediately after the biography of Stalin, by Oleg V. Chlevnjuk. I can tell you that I agree with those who say that in this case, the author, English citizen but of Hungarian origin, who fled Hungary with his family because of Soviet pressure, reveals a subtle underlying anti-communism; although the book appears (perhaps because of the translation) to be slightly less smooth than that of Chlevnjuk, I found it equally useful and interesting. The figure of Lenin is described in his humanity, and with all his faults. And it is decently contextualized in the various historical periods.

20190916

Rapsodia boema

Bohemian Rhapsody - Di Bryan Singer (2018)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Vita ed opere di Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury, dal 1970, anno in cui lavorava come addetto ai bagagli all'aeroporto londinese di Heathrow, attraverso la sua storia con i Queen, fino alla trionfale esibizione al Live Aid del 1985.

Film dalla lavorazione non facile, che però ha avuto un enorme successo al botteghino, ed ha raccolto ben 4 Oscar, incluso quello per il miglior attore protagonista a Rami Malek nei panni di Mercury. La lavorazione travagliata, a mio modesto giudizio, fa si che il film abbia un montaggio che lascia un po' a desiderare, e una direzione che funziona a tratti (la scena del Live Aid, da molti considerata apice del film, a me non è piaciuta per niente). Bene il cast, ovviamente anche Malek, che però, sempre a mio giudizio, è stato insignito dell'Oscar con parecchia benevolenza (per quel poco che ho visto, io lo avrei dato senza dubbio a Morgensen per Green Book). Di certo, ci aiuta a ricordare che i Queen hanno scritto delle canzoni meravigliose (e, verso la fine della loro carriera, anche delle discrete cagate).

A film that was not easy to make, but which has been hugely successful at the box office, and has collected 4 Oscars, including the one for Best Actor for Rami Malek as Mercury. The troubled work, in my humble opinion, you can see it in the editing that is not so good, and a direction that works at times (the Live Aid scene, considered by many to be the film's peak, I didn't like it at all). Good performance from the cast, obviously also Malek, who however, again in my opinion, was awarded the Oscar with a lot of benevolence (for what little I saw, I would have given it without doubt to Morgensen for Green Book). Certainly, it helps us to remember that Queen have written wonderful songs (and, towards the end of their career, even discrete shit).

20190915

Un trono di cenere

A Throne of Ash - This Gift Is A Curse (2019)

Terzo disco per la band svedese, un disco per il quale l'aggettivo incessante si adatta perfettamente. Un black metal con elementi di sludge e di hardcore, con un cantato harsh ai limiti della sopportazione, ed elementi sorprendenti a livello musicale qua e là. Un disco a tratti soffocante, che davvero non concede nessuna tregua all'ascoltatore, e che rischia di scoraggiare quelli che si pongono all'ascolto impreparati, ma che invece regala momenti di estasi parossistica a chi riesce a calarsi perfettamente in quella sorta di catarsi musicale, che spesso solo la musica veramente estrema sa dare. Cattivissimo.



Third record for the Swedish band, a record for which the incessant adjective fits perfectly. A black metal with elements of sludge and hardcore, with a harsh sung to the limits of endurance, and surprising musical elements here and there. A disc suffocating at times, which really does not give the listener any respite, and which threatens to discourage those who are unprepared to listen, but instead gives moments of paroxysmal ecstasy to those who manage to immerse themselves perfectly in that sort of musical catharsis , which often only really extreme music can give. Very nasty.

20190913

L'ultima rapina

The Last Heist - Di Mike Mendez (2016)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Bernard arriva in una piccola banca a Los Angeles per ritirare i suoi averi da una cassetta di sicurezza a causa della chiusura della banca. Entrando in banca, Bernard incontra il mite impiegato Danny, il suo manager Mark, l'anziana signora Waxman e Cynthia. Bernard insiste per essere servito immediatamente e, intimidita, Cynthia permette a Danny di farlo passare avanti. Poco dopo, un gruppo di ladri di banche tra cui Paul, Washington, Biggs, AJ, Rick, Tracey e Ally arrivano per rapinare la banca. Mentre Rick rimane nel furgone per fungere da palo, il resto del gruppo prende d'assalto la banca e prende in ostaggio Mark, Waxman e Cynthia. Udendo la confusione, Danny lascia solo Bernard, che nel frattempo, rimuove alcuni bulbi oculari umani dalla sua cassetta di sicurezza.

Action thriller assurdo a dir poco, che non meriterebbe nessuna attenzione se non fosse per la presenza magnetica di Henry Rollins nei panni del serial killer.

Absurd action thriller to say the least, that would not deserve any attention if it weren't for the magnetic presence of Henry Rollins in the role of serial killer.

20190912

Buster Scruggs

The Ballad of Buster Scruggs - Di Joel  e Ethan Coen (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Film contenente sei episodi tutti ambientati nel "vecchio West", racconti tratti da All Gold Canyon di Jack London e The Girl Who Got Rattled di Stewart Edward White, diretti dai fratelli Coen.

Delizioso è l'aggettivo che mi viene in mente, a qualche settimana di distanza dalla visione. Una fotografia spettacolare e un cast a dir poco devastante (un episodio è addirittura dominato da Tom Waits nei panni di un esperto cercatore d'oro), per un film a episodi dove ogni spettatore potrà scegliere il suo preferito. Il mio è stato The Gal Who Got Rattled con Zoe Kazan protagonista.

Delicious is the adjective that comes to mind, a few weeks away from the vision. A spectacular cinematography and a cast to say the least devastating (an episode is even dominated by Tom Waits in the role of an expert gold digger), for an episodic film where each viewer can choose his favorite. Mine was The Gal Who Got Rattled with Zoe Kazan protagonist.

20190911

Ancora più scuro

Dark - Di Baran bo Odar e Jantje Friese - Stagione 2 (10 episodi; Netflix) - 2019

Nel 1921, fuori Winden, due uomini stanno costruendo un passaggio nella grotta che sarebbe poi stata utilizzata come portale. Uno di loro, un giovane Noah, uccide l'altro con un piccone con il sospetto che "abbia perso [la sua] fede". Il giovane Noah è guidato dal suo sé più anziano, un membro di un gruppo di viaggiatori nel tempo chiamato Sic Mundus, guidato dallo sfigurato e misterioso Adam, che dice al vecchio Noah di recuperare le pagine mancanti del diario di Claudia in preparazione di una "apocalisse" che avverrà il 27 giugno 2020.

La serie tedesca che più ci ha entusiasmato negli ultimissimi anni prosegue con il suo complicatissimo ma avvincente plot, e marcia spedita verso una terza e conclusiva stagione, prossimamente sui nostri schermi. La Stranger Things per adulti è una delle cose più interessanti viste, appunto, negli ultimi tempi. Munitevi, eventualmente, degli alberi genealogici che trovate in rete, se avete paura di perdervi, oppure lasciatevi travolgere semplicemente dal turbine degli andirivieni nel tempo.

The German series that most excited us in the last few years continues with its complicated but compelling plot, and quick gear to a third and final season, soon on our screens. The Stranger Things for adults is one of the most interesting things seen in recent times. Equip yourself, if necessary, with the family trees that you find on the net, if you are afraid of getting lost, or just let yourself be swept away by the whirlwind of comings and goings over time.

20190910

2049

Blade Runner 2049 - Di Denis Villeneuve (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Nel 2049, i replicanti (descritti come "esseri umani bioingegnerizzati") sono schiavi. K, un replicante, lavora per il Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD) come "blade runner", un ufficiale che caccia e "pensiona" (uccide) replicanti canaglia. In una fattoria di proteine, uccide Sapper Morton e trova una scatola sepolta sotto un albero. La scatola contiene i resti di una replicante femmina che è morta durante un taglio cesareo, dimostrando che i replicanti possono riprodursi biologicamente, cosa precedentemente ritenuta impossibile. Il superiore di K, il tenente Joshi, teme che ciò possa condurre a una guerra tra umani e replicanti. Ordina a K di trovare e uccidere il figlio replicante per nascondere la verità.

Nonostante la gestazione a dir poco perigliosa, ed il rischio costante di una cocente delusione per tutti quelli spettatori che hanno contribuito a fare del Blade Runner originale uno dei film culto più importanti e belli degli ultimi 40 anni, il grande Denis Villeneuve, con l'aiuto di un Ryan Gosling (K) ormai icona, e un Harrison Ford che riprende il suo ruolo di 37 anni fa, riesce a mettere in piedi un degno successore di quel culto. Sviluppo contorto ma è giusto così, gusto delle inquadrature che, soprattutto nel finale, rende giustizia ad una saga che ha giustamente entusiasmato tanti.

Despite the gestation to say the least complicated, and the constant risk of a burning disappointment for all those spectators who have contributed to making of the original Blade Runner one of the most important and beautiful cult movie of the last 40 years, the great Denis Villeneuve, with the help of a Ryan Gosling (K) now definitively an icon, and a Harrison Ford who resumes his 37-year-old role, manages to set up a worthy successor to that cult. Development twisted but rightly so, taste of the shots that, especially in the end, does justice to a saga that has rightly thrilled so many.

20190909

Nido

Nest - Brutus (2019)

I belgi fiamminghi Brutus, power trio con Stefanie alla voce e alla batteria, sono qui al loro secondo disco, ma non sembrano aver perso né la loro carica grezza ma potente, e neppure il loro carico emozionale. Dopo un'abbondante numero di concerti, di supporto a discreti nomi, per portare in giro il loro eccitante debutto Burst, eccoli con un nuovo disco dove ancora una volta, come anticipato, caricano l'ascoltatore e provano, contemporaneamente, ad emozionarlo con melodie strane ma efficaci. Se non vi siete messi ancora in pari, sbrigatevi, perché la nuova musica vi sta sfuggendo.



The Flemish Belgians Brutus, power trio with Stefanie on vocals and drums, are here on their second album, but they don't seem to have lost neither their raw but powerful charge, nor their emotional charge. After an abundant number of concerts, supporting good names, to carry around their exciting debut Burst, here they are with a new album where, once again, as anticipated, they hit the listener and try, at the same time, to emotion him with strange but effective melodies. If you haven't caught up yet, hurry up, because the new music is escaping you.

20190908

Trasmissione finale

Final Transmission - Cave In (2019)

Final Transmission è il sesto album in studio della mitica underground band statunitense dei Cave In; la band ha sempre alternato periodi di inattività a quelli attivi, e questo disco è stato inciso utilizzando le basi di basso registrate dal bassista Caleb Scofield, morto nel marzo del 2018 in un incidente stradale. Al di là dei motivi emozionali che potrebbero influenzare il giudizio su questo disco, i Cave In si confermano unici nel loro genere; le tracce riuscirebbero ad emozionare l'ascoltatore anche se non fossero costruite, appunto, su quelle linee di basso. Disco strano e a tratti psichedelico, nonostante post rock sia l'unica definizione che si possa usare per avvicinarsi ad una sommaria descrizione.



Final Transmission is the sixth studio album by the mythical American underground band Cave In; the band has always alternated periods of inactivity with active ones, and this record was recorded using the bass bases recorded by bassist Caleb Scofield, who died in March 2018 in a car accident. Beyond the emotional reasons that could influence the judgment on this record, the Cave In are confirmed as unique in their kind; the tracks could excite the listener even if they weren't built on those bass lines. A strange and at times psychedelic record, despite being post-rock it is the only definition that can be used to approach a summary description.

20190906

Il libro di trappole e lezioni

The Book of Traps and Lessons - Kate Tempest (2019)

Al contrario, mi piace moltissimo la proposta di Kate Tempest, come già ebbi a dire in occasione del disco precedente. Poetessa, scrittrice, spoken word performer, stavolta si fa produrre da Rick Rubin e anche la musica acquista importanza, mentre lei declama le sue storie. Comprensibilissime anche se l'accento brit è pesantissimo, sono spaccati di working class ma anche punti di vista mai banali sull'attualità, e perfino sull'amore. Tutto da ascoltare.  



On the contrary, I really like Kate Tempest's proposal, as I already said on the previous record. Poetess, writer, spoken word performer, this time she is produced by Rick Rubin and the music also becomes important, while she declaims her stories. Very understandable even if the brit accent is very heavy, they are glance on working class lives, but also never dull points of view on current events, and even on love. Everything to listen to.

20190905

Aiutaci straniero

Help Us Stranger - The Raconteurs (2019)

Lunga, e soprattutto non seguita da nessuno, la mia "diatriba" con Jack White. Così come a ogni disco, solista, con The Racounteurs o con i The Dead Weather, ripeterò anche stavolta la mia solfa: lui e i suoi pards sono genii, e ogni pezzo è una lezione di rock, ma si limitano a perfezionare formule già stra-conosciute. E questo avviene puntualmente anche in occasione di questo nuovo Help Us Stranger, composto da 12 pezzi pressoché perfetti, ma che non aggiungono niente di nuovo alla storia della musica. Naturalmente, sbaglio io, perché pretenderei da Jack di scrivere pagine epocali. Meno male che Pitchfork mi dà quasi sempre ragione.



Long, and above all not followed by anyone, my "diatribe" with Jack White. Just as with every record, soloist, with The Racounteurs or with The Dead Weather, I will repeat my story this time too: he and his pards are geniuses, and each track is a rock lesson, but they are limited to perfecting formulas already known. And this happens punctually even on the occasion of this new Help Us Stranger, composed of 12 almost perfect tracks, but which do not add anything new to the history of music. Of course, I'm the one is wrong, because I would expect Jack to write epochal pages. Luckily, Pitchfork almost always gives me reason.

20190904

Un obelisco

An Obelisk - Titus Andronicus (2019)

Sesto disco in studio per la punk rock band di Glen Rock, New Jersey. Niente di veramente nuovo, attitudine punk con influenze di rock americano, primo tra tutti quel tizio molto famoso che viene appunto dal New Jersey, canzoni che rispettano i canoni, molto orecchiabili e con testi mai banali, qualche gioiellino (tipo Troubleman Unlimited) e, mi sembra di poter dire, tanta onestà. Un ascolto lo meritano.



Sixth studio album for the punk rock band of Glen Rock, New Jersey. Nothing really new, punk attitude with American rock influences, first of all the very famous guy who comes from New Jersey, songs that respect the canons, very catchy and with never banal lyrics, some gem (like Troubleman Unlimited) and, I think I can say, so much honesty. They deserve a listen.

20190903

Lev Davidovič Bronštejn

Trotsky - Scritta da Oleg Malovichko, Ruslan Galeev e Pavel Tetersky, diretta da Alexander Kott e Konstantin Statsky (2017) - Miniserie in 8 episodi - Channel One Russia

1940, Messico. Leon Trotsky è esule lì insieme alla seconda moglie Natalia Sedova, ma braccato dagli uomini di Stalin. Sapendo benissimo di essere vicino alla fine, decide di lasciare il suo testamento politico, ed acconsente ad essere intervistato lungamente e a più riprese, dal giornalista canadese, con simpatie staliniane, Frank Jackson. Così, a colpi di flashback, conosciamo vita e opere del rivoluzionario ucraino, di famiglia ebrea.

Disponibile su Netflix, questa ambiziosa miniserie prodotta da Channel One Russia è stata accusata di essere anti-rivoluzionaria e di numerose inesattezze storiche. Al netto di tutto ciò, e anche tenendo conto un eccesso di pomposità, la serie racconta una figura storica decisamente importante, e spesso sottovalutata, sotto una luce che non credo sia troppo diversa dalla realtà. Il cast, naturalmente composto da attori russi e quindi per la maggior parte a noi sconosciuti, non è affatto male.

Available on Netflix, this ambitious miniseries produced by Channel One Russia has been accused of being anti-revolutionary and of numerous historical inaccuracies. Despite all of this, and even taking into account an excess of pomposity, the series tells a decidedly important historical figure, often underestimated, in a light that I don't think is too different from reality. The cast, naturally composed of Russian actors and therefore mostly unknown to us, is not bad at all.

20190902

Koba

Stalin. Biografia di un dittatore - Oleg V. Chlevnjuk (2015)

La vita e il "regno" di Iosif Vissarionovič Džugašvili, rivoluzionario georgiano detto anche Iosif Stalin, nato a Gori il 18 dicembre 1878, raccontata e analizzata nei minimi dettagli da uno dei maggiori storici russi dello stalinismo.

Libro che mi è parso davvero imparziale, scritto e pensato da uno studioso che evidentemente conosce alla perfezione l'argomento, poco più di 400 pagine assolutamente non pesanti bensì quasi avvincenti, mi è servito per saperne di più sulla storia russa, e per capire qualcosa di più sul corso della storia, nonché sul fallimento del comunismo come ideologia. Estremamente consigliato.

A book that seemed to me really impartial, written and thought by a historian and senior researcher that evidently knows up to the perfection the subject, just over 400 pages absolutely not heavy but almost compelling, it helped me to learn more about Russian history, and to know something more on the course of history, as well as on the failure of communism as an ideology. Extremely recommended.

20190901

Storie selvagge

Relatos Salvajes - Di Damián Szifron (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Un critico di musica classica su un volo dove scopre che tutti sono correlati, un agente immobiliare e politico che capita in un locale isolato e viene riconosciuto dalla cameriera come colui che ha rovinato la di lei famiglia, una discussione automobilistica che finisce in tragedia, un ingegnere esperto in esplosivi che, a causa della fiscalità della polizia urbana di Buenos Aires diventa un terrorista, una proposta di insabbiamento di un omicidio stradale finita male, un matrimonio che diventa una follia.

Film a episodi partorito dalla mente geniale del regista e sceneggiatore argentino tra i migliori in circolazione, ispirato da Amazing Stories di Spielberg, e recitato dai migliori attori argentini. Inserito nella cinquina per l'Oscar per il miglior film in lingua non inglese nel 2015, ha "perso" contro Ida, di Pawlikowski. Ve lo dico molto chiaramente: è una delizia.

Composed film (by six standalone shorts), born from the brilliant mind of one of the best Argentine director and screenwriter, inspired by Spielberg's Amazing Stories, and played by the best Argentine actors. Inserted in the shortlist for the Oscar for the Best International Feature Film in 2015, it "lost" against Ida, by Pawlikowski. I tell you this very clearly: it is a delight.