No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070831

manuel


Vi parlerò a breve del nuovo disco di Manu Chao, dal titolo La Radiolina; nel frattempo, da questo lavoro ci sono già diverse canzoni che mi sta facendo impazzire, soprattutto mi commuovono. Nel senso che mi viene un groppo in gola e mi si inumidiscono gli occhi.


Per esempio, c'è questo pezzo, che parla evidentemente di prostitute, e che scopro solo adesso appartenere alla colonna sonora del film spagnolo Princesas, che ho mancato questa primavera (rimedierò solo per questa ragione):


"Me llaman calle"


Me llaman calle,
pisando baldosas,
la revoltosa y tan perdida.
Me llaman calle,
calle de noche,
calle de día.
Me llaman calle,
hoy tan cansada,
hoy tan vacía,
como maquinita
por la gran ciudad.
Me llaman calle,
me subo a tu coche,
me llaman calle de malegría.
calle dolida,
calle cansada de tanto amar.
Voy calle abajo,
voy calle arriba,
no me rebajo ni por la vida.
Me llaman calle y ese es mi orgullo,
yo sé que un día llegará,
yo sé que un día vendrá mi suerte,
un día me vendrá a buscar
a la salida un hombre bueno
pa to la vida y sin pagar
mi corazón no es de alquila.
Me llaman calle,
me llaman calle
calle sufrida,
calle tristeza de tanto amar.
Me llaman calle
calle más calle.
Me llaman calle
siempre atrevida
me llaman calle
de esquina a esquina.
Me llaman calle
bala perdida
asi me disparó la vida.
Me llaman calle
del desengaño
calle fracaso, calle perdida.
Me llaman calle
vas sin futuro
Me llaman calle
va sin salida
Me llaman calle
calle más calle
la que mujeres de la vida
suben pa bajo
bajan pa arriba
como maquinita por la gran ciudad.
Me llaman calle
me llaman calle
calle sufrida
calle tristeza de tanto amar
Me llaman calle
calle más calle.
Me llaman siempre
y a cualquier hora,
me llaman guapa
siempre a deshora,
me llaman puta
también princesa
me llaman calle sin nobleza.
Me llaman calle
calle sufrida,
calle perdida de tanto amar.
Me llaman calle
me llaman calle
calle sufrida
calle tristeza de tanto amar.
A la Puri, a la Carmen, Carolina, Bibiana, Pereira, Marta, Marga,
Heidi, Marcela, Jenny, Tatiana, Rudy, Mónica, María, María
Me llaman calle
me llaman calle
calle sufrida
calle tristeza de tanto amar.
Me llaman calle
me llaman calle
calle sufrida
calle tristeza de tanto amar.
Me llaman calle
me llaman calle
calle sufrida
calle tristeza de tanto amar...


Mamma mia che bella. Ascoltatela.

scelte


4 mesi 3 settimane 2 giorni - di Cristian Mungiu 2007

Giudizio sintetico: si può vedere, sconsigliato alle donne in dolce attesa

Bucarest 1987, Otilia e Gabita sono due amiche studentesse che dividono la stessa stanza di un dormitorio studentesco, che sembra una caserma, anche per il cameratismo delle ragazze e il mercato parallelo delle sigarette di importazione. Otilia è attivissima e apparentemente ottimista, Gabita è giù, e sta preparando la valigia.


Avvertiamo i lettori che stiamo per rivelare un punto importante della trama, anche se chi ha sentito parlare di questo film, vincitore della Palma d'oro all'ultimo festival di Cannes, sarà già a conoscenza del tema: Gabita è incinta e ha deciso di abortire, cosa illegale a quell'epoca in Romania. Le ragazze affittano una stanza d'albergo, e si incontrano con un sedicente dottore, che praticherà l'aborto con un metodo rudimentale e farà un sacco di storie sul pagamento; Otilia rimarrà quasi sempre al fianco di Gabita, anche se per questo metterà a repentaglio la sua storia col fidanzato, che l'ha invitata al compleanno della madre, impegno che assolverà controvoglia e in maniera sbrigativa ma, forse, definitiva.


Finalmente ricomincia la stagione delle uscite cinematografiche in Italia, dopo questa estate 2007 che probabilmente verrà ricordata come una delle più magre di soddisfazioni cinematografiche. Uscita importante, carica di "responsabilità" per aver battuto la concorrenza a Cannes, questo film rumeno risulta alla fine forse meno intenso e importante di come ce lo immaginavamo, ma rimane pur sempre un film da cinefili amanti della settima arte in tutte le sue accezioni, soprattutto quelle apparentemente più "povere" e meno usuali. Il film di Mungiu è prima di tutto estremamente disturbante, e questo per chi scrive è un pregio. Grazie alla fotografia quasi opaca, ancora più squallida di quella de Le vite degli altri per intenderci, che ci racconta di un regime grigio che ingrigiva la gente, ai dialoghi fin troppo asciutti ed essenziali, alla quasi completa assenza di commento musicale, al massiccio uso di interni, di inquadrature fisse e macchina a mano, a un manipolo di attori perfettamente consoni e impegnati a ricostruire la tristezza di fondo di una vita piatta e per lo più incanalata sui binari voluti dalla dittatura (davvero straordinaria per intensità e potenza Anamaria Marinca nella parte di Otilia, la vedremo presto, anche se in una piccola parte, in Youth Without Youth di Coppola padre), il regista riesce a far immedesimare lo spettatore nel dramma devastante non solo di Gabita, ma anche e soprattutto in quello di Otilia, vera protagonista della storia, e a creare una fortissima sensazione di disagio che permane per tutte le due ore del film, esclusi i primi minuti, e perdura anche dopo l'uscita dal cinema. Non è cosa da poco.


Le note negative, se le vogliamo trovare, sono questioni di punti di vista: il regista non prende posizione, descrive (perfettamente, come detto sopra) e lascia allo spettatore la possibilità di giudicare. Un po' Kaurismaki (ma con molto meno sarcasmo e molto più realismo) un po' Kieslowksi (nella riuscita descrizione di un manipolo di esistenze opache, ma con molta meno filosofia), un pizzico di gusto horror (vedi la scena finale) e di riferimenti a grande cinema (l'irritantissima scena della cena di compleanno della madre del fidanzato), la storia potrebbe addirittura risultare anti-abortista (nonostante l'Osservatore Romano l'abbia attaccato, ovviamente senza averlo visto, supponiamo).


Tirando le somme, un film non propriamente fuori dagli schemi, ma senz'altro interessante.

20070829

usq

ulrich intanto pensava: "com'era carina clarisse, dieci aani fa; quasi bambina ancora, con la sua fede ardente nell'avvenire di noi tre". e antipatica gli era stata in fondo una sola volta, quando aveva sposato walter; allora aveva dimostrato quello sgradevole egoismo a due, che rende spesso così insopportabili agli altri uomini le giovani donne ambiziosamente innamorate dei loro mariti.

secondo me...


...una foto del genere dovreste metterla tutti come salvaschermo....
Photo by Dria

20070828

trasudamerica

Vi invito, se come me siete "appassionati" di Sud America, a leggere anche questa disamina sulle differenti politiche "energetiche" avviate da Chavez e Lula (ne parlavamo anche qui dei biocombustibili).

Mi pare davvero interessante la situazione sudamericana, se ci aggiungiamo Correa in Ecuador, che sta realmente facendo una politica creativa (vedi qui), il quadro è suggestivo.

compagno di ombrellone


Grazie a Nick e Valeria per la foto e per il titolo, degno del Manifesto!!


PS sono io a Celle Ligure, quindi grazie anche a Filippo e Daliata per l'ospitalità

antigay?

?!?!?!?!?!?

anni di piombo


Me li ricordo, anche se ero piccolo. Fui toccato tantissimo da una recente intervista di questa donna, Antonia Custra, che mi appare fortissima anche se, da quel che si legge, è fragilissima. La ammiro immensamente per quello che dice e che fa. Per me è un esempio di coerenza idealista. Vorrei incontrarla per parlarle, per trarre da lei forza.


Bellissime le parole che ha speso su Walter Grecchi, ieri su Repubblica.

sad but true

Per la serie "le massime di mio nipote".

-Sio, come sei grosso! (guardandomi sdraiato sul divano)
Hai mangiato troppo?

-Probabilmente si.

sympathy for the devil


Probabilmente perchè non vivo in Venezuela, ho simpatia per la figura di Hugo Chavez, anche se riconosco che non adotta metodi propriamente ortodossi. Un interessante articolo di Gianni Minà sulla propaganda anti-chavista, dal Manifesto di alcuni giorni fa.

usq

chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente il fatto che gli stipiti sono duri: questa massima alla quale il vecchio professore si era sempre attenuto è semplicenmente un postulato del senso della realtà. ma se il senso della realtà esiste, e nessuno può mettere in dubbio che la sua esistenza sia giustificata, allora ci deve essere anche qualcosa che chiameremo senso della possibilità.
chi lo possiede non dice, ad esempio: qui è accaduto questo o quello, accadrà, deve accadere; ma immagina: qui potrebbe, o dovrebbe accadere la tale o talaltra cosa; e se gli si dichiara che una cosa è com'è, egli pensa: bhè probabilmente potrebbe anche essere diversa.

20070827

haiku

poesie giapponesi.

In questo mondo
frenesia anche nella vita
della farfalla.

weekend


E' stato un fine settimana anche impegnativo, che ha ruotato soprattutto intorno al Livorno Calcio, mentre sullo sfondo la stagione estiva volge al termine e, come sempre, la vivo con un misto tra (poca) malinconia e una specie di senso di liberazione dall'assedio dei turisti; prendete il tutto con le molle perchè, vi ricordo, Rosignano non è Rimini.


Potrei anche farvi la cronistoria della trasferta a Torino, suggellata da 5 gol 5 sul groppone da parte di una delle squadre più odiate e antipatiche della terra (per chi vivesse su Marte: la Juventus), ma magari sarei tedioso e quindi ve lo risparmio. Però una piccola cosa ve la devo dire: fa sempre un certo effetto entrare in uno stadio (bello, indubbiamente) ed essere accolti da un corale comunisti pezzi di merda; rispondere con un Bella Ciao altrettanto corale mi ha messo i brividi, per l'intensità e la resa acustica, senza contare tutto quello che significa ideologicamente, anche se, come tutti sappiamo, le ideologie sono morte. Capite già da questo particolare che ci sarebbe da parlarne per ore, e questo è solo uno spunto.


Ma andiamo avanti. Il controesodo è quasi terminato e il paesello sta tornando alla normalità "invernale", a quella sonnacchiosa tranquillità che, me ne sto rendendo conto con l'età, mi dà una certa sicurezza in quest'epoca instabile. Di contro, è partito l'ennesimo campionato di serie A, chissà se il prossimo anno per noi ce ne sarà un altro, e quindi i fine settimana cominciano a tornare impegnati su più fronti: dopo qualche mese, non sarà più solo il sabato mattina al mare col nipote a rappresentare l'imprescindibile.


La fine d'agosto non è solo questo: da venerdì scorso sono riprese le uscite cinematografiche degne di essere definite tali. Rispetto agli ultimi anni, questa estate cinematografica appena terminata è stata senz'altro la più povera. Davvero triste. Questa settimana che viene ci propone Sicko e 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, che si preannunciano come film quantomeno da vedere.


Concludo, perchè ho ancora il sonno di sabato notte da recuperare e voglio andare a dormire, con una annotazione televisiva. Insieme al campionato ricomincia il calcio parlato, ed è di una tristezza sconfinata, soprattutto quando la tua squadra ha perso di goleada, per di più il sabato. Siccome siamo già al processo all'Inter (dopo un pareggio nella prima di campionato), ho fatto zapping compulsivo e mi sono soffermato sulla replica di un programma davvero interessante che non sono mai riuscito a seguire a causa soprattutto dell'ora tarda nella quale veniva proposto. Sto parlando di Avere Ventanni di Massimo Coppola (nella foto), un personaggio che so non stare simpatico a molti, ma che a me personalmente non dispiace affatto. La cosa positiva di Coppola innanzitutto è che è riuscito sempre ad infilare in un palinsesto sempre più triste ed americanizzato quale quello di MTV, alcuni programmi davvero incredibili, e questo Avere Ventanni, seppur visto sempre a "morsi", mi è parso davvero lodevole: una specie di viaggio nel mondo giovanile girato con un piglio asimmetrico ma denso di contenuti davvero importanti, dove le conclusioni e i giudizi sono lasciati più che altro agli occhi e alla mente dello spettatore. La replica di questa sera era centrata sulla figura di una ragazza che lavorava in uno stabilimento Fiat in turno di notte; la ragazza di giorno studiava per l'Università. Si parlava quindi di vite "strane", di politica, di vita in fabbrica, degli operai, questa parola che i grandi burattinai vogliono far dimenticare ma che esiste sempre, esistendo sempre gli operai, di vita vera.


Volevo chiudere, ma mi viene in mente un link: durante la settimana mi è capitato di vedere un TG del tardo pomeriggio, quel micidiale Studio Aperto di Italia 1, un tg di una morbosità davvero inconcepibile. In uno dei servizi sull'omicidio di Garlasco, questo per intenderci, il commento della "giornalista" sembrava accusare velatamente i "media" (come se il servizio fosse fatto da qualcosa di diverso) di morbosità; nel frattempo, le immagini mostravano il fidanzato assediato dei microfoni di radio e tv (tra i quali ovviamente quello di Studio Aperto), l'arrivo e la ripartenza di Corona sulla sua Bentley, lo shopping pomeridiano delle cugine della vittima, il cancello della villetta della vittima col mazzo di fiori deposto dalle cugine ma senza il fotomontaggio finito sotto inchiesta (quello con le due cugine e la vittima). Una cosa farsesca, che sembrava montata da una immensa faccia di culo, qualcosa di insopportabile, come se, che ne so, Berlusconi accusasse l'avversario politico di controllare la quasi totalità della stampa.

Come dite? E' già successo?


Oh cazzo, devo trovare un altro esempio. Meglio se vado a dormire.


Nella foto: Massimo Coppola

20070824

come la gente vive la musica


Partendo dal post precedente sui Japan, e proseguendo il carteggio di cui dicevo essere stato "scatenante" il mio amarcord, una delle due amiche ha scritto una cosa molto bella che ci tenevo a riportarvi. Ognuno ci può mettere la band o l'artista che ama di più, il risultato non cambia. La musica riesce a darci anche questo. Sentite qua:


Ieri sera quando ho dato Brilliant Trees alla X, m'e tornato in mente il momento in cui l'ho sentito la prima volta .
Il mood era questo , quando si sciolsero i Japan , avevo 15 anni e a quell'eta' prendi tutto in maniera tragico-teatrale, tant'è che con la mia amica si fece anche il funerale..ho pianto per giorni...lacrime che parevano di disperazione...anche perche io ero convinta di essere nata e di trovarmi sulla terra con la missione di supportare David Sylvian nel mondo....ma in quei giorni, per noi era certo: David Sylvian non si sarebbe piu fatto sentire.
In realta', solo un anno dopo, non ricordo però esattamente, ma in tempi diciamo regolari, esce
Briliant Trees .
Non ci potevo credere e temevo da paura e con dolore che non mi sarebbe comunque piaciuto.
Finalmente lo trovai: non era uno scherzo, nell'84, trovare un disco del genere dalle nostre parti. C'era solo un negozio a Pisa, mi pare si chiamasse "gasoline"* che aveva musica alternativa d'importazione, neanche a Firenze, perche' al tempo il centro del post punk, e soprattutto il gothic, era pisa...mah..da non credere...beh comunque alla fine io lo presi da Sweet Music credo.
Non avevo quasi coraggio..lo guardavo..lo guardavo..lo guardavo...poi..oh..lo devo ascoltare non c'e storia..la prima
Pulling Punches, bel pezzo, ma brano sbagliato per aprire un disco di tanta atmosfera nostalgica..o forse voleva farci una sorpresa? Sylvian studia tutto con accurata precisione.
E allora..
The Ink in the Well...a quel punto mi misi in ginocchio davanti alle casse dello stereo perchè avevo capito. Ascoltai tutto il resto del disco lì, con le mani sul viso. Perchè non ci potevo credere..ripetevo dentro di me canzone dopo canzone non ci posso credere..non ci posso credere..non ci posso credere..
Era lui..era ancora lì e ci stava regalando uno dei piu bei dischi della storia della musica.
*Gasoline esiste ancora
Grazie a Sabri per la concessione del testo

20070823

big in japan


Per la serie "band o dischi che hanno segnato la mia vita", inaugurata con questo post, questa mattina ho avuto l'ispirazione da un "carteggio" informatico con due amiche. Vado dritto al sodo e vi comunico che vi parlerò brevemente dei Japan di David Sylvian e del loro Oil On Canvas. Ho preso tra le mani il cd ed ho constatato con un po' di nostalgia che è del 1983. 24 anni, quasi una generazione. Naturalmente all'epoca la versione in vinile doppio era elegantissima e molto, molto figa. Tanto per dirne una, i 3 minuti e 28 secondi di Voices Raised In Welcome, Hands Held In Prayer potrebbero benissimo aver convinto i Sigur Ros a fare musica. Se si pensa che il disco è postumo (la band si sciolse nel 1982), si capisce ascoltando il disco, che è una raccolta live, di quanto questa band abbia influenzato la musica elettronica che all'epoca aveva ancora da venire, e al tempo stesso, la grandezza dei Japan.

Gemme indimenticabili, in versioni pressoché perfette, quali Gentlemen Take Polaroids, Visions Of China, la splendida Ghosts (che ricordo ancora eseguita acustica e struggente dal solo Sylvian, durante un concerto a Livorno, in uno dei suoi tour insieme a Robert Fripp, per dire, non un minchia qualsiasi), canzoni levigate, delicate, con quegli echi ovviamente orientali, mi conquistarono immediatamente, nonostante i miei orecchi fossero avvezzi a tutt'altri suoni.

La voce di Sylvian, che coronava il lavoro dei musicisti, letteralmente ti concupiva.


Provare per credere.
PS ci credete che solo stasera ho realizzato cosa rappresentasse il dipinto in copertina?

digei


Ho letto poco fa questo post sul blog dell'amico Angelo che mi ha fatto molto ridere, ma mi ha anche fatto riflettere. Probabilmente a causa del mio inguaribile ottimismo, da molti anni mi considero molto fortunato a proposito di musica.

Non solo non ho alcun rimpianto per non aver "sfondato" con le bands nelle quali ho suonato, ma sono anche completamente soddisfatto di come le mie scelte musicali, spesso senza compromessi, non mi abbiano mai emarginato, anzi. A volte ho come l'impressione di aver dato la mia piccola mano affinché il rock con la R maiuscola divenisse patrimonio della comunità.


A parte la prima band, e i difficili inizi a 12 anni in un paesone dove nessun giovane suonava uno strumento musicale, tutte le altre band si può dire che mi siano venute a cercare come batterista (anche se il mio vero esordio su un palco è stato da cantante, ma questa è un'altra storia).

La mia scelta di ascoltare il metal in provincia è stata coronata dopo pochi anni da un'ondata di giovani (più giovani di me) e devoti appassionati. La mia esperienza in una radio locale (anzi, due per l'esattezza) si è concretizzata per caso, senza insistenze da parte mia, tramite un amico che mi segnalava ad un altro amico, ed è stata più che soddisfacente, durando diversi anni. Ho dato anche in questo caso, il mio piccolissimo contributo alla diffusione del fenomeno grunge, lanciando nell'etere tonnellate di noise a suon di Soundgarden, Pearl Jam, Nirvana, Alice In Chains, non disdegnando inoltre né i Napalm Death, né gli Aerosmith, né i Mr. Bungle. Ho cominciato lentamente ad allargare gli orizzonti, e mi sono ritrovato, dopo che per anni le mie musicassette di ballads hard rock andavano in heavy rotation nelle autoradio di amici e conoscenti che in teoria non ascoltavano chitarre distorte, a vedermi fermato da amici e conoscenti al mare o per strada che mi chiedono di "riempirgli" gli I-pod o i lettori Mp3 con "quello che pare a me".


Per tornare al post di Angelo, la mia esperienza di "selezionatore musicale", escludendo il "lavoro" in radio, è stata un tassello ulteriormente positivo. Partita come una completa scommessa, da parte di un amico che aveva un locale, per riempire una serata completamente morta come quella del mercoledì, dandomi carta bianca sulle scelte musicali, mi ha fruttato qualche soldino e addirittura una settimana di contributi in più per la pensione. In quel locale dove solitamente risuonavano cose latino-americane o assolutamente commerciali, quando c'ero io dietro la consolle si riempiva delle note di Limp Bizkit, Korn, Jamiroquai, Lauryn Hill, Garbage, Metallica, Nine Inch Nails, Pearl Jam, Cardigans, Primal Scream, Africa Unite, Casino Royale, Ben Harper, Moby, Tricky, Massive Attack, Portishead, Bjork, Beastie Boys e ancora e ancora e ancora. Succedevano cose quasi imbarazzanti, come quando un tipo che conoscevo appena e che non avrei mai detto mi chiese di "fargli" un cd, o piacevoli come quando vedevi entrare nel locale persone che ci venivano apposta.


Come sempre, le cose sono due: o sono molto fortunato (in questo campo), oppure riesco sempre a vedere i lati positivi delle cose. In ogni caso, va bene così.


Photo by Piazza XX

occhio

http://www.circolonauticolillatro.it/piccam

Un occhio sul nostro ridente paesello.
Grazie al Circolo nautico Lillatro e al Mazza che me l'ha segnalata.

Costa Rica + Nicaragua nov 07 - 00

A proposito di quel che dicevo qui

MR ALESSANDRO MARCONCINI Codice di prenotazione: GRQXTZ mar, 6 nov Voli: KLM ROYAL DUTCH AIRLINES, KL 1620 Da: MILAN LINATE, ITALY (LIN) Partenza: 10:45 A: AMSTERDAM, NETHERLANDS (AMS) Arrivo: 12:45 Partenze: Durata: 2 Ore e 0 minuto/i Arrivi: Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: BOEING 737 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Spuntino o tarda prima colazione Migliaggio: 506 Fumatori: No Frequent Flyer: Si consiglia di verificare gli orari dei voli prima della partenza Voli: MARTINAIR HOLLAND, MP 0645 Da: AMSTERDAM, NETHERLANDS (AMS) Partenza: 13:40 A: MIAMI INTERNTNL, FL (MIA) Arrivo: 17:55 Partenze: Durata: 10 Ore e 15 minuto/i Arrivi: Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: BOEING 767 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Cena , Spuntino o tarda prima colazione Migliaggio: 4626 Fumatori: No Frequent Flyer: Si consiglia di verificare gli orari dei voli prima della partenza Voli: MARTINAIR HOLLAND, MP 0645 Da: MIAMI INTERNTNL, FL (MIA) Partenza: 19:25 A: SAN JOSE CR SJO, COSTA RICA (SJO) Arrivo: 21:10 Partenze: Durata: 2 Ore e 45 minuto/i Arrivi: Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: AIRBUS INDUSTRIE A320 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Cena Migliaggio: 1123 Fumatori: No Frequent Flyer: Si consiglia di verificare gli orari dei voli prima della partenza lun, 26 nov Voli: MARTINAIR HOLLAND, MP 0636 Virtually There - Itinerario – Versione per la stampa in ordine di data Pagina 1 di 2 https://www.virtuallythere.com/new/printerFriendlyChron.html?pnr=GRQXTZ&nam... 22/08/2007 Da: SAN JOSE CR SJO, COSTA RICA (SJO) Partenza: 13:30 A: ORLANDO INTL, FL (MCO) Arrivo: 17:30 Partenze: Durata: 3 Ore e 0 minuto/i Arrivi: Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: AIRBUS INDUSTRIE A320 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Cena Migliaggio: 1297 Fumatori: No Frequent Flyer: Si consiglia di verificare gli orari dei voli prima della partenza Voli: MARTINAIR HOLLAND, MP 0636 Da: ORLANDO INTL, FL (MCO) Partenza: 19:45 lun, 26 nov A: AMSTERDAM, NETHERLANDS (AMS) Arrivo: 10:05 mar, 27 nov Partenze: Durata: 8 Ore e 20 minuto/i Arrivi: Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: BOEING 767 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Cena , Prima colazione Migliaggio: 4527 Fumatori: No Frequent Flyer: Si consiglia di verificare gli orari dei voli prima della partenza mar, 27 nov Voli: KLM ROYAL DUTCH AIRLINES, KL 3411 Gestito da ALITALIA Da: AMSTERDAM, NETHERLANDS (AMS) Partenza: 12:00 A: MILAN MALPENSA, ITALY (MXP) Arrivo: 13:45 Partenze: Durata: 1 Ore e 45 minuto/i Arrivi: TERMINAL 1 Classe: Economica Posto/i: Richiesto check-in Stato: Confermato Note: il Gate: Aeromobile: MCDONNELL DOUGLAS MD-80 JET Conferma compagnia aerea: YXDRIC Pasto: Migliaggio: 506 Fumatori: No Frequent Flyer:

Quindi si va.

wikipedia?

Da www.ilmanifesto.it


I falsari di Wikipedia
Marco d'Eramo
In tutta la ricca storia delle grandi enciclopedie, Wikipedia su Internet è quella più democratica e collaborativa, aperta a tutti i contributi e a tutte le correzioni. Ma il prezzo della totale apertura è la totale manipolabilità. Da tempo si sospettava che molte voci di quest'enciclopedia digitale fossero deformate ad arte, ma ora un motore di ricerca lanciato il 13 agosto negli Stati uniti, Wikiscanner, permette d'identificare gli autori delle modifiche apportate da anonimi contributori non sempre mossi a seguir «virtute e conoscenza», come riferisce il quotidiano francese Le monde. Creato dallo studente in informatica Virgil Griffith, Wikiscanner ha così scoperto che dipendenti di giganti capitalisti come Fox News, CocaCola, Dell, o persino di colossi dei diritti umani come Amnesty International avevano epurato tutti i passaggi che contenevano critiche ai loro datori di lavoro. Mentre Apple e Micrtosoft avevano tentato di alterarsi reciprocamente le voci. Ma le manipolazioni sono ben più pesanti quando a effettuarle sono persone dei «servizi pubblici». Un membro dell'Fbi ha cancellato le foto aeree della prigione di Guantanamo. Un funzionario del governo israeliano ha definito «razzista» la condanna che il Tribunale dell'Aia ha pronunciato contro il muro di sicurezza. Secondo il magazine Digital Trends calcolatori della Cia hanno «editato» la voce sul presidente iraniano Mahumd Ahmadinejad, mentre computer del Vaticano hanno espunto dalla voce che riguarda Gerry Adams del Sinn Fein il brano in cui si parla di sue impronte digitali che sarebbero state trovate su un'auto usata per un duplice omicidio nel 1971. Anche la versione francese di Wikipedia è stata alterata dai soggetti più disparati per rimuovere, cancellare, aggiungere, abbellire. Sarebbe istruttivo far girare Wikiscanner sulla versione italiana. Chissà quante voci avrà curato Pio Pompa, consulente personale dell'ex direttore del Sismi?

20070822

hellas - sambo

stasera il verona gioca contro la sambonifacese una partita ufficiale. coppa italia di serie c. una partita che mi tocca. la sambonifacese è la squadra dove ho giocato in quasi tutta la mia carriera di calciatore.

Non è una sfida inedita.Verona e Sambonifacese si sono affrontate nel 1944, quando erano state inserite nel girone Alta Italia Veneto del quale facevano parte anche Vicenza, Lanerossi Schio, Marzotto Valdagno, Monti Padova, Audace San Michele e Pellizzari Arzignano. Il bilancio è in parità: 0-0 a San Bonifacio, 2-2 a Verona.
La prima sfida si giocò il 16 gennaio 1944, cinque giorni dopo la fucilazione di Galeazzo Ciano e degli altri gerarchi fascisti avvenuta a forte Procolo. Faceva freddo e non è che le due squadre avessero scaldato gli spettatori: partita senza reti, tutti a casa a ripensare alla tragedia della guerra, ai bombardamenti, ai parenti al fronte, al lunario da sbarcare.
La partita di ritorno si disputò a San Michele Extra il 12 marzo. Il Verona si schierò con soli dieci uomini, perché al tempo i giocatori erano contati: si portò sul 2-0 con una doppietta di Guido Tavellin, ma la Sambonifacese pareggiò con Buin e Saggiorato. Due settimane dopo, il 28 marzo, a pochi chilometri di distanza, su Porto San Pancrazio, si scatenò l’inferno: un bombardamento rase al suolo tutte le case e provocò decine di morti.


LA STORIA. L’Hellas è stato fondato nel 1903, mentre la nascita della Sambo risale al 1921.
I MIGLIORI RISULTATI. Gli anni di Osvaldo Bagnoli sono stati i migliori di sempre per l’Hellas, non solo per la conquista dello scudetto ma anche per la partecipazione a due Coppa Uefa e naturalmente a una Coppa dei Campioni. Il Verona ha disputato anche tre finali di Coppa Italia (con Napoli, Juventus e Roma), senza però riuscire mai a conquistarla. Ma dal 2000 in poi i suoi campionati sono stati spesso un calvario, fino alla caduta in serie C. Negli ultimi anni invece la Sambonifacese ha sempre giocato in serie D dove nella passata stagione è riuscita a ottenere il suo migliore risultato di sempre: il secondo posto.
LE SOCIETÀ. Il Verona è di proprietà di Piero Arvedi, che ne è anche presidente. Il direttore sportivo è Beppe Cannella. La Sambonifacese è presieduta da Gianluigi Pedrollo e ha come direttore sportivo Antonio Bogoni, ex calciatore anche di serie A (nell’Ascoli).
GLI STADI. Il Verona gioca al Bentegodi, che con le nuove normative può contenere 38.000 spettatori. La Sambonifacese gioca invece al Renzo Tizian dove il pubblico può arrivare a 1.000 presenze.
IL TIFO. Il cuore del tifo gialloblù è ovviamente la curva sud, mentre i sostenitori rossoblù più accesi si chiamano «Quei ... del Campa» . Molti di loro frequentano anche la curva gialloblù.

20070821

I have a dream 2


Ho fatto un altro sogno.

Ho sognato che scendevo in strada all'una di notte dopo essermi addormentato subito dopo essere arrivato a casa dal lavoro, dopo una giornata faticosa, e siccome avevo fame e non avevo niente in frigo, andavo al negozio all'angolo, aperto 24 ore, gestito da immigrati pakistani, compravo cibo etnico, equo e solidale, facevo due chiacchiere con i gestori e tornavo allegro a casa. Ho sognato un mondo dove le culture si completano a vicenda, dove chi cambia paese arriva nel paese che lo ospita per lavorare, rispettare ed imparare la cultura del paese che lo accoglie, e per conservare discretamente le proprie.

Ho sognato un mondo dove le religioni avevano un'importanza relativa, e si faticava a distinguere quella di ognuno.

Ho sognato Lionel Messi che a fine contratto col Barcellona sceglieva di giocare nel Livorno per simpatia, spinto da Maradona.


Ho sognato un mondo dove erano proibite per legge le reunion di rock band dichiarate sciolte.
to be continued

giornali

Parlavo qualche giorno fa con un amico che lavora in orbita RCS di quanto è ingessato il Corriere della Sera, di quanto, solo rispetto a Repubblica, arrivi dopo sulle cose nuove, soprattutto sulla tecnologia. Ma non solo.
Guardate questa notizia presente sulla versione on-line di oggi.

Vi ricordate quando ne avevamo parlato qui? Era chiaramente tratto da un inserto di Repubblica, ed era quasi un mese fa.

mondo

quando ero piccolo, d'estate, uscivo in giardino e mi sedevo con l'atlante de agostini universale sulle ginocchia e studiavo il mondo. sognavo di viaggiare nelle varie città. mi piacevano particolarmente new york, valencia, chicago, le città dell'australia.
ero bravissimo in geografia, sapevo a memoria molte capitali degli stati, le catene montuose e i fiumi più importanti.
qualche anno più tardi giocavo con gli amici a ricordarsi le capitali degli stati uniti, alcune erano difficilissime.

I have a dream


Ho fatto un sogno.


Ho sognato che il Livorno vinceva la Coppa Italia in finale contro la corazzata Inter, con un gol su punizione di Vikash Dhorasoo; intervistato dopo la partita, il francese di origini mauriziane dedicava la Coppa "ai 4 bambini rom morti nell'agosto del 2007 in un incendio sotto un cavalcavia vicino a Livorno, e a tutti gli emarginati del mondo". Contemporaneamente, David Balleri che passava lì vicino, aggiungeva a voce alta "e ai pisani!".


Ho sognato che gli Asian Dub Foundation diventavano il gruppo preferito da mio padre.


Ho sognato che mio nipote imparava 8 lingue e si laureava in Economia, e invece di andare a fare il broker a Wall Street faceva domanda per lavorare alla banca di Muhammad Yunus.


to be continued

20070820

due

il verona ha pareggiato 2-2 la prima partita ufficiale dell'anno contro il lumezzane, per la coppa italia di serie c.
iniziamo bene.
mercoledì verona - sambonifacese!?!? olè!

smentita

Per correttezza di informazione, sono andato a cercare qualcosa di più sui quotidiani messicani. Ho trovato questo pezzo, a proposito della notizia che avevo linkato in questo post di pochi giorni fa.

In pratica, la Menchu smentisce decisamente di essere stata vittima di una discriminazione in quell'Hotel di Cancun. Il giornalista che pare aver montato il caso è sotto accusa.

sex

Non ricordo se lo avevo mai scritto, ma questa cosa l'ho sempre pensata. O meglio, mi sono fatto una teoria, che credevo bislacca, secondo la quale tutti gli esseri umani erano fondamentalmente bisessuali, e solo le costrizioni sociali, soprattutto religiose, hanno creato nella mente "moderna" la convinzione che la "normalità" sia l'eterosessualità e la "diversità" sia l'omosessualità.

Questa esternazione di Veronesi mi dà una base più solida per continuare a credere che la mia non fosse una teoria così campata per aria.

telefonate


Questa mattina, mentre stavo lavorando, mi suona il telefono dell'ufficio. Rispondo, come sempre, col mio cognome. Dall'altro capo, c'è mio nipote che mi chiede:


sio, 'sa fai?


Gli dico che sono a lavoro.


sei dentro a fabbrica?


Affermativo. Gli domando se lui è a casa. Non sento niente. Glielo chiedo di nuovo.

Dopo qualche secondo sento mia sorella che gli dice: eh, ma se fai di si con la testa lo zio un vede mi'a!!

punto

ho terminato il mio periodo vacanziero.
questa mattina ho preso il treno prestissimo, volevo fare una passeggiata in questa vuota milano prima di rientrare in ufficio. il tempo è quello giusto, minaccia di piovere. ho fatto anche il solito riconciliante giretto alla feltrinelli, senza però comprare nulla.
le mie ferie sono trascorse tra piccoli viaggi diversi. sono stato da jumbolo in pieno relax, lontano dallo stress. ho fatto il giro del lago maggiore in moto, entrando in svizzera e proseguento verso il lago di lugano e poi il lago di como, dalla moto il lago sembra vicinissimo, le curve sono come onde, tutto risulta immediato. sono stato a schiara, nel territorio delle 5 terre, un paese a strapiombo sul mare non raggiungibile con la macchina, ma solo dopo una bella passeggiata panoramica di mezz'ora e ancora mezz'ora per raggiungere il mare che è 600 metri sotto. non c'è elettricità e il bagno è tra gli alberi, ma la vita è così pura e il mare ricco di pesci. infine ancora la svizzera verde una notte a san gallo con un pranzo sui monti tra le vacche viola e i suonatori di jodel dell'appenzell e un'altra notte a zurigo con la fiera del teatro in riva al lago.

niente si è fermato, tutto riprende, tutto scorre, solo con qualche esperienza fatta in più.

20070816

viaggi











Forse. Stiamo studiandoci. Sta lentamente prendendo forma. Può essere.

Per adesso vado a Celle Ligure da amici, fino a domenica sera. Poi vediamo.

pregiudizi (all'estero)

Questa notizia ha del clamoroso.

20070814

pubblicità


Vogliamo parlarne.....o guardiamo solo?

sex toys

Al «Passage du desir» anche servizi di consulenza da un sessuologo
Parigi, dilaga la moda del «sex toy» in rosa
Vibratori con mp3 incorporato ma anche libri erotici e il il pinguino a «8 marce»: «Se non li hai non sei cool» dice una negoziante

Dal Corriere

20070813

mayor


Non ho apprezzato particolarmente l'operato del sindaco Cosimi di Livorno. Spesso con gli amici livornesi ci ridiamo su.

Devo dire però, che dopo la tragedia di venerdì notte (la morte dei 4 bambini rom sotto un cavalcavia zona Stagno), mi sono piaciute le sue mosse e le sue parole. Molto meno le proteste dei commercianti.

Caruso

Francesco Caruso ha "risposto" ieri sul Manifesto. Se vi interessa, leggetelo.
Io, la mia l'ho detta qui.

20070811

sogni

Forse a causa delle 3 tachipirine prese ieri in 12 ore, stanotte ho fatto un sogno particolare: stavo con una ragazza bella, bionda, quasi 18enne, e facevo sesso orale. La relazione era "benedetta" dai genitori di lei, e tra me e lei c'era un accordo per cui l'avrei deflorata al compimento della maggiore età (mancavano tipo 20 giorni).

Suggerimenti?

newspaper


Nella mia vita ho letto, o almeno ho sfogliato un sacco di giornali. Su qualcuno ho scritto, per lo più per caso. C'è stato un periodo nel quale avevo 13 abbonamenti (si, avete letto bene). Leggere i giornali, così come leggere i libri, ma in maniera diversa, è uno dei piaceri della vita (anche se non sempre è piacevole, a volte è doloroso; mi viene in mente la lettura completa di Repubblica e Corriere del giorno prima nel luglio del 2001 a Mykonos nei giorni del G8 di Genova, tanto per dirne una), e spero di avere sempre e per sempre la voglia, il tempo, la capacità critica, gli occhi buoni per farlo e continuare a farlo.


Dopo questa introduzione, che servirà a farvi capire perchè non scrivo più su nessun giornale (troppo romantico, troppo prolisso, troppe parentesi), arrivo al punto: dopo una sorta di insistenza di due amiche (sempre per riallacciarmi al discorso "donne intelligenti"), mi sono deciso a leggere una rivista settimanale che mi aveva sempre affascinato, ma che non avevo mai trovato la forza, il coraggio, il tempo di leggere. Dico leggere perchè in verità l'avevo comprata ma mai realmente letta con attenzione.


Ebbene, ne sono stato conquistato. Ho letto quasi tutto il numero speciale di agosto, che esula un po' dal solito stile (lo stile, per intenderci, di settimanali internazionali quali Time e Newsweek, mutuato qui in Italia ultimamente da Left), con reportage molto lunghi scritti da gente davvero in gamba con un piglio attento alla modernità e al mondo in generale. Internazionale riprende articoli di giornali di tutto il mondo, e traduce tutto in italiano. Ne viene fuori un giornale che, credetemi, ti fa sentire piccolo così. Veramente.


Grazie a voi due, voi sapete chi siete.


telefonate

Ieri telefonata dal cellulare di mia sorella. Parla mio nipote:

sio ciai a febble?

Si bello c'ho la febbre

hai mangiato troppo?

frasi 2


Quando ogni cosa si ritira e si assopisce, io ascolto il mio cuore che va a fuoco


da Assouf, Tinariwen, Aman Iman (Water Is Life)

Grazie a Valerio Corzani del Manifesto per l'ispirazione

20070810

frasi


Certo, le frasi di Francesco Caruso sono pesanti. Ma, nonostante in questo momento abbia un po' di febbre, non sono del tutto convinto che sia andato lontano dalla realtà.

20070808

vite parallele

Come spesso succede, soprattutto in agosto, mi trovo in una situazione strana: ospito gente che è in ferie e io continuo a lavorare. E di solito lavoro anche molto.
Anche molti miei amici "locali" sono in ferie. Il tutto crea una situazione di questo genere: si esce la sera e le persone la mattina dopo non hanno da lavorare. E' bello, perchè la gente è spensierata, però capita di non essere al top se il lavoro comunque ti "circonda".
Si possono passare lo stesso belle serate, l'importante è che gli amici riescano a capire che tu non sei nello stesso loro mood, a volte.

20070806

musica viva

Tra l'altro, a due passi c'è anche un vero festival alternativo.
Il programma.

hotel california

Da oggi, per un paio di settimane, la mia casa diventa una specie di albergo.
Volete approfittarne?
Se sono pieno, vi mando qui. Così faccio anche un po' di pubblicità agli amici.

20070804

pappagallo

è da qualche giorno che sto pensando di prendere un pappagallo.
non un cocorito da gabbia, ma un pappagallo più grande da tenere libero in casa.
adesso mi informo un pò.

family stories

Da questa mattina ho deciso di scrivermi i verbi sbagliati inventati da mio nipote. Pur essendo uno che sa molte lingue ma tutte male, il linguaggio mi affascina. Allo stesso tempo è affascinante sentir parlare un bambino che non ha ancora delle basi di insegnamento per sapere come si parla correttamente la propria lingua, e rendersi conto che prova comunque ad esprimersi. Eccovi alcuni esempi con la traduzione e il senso che voleva probabilmente dare alla frase.

L'ho ROMPATO - l'ho rotto - riferito ad un sasso che lui stesso aveva tirato

Io SPINGIO - io spingo - riferito al passeggino e alla domanda "chi lo spinge?"

Io VIENIO - io vengo - vengo anch'io

VINCIO io - vinco io - alla domanda "vediamo chi vince"

Hai APRITO tutto? - hai aperto tutto - riferito evidentemente a qualcosa da aprire

20070803

iniziativa

Ricevo e pubblico, ma commento in fondo.

Oggetto: Benzina a metà prezzo

Dal Blog di Beppe Grillo parte un'altra iniziativa... (quella precedente era abolire il costo di ricarica delle schede telefoniche prepagate......con ottima riuscita!!!!)
Provare non costa nulla!!!!!!!!!!!! Giratela ognuno ad almeno 10 contatti, grazie mille.

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO?
Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici
Benzina a metà prezzo? Diamoci da fare... Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere. Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 Euro al litro. UNITI possiamo far abbassare il prezzo movendoci insieme, in modo intelligente e solidale.
Ecco come....
La parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli".
Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi,si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo,purché si agisca in tanti.
Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 Euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende: bisogna usare il potere che abbiamo.
La proposta è che da qui alla fine dell'anno non si compri più benzina dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano un'unica compagnia.
Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta meno), saranno obbligate a calare I prezzi.
Se queste due compagnie caleranno I prezzi, le altre dovranno Per forza adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Questo messaggio proviene dalla Francia, è stato inviato ad una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a, diciamo, una decina di amici, siamo a trecento.
Se questi fanno altrettanto, siamo a tremila, e così via.............
Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla "settima generazione", avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone chiedendo loro di fare altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa trecento milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare?
Chi se ne frega per un PO di bollini e regali e baggianate che ci vincolano a queste compagnie.
Coraggio, diamoci da fare!!!


Sono sicuro che funzionerebbe. Il problema è: le compagnie si convincerebbero, credo. Ma non è che nel frattempo i gestori dei punti vendita Esso e Shell li mandiamo sul lastrico? Che ne dite voi?

elettrificato


Siccome mi reputo un esteta, pur essendo tutto fuorché bello (ma, del resto, anche Mughini non è che sia quel granché, tantomeno il professor Zecchi), volevo chiedere scusa al mondo intero perchè solo stamattina, casualmente, curiosando su Repubblica on line, sono venuto a conoscenza dell'esistenza di Elettra Rossellini Wiedemann, figlia di Isabella Rossellini e Jonathan Wiedemann.


L'ho vista e sono rimasto come si suol dire, di sasso.


L'articolo era questo. Quella nella foto è lei.

20070802

ieri e oggi


Partiamo da oggi. Rufus Wainwright è bravo, e a mio giudizio ha fatto dei dischi piuttosto belli. Adesso ha fatto coming out e si è convinto di essere Judy Garland, dopo di che ha sfornato il suo disco più brutto: Release The Stars. Potrebbe essere la colonna sonora di un musical, ma è soltanto un disco inutilmente pomposo. Peccato.


Invece, questa mattina un collega mi ha portato una copia del terzo cd di Genesis - Platinum Collection; una collezione che abbraccia il meglio dal 1970 al 1974. Ho amato molto i Genesis di quel periodo, e la dipartita di Peter Gabriel, con le conseguenti produzioni dei Genesis senza di lui e quella di Gabriel da solista, mi ha convinto che la mente di tutta la bellezza delle composizioni precedenti fosse dovuta a lui solo. So di scoprire l'acqua calda, ma mi andava di dirlo.


Oltre a grandi pezzi dei Genesis, quali Selling England By The Pound, Supper's Ready, The Knife, c'è un pezzo in particolare, della produzione solista di Gabriel al quale sono da sempre particolarmente legato. Si tratta di Here Comes The Flood, dal suo primo album omonimo (la copertina nella foto). Tra l'altro, ho scoperto solo di recente l'esistenza di una versione ri-registrata, solo voce, piano e un leggerissimo tappeto di tastiere, contenuta un un suo Best. Beh, questa canzone mi emoziona. Sempre. E' uno di quei pezzi senza tempo, di quelli con i quali potresti fartici un cd con 20 volte lo stesso pezzo. Pensate: Here Comes The Flood ha 30 anni suonati. E ogni volta, è come se fosse la prima volta.


Luogo comune, ma questo è lo straordinario fascino della buona musica. Grazie Peter.

perle

Il mio collega questa mattina:

stamattina avevo un sonno che era quasi un dolore

20070801

vernacoliere agosto-settembre




pregiudizi

Caso esemplare. Qui.

vizi

Per la serie: chi non ha soldi non abbia vizi, leggete qui.

live

Belief - John Mayer

caro occidente....


In riferimento al post di ieri, ecco l'articolo completo. Come richiesto da Ernesto!


L'accusa di uno scrittore americano-nigeriano che vive tra Lagos e gli Usa
Nel mirino star, ong e mobilitazioni studentesche: "Basta umanitarismo sexy"


"Caro Occidente smetti di salvare l'Africa"

di UZODINMA IWEALA

"Caro Occidente smetti di salvare l'Africa"

L'AUTUNNO scorso, poco dopo il mio ritorno dalla Nigeria, mi sono sentito chiamare da una disinvolta studentessa, una bionda che portava intorno alla vita un filo di perle africane intonate ai suoi occhi azzurri. "Salviamo il Darfur!" gridava la ragazza da dietro un tavolo coperto di opuscoli che esortavano gli studenti a mobilitarsi subito: "Take Action Now! Stop Genocide In Darfur!". Data la mia avversione per la facilità con cui gli studenti dei college si imbarcano nelle cause più in voga, stavo passando oltre; ma la ragazza mi ha bloccato gridando: "Non vuole aiutarci a salvare l'Africa?". A quanto pare, in questi ultimi tempi l'Occidente, oppresso dai sensi di colpa per la crisi che ha creato in Medio Oriente, si rivolge all'Africa per redimersi. Studenti idealisti, celebrità come Bob Geldof e politici come Tony Blair si sentono investiti della missione di portare la luce nel Continente Nero. E atterrano qui per partecipare a seminari e programmi di ricerca, o per raccogliere bambini da adottare - un po' come i miei amici di New York quando prendono la metropolitana per andare al canile municipale a cercare un randagio da portarsi a casa. Questa la nuova immagine che l'Occidente dà di se stesso: una generazione sexy e politicamente attiva, che per diffondere il verbo privilegia i paginoni dei rotocalchi con in primo piano la foto di qualche celebrità, su uno sfondo di africani stremati. E non importa se a volte le star impegnate nei soccorsi hanno volti emaciati - sia pure volontariamente - quanto quelli degli affamati che vogliono soccorrere.
L'aspetto più interessante è forse il linguaggio usato per descrivere quest'Africa da salvare. Ad esempio, la campagna pubblicitaria di "Keep a Child Alive" ("Mantieni in vita un bambino"), che ha scelto lo slogan "Io sono africano", presenta le foto di celebrità occidentali, per lo più di pelle bianca, con la faccia dipinta di "segni tribali", sotto la scritta "I am African" in lettere cubitali; e in basso, in caratteri più piccoli: "Aiutaci a fermare la strage". Ma per quanto benintenzionate, le campagne di questo genere promuovono lo stereotipo dell'Africa come una sorta di buco nero di malattia e di morte. Le notizie di stampa si concentrano invariabilmente sui leader corrotti del continente, sui signori della guerra, sui conflitti "tribali", sul lavoro minorile e sulle donne sfigurate da abusi e mutilazioni genitali. Per di più, queste descrizioni sono spesso precedute da titoli del tipo: "Riuscirà Bono a salvare l'Africa?" Oppure: "Brangelina salverà l'Africa?" Anche se i rapporti tra l'Occidente e il continente africano non sono più apertamente basati su idee razziste, questi articoli hanno molto in comune con i resoconti dei tempi d'oro del colonialismo, quando i missionari europei venivano inviati in Africa per portarci l'istruzione, Gesù Cristo e la "civiltà". Non c'è un solo africano che come me non apprezzi gli aiuti provenienti dal resto del mondo. Ma ci chiediamo fino a che punto quest'aiuto sia genuino, o se non venga dato nello spirito dell'affermazione di una superiorità culturale. Mi sento avvilito quando prendo parte a manifestazioni di solidarietà ove il conduttore recita l'intera litania dei disastri africani, prima di presentare qualche personaggio, per lo più bianco e facoltoso, che elenca le sue iniziative in favore dei poveri africani affamati. Vorrei sparire ogni volta che sento uno studente benintenzionato descrivere le danze dei villaggi come segno di gratitudine delle popolazioni per i soccorsi ricevuti. O quando un regista di Hollywood gira l'ennesimo film sull'Africa con un occidentale nel ruolo di protagonista - mentre noi africani, che pure siamo esseri umani in carne ed ossa, veniamo usati al servizio delle fantasie proiettate dall'Occidente su se stesso. Queste descrizioni, oltre a passare sotto silenzio il ruolo preminente del mondo occidentale in molte delle situazioni più disastrose del continente, ignorano il lavoro incredibile che gli africani hanno compiuto e continuano a compiere per risolvere i loro problemi. Perché i media parlano spesso dell'indipendenza "concessa agli Stati dell'Africa dai dominatori coloniali", dimenticando le lotte e il sangue sparso dagli africani per conquistarla? Come mai l'impegno per l'Africa di Bono o Angelina Jolie sono oggetto di smisurate attenzioni, mentre l'opera di africani come Nwankwo Kanu o Dikembe Mutombo è praticamente ignorata? E come si spiega che in Sudan le esibizioni da cow boy di un diplomatico Usa di medio livello ricevano più attenzione degli sforzi di numerosi Paesi dell'Unione africana, che hanno inviato aiuti alimentari e truppe, e si sono impegnati in negoziati estenuanti nel tentativo di raggiungere un accordo tra le parti coinvolte in questa crisi? Due anni fa ho lavorato in Nigeria in un campo di accoglienza per profughi interni, sopravvissuti a una rivolta che ha causato un migliaio di morti e circa 200.000 rifugiati. I media occidentali, fedeli alla solita formula, hanno riportato le notizie delle violenze, ignorando però gli interventi umanitari in favore dei superstiti da parte dello Stato e dei governi locali, che non hanno potuto contare su molti aiuti internazionali. In molti casi gli assistenti sociali hanno speso, oltre al loro tempo, anche una parte del loro salario per soccorrere i connazionali in difficoltà. Questa è la gente che lavora per la salvezza dell'Africa, come tanti altri in tutto il continente, senza alcun riconoscimento per il loro impegno. Il mese scorso, il Vertice degli 8 Paesi industrializzati si è incontrato in Germania con un gruppo di celebrità per discutere, tra l'altro, su come salvare l'Africa. Io mi auguro che prima del prossimo incontro di quest'organizzazione ci si renda conto di una cosa: l'Africa non vuol essere salvata. Ciò che l'Africa chiede al mondo è il riconoscimento della sua capacità di avviare una crescita senza precedenti, sulla base di un vero e leale partenariato con gli altri membri della comunità globale.

(© 2007, Uzodinma Iweala. Traduzione di Elisabetta Horvat)

(31 luglio 2007)