No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20211130

Raggi X

Ex: Re - Ex: Re (2018)


Disco del 2018 per la cantante e multi-strumentista dei Daughter, qui in un progetto solista con l'aiuto di Josephine Stephenson al violoncello, un progetto che ha avuto un seguito di recente nella sua versione con una sezione d'archi (Ex: Re with 12 Ensemble). Voce vellutata, tra Portishead e influenze jazz, il disco pare sia stato ispirato da una rottura, ed è effettivamente, un disco da serate fredde mentre fuori piove, ma è comunque molto bello. 
2018 record for the singer and multi-instrumentalist of Daughter, here in a solo project with the help of Josephine Stephenson on the cello, a project that has had a following recently in its version with a string section (Ex: Re with 12 Ensemble). Velvety voice, between Portishead and jazz influences, the record seems to have been inspired by a break up, and it is indeed, a record for cold evenings while it is raining outside, but it is still very nice.

Lingua tagliente

Razor Tongue - Di Rain Valdez - Stagione 1 (7 episodi; Youtube) - 2019

Una lingua affilata come un rasoio è una grande risorsa, ma cosa succede quando le persone che tagli sono quelle più vicine a te? Sia che si tratti di un appuntamento difficile su Tinder o di un terribile colloquio di lavoro, Belle denuncia le microaggressioni e il cattivo comportamento degli uomini ogni volta che lo vede. Ma quando qualcuno le ribalta la situazione in pubblico, inizia a chiedersi quanto sia effettivamente efficace la vergogna pubblica. 

Deliziosa serie, che potete trovare anche su YouTube, con 7 episodi brevissimi (vanno dai 4 ai 7 minuti), con un cast interessante e ovviamente, la creatrice e protagonista che ha vinto un Primetime Emmy per la sua interpretazione di Belle. Attualissima, ci sarà una seconda stagione.

Delicious series, which you can also find on YouTube, with 7 very short episodes (ranging from 4 to 7 minutes), with an interesting cast and of course, the creator and protagonist who won a Primetime Emmy for her portrayal of Belle. Very on time, there will be a second season.

20211129

Motore dell'inferno

Engine of Hell - Emma Ruth Rundle (2021)


"I like to think about getting paid in soul tokens" (mi piace pensare di essere pagata in "gettoni dell'anima"), dice Emma Ruth Rundle in questa bella intervista a Kerrang, dove racconta la travagliata lavorazione del suo sesto album (tenendo conto di May Our Chambers Be Full in collaborazione con i Thou). Per riassumere davvero in poche parole, agli inizi del 2020 si è isolata in Galles per comporre e staccare dopo il tour europeo, e una sensazione di scollamento dalla realtà, probabilmente ingigantita dall'abuso di droghe e alcol, l'ha portata a dover compiere un percorso di rinascita, che ha comportato anche un ricovero in un ospedale psichiatrico, e al divorzio (agosto 2021) da Evan Patterson (Jaye Jayle), forse come passo finale. Mettendo da parte per un momento l'elemento emozionale (l'ammirazione che ho per questa artista può confondere il giudizio), bisogna dire che il cambiamento, la virata decisa, era necessaria: il songwriting si era appiattito, e aveva bisogno di una scossa. Otto tracce minimali, anche negli arrangiamenti (ha rifiutato perfino il riverbero sulla voce), chitarra e voce o piano e voce, liriche che fondono elementi metaforici a confessioni a cuore aperto, e un tentativo, sette volte su otto riuscito (Citadel a mio giudizio è l'unica traccia che risente del "vecchio" approccio alla scrittura), di creare canzoni che penetrano l'ascoltatore fin nel profondo. Di certo, l'intensità non è un elemento che manca, quando si parla di Emma Ruth Rundle. Body probabilmente è la mia canzone preferita del lotto.
"I like to think about getting paid in soul tokens", says Emma Ruth Rundle in this beautiful interview with Kerrang, where she talks about the troubled processing of her sixth album (taking into account May Our Chambers Be Full in collaboration with Thou). To really sum it up in a nutshell, in early 2020 she isolated herself in Wales to compose and disconnect after the European tour, and a feeling of disconnection from reality, probably magnified by the abuse of drugs and alcohol, led her to have to perform a path of rebirth, which also involved being admitted to a psychiatric hospital, and a divorce (August 2021) from Evan Patterson (Jaye Jayle), perhaps as a final step. Putting the emotional element aside for a moment (the admiration I have for this artist can confuse judgment), it must be said that the change, the decisive turn, was necessary: ​​the songwriting had flattened out, and she needed a shock. Eight minimal tracks, even in the arrangements (she refused even the reverberation on the voice), guitar and voice or piano and voice, lyrics that blend metaphorical elements with open-hearted confessions, and one attempt, seven times out of eight successful (Citadel in my opinion is the only track that is affected by the "old" approach to writing), to create songs that penetrate the listener to the core. Of course, intensity is not a missing element when it comes to Emma Ruth Rundle. Body is probably my favorite song of the lot.

I pigmei di Carlo

Les Pygmées de Carlo - Di Radu Mihaileanu (2002)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Un regista italiano, Carlo Ercole, chiede ai suoi assistenti di trovargli dei Pigmei in una foresta dell'Africa centrale, e di portarglieli in Francia per una scena di un film che sta girando.

Vecchio film per la televisione del regista francese di origini rumene, uscito pochi anni dopo il suo bellissimo Train de vie. Divertente ma non banale, molto avanti nel suo affrontare il razzismo.

Old television film by the French director of Romanian origins, released a few years after his beautiful Train de vie. Funny but not trivial, way ahead in dealing with racism.

20211128

La soluzione è irrequieta

The Solution is Restless - Joan As Police Woman / Tony Allen / Dave Okumu (2021)


Cominciamo con le introduzioni. Tony Oladipo Allen è stato (è morto il 30 aprile del 2020) un batterista e percussionista famoso e bravissimo (già con Fela Kuti). David Jairus Ochieng Okumu un grande chitarrista inglese (nato in Austria, ma di origini keniane). Il disco nasce dall'incontro tra Joan Wasser (Joan as Police Woman) e Allen facilitato da Damon Albarn, nell'occasione di un festival londinese, dove suonano una cover di Nina Simone. Si promettono di registrare un disco, e dopo nemmeno un anno, si ritrovano, insieme a Okumu, già amico di Wasser, in uno studio parigino, e improvvisano senza particolari piani. Registrano tutto, e dopo un po', Wasser trasforma tutto in questo disco, che è quasi jazz, quasi world music, quasi sperimentale, ma intrigante un bel po'.
Let's start with the introductions. Tony Oladipo Allen was (he died on April 30, 2020) a famous and very good drummer and percussionist (formerly with Fela Kuti). David Jairus Ochieng Okumu a great English guitarist (born in Austria, but of Kenyan origins). The disc was born from the meeting between Joan Wasser (Joan as Police Woman) and Allen facilitated by Damon Albarn, on the occasion of a London festival, where they play a cover of Nina Simone. They promise to record something together, and after less than a year, they find themselves, together with Okumu, already a friend of Wasser, in a Paris studio, and improvise without particular plans. They record everything, and after a while, Wasser transforms everything into this record, which is almost jazz, almost world music, almost experimental, but quite intriguing.

Acchiappatopi

Ratcatcher - Di Lynne Ramsay (1999)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Glasgow, 1973. La città, nonostante la sua grandiosità vittoriana, ha alcuni quartieri con le condizioni abitative più povere dell'Europa occidentale, come l'assenza di acqua calda, senza strutture per il bagno e senza servizi igienici interni. La città è a metà di un importante programma di riqualificazione, che comporta la demolizione di questi quartieri e la ricollocazione degli inquilini in nuove proprietà moderne. I problemi in questi quartieri sono in qualche modo aggravati dallo sciopero dei netturbini che creano un ulteriore rischio per la salute e un terreno fertile per i topi. Il personaggio principale, James, è un ragazzo di 12 anni, cresciuto in uno di questi quartieri, che si sta gradualmente svuotando man mano che gli inquilini riallocati se ne vanno. James, con il resto della sua famiglia, (due sorelle, una più grande, una più giovane, sua madre e un padre alcolizzato), aspettano pazientemente di essere ricollocati.

Già dal suo debutto sul lungometraggio, si capiva che la regista scozzese non avrebbe mai trattato argomenti facili, o scelto soluzioni semplici, che non fossero simili a pugni nello stomaco. Film crudo, cast sconosciuto, con l'eccezione di Tommy Flanagan nella parte del padre di James. 

Already from her feature film debut, it was clear that the Scottish female director would never deal with easy topics, or choose simple solutions, that weren't like punches in the stomach. Raw film, cast unknown, with the exception of Tommy Flanagan as James's father.

20211127

The Sword - Tres Brujas [OFFICIAL VIDEO]

Una ragazza inutile

Una niña inutil - Cazzu (2020)


So che a noi italiani farà sorridere il nome d'arte che si è scelta Julieta Emilia Cazzuchelli, 27enne argentina di Fraile Pintado, Jujuy, Argentina (una zona non particolarmente ricca), ma la varietà delle lingue possono provocare anche corto circuiti come questo. Amenità a parte, la ragazza è una delle rapper di spicco attualmente in Argentina e in Sud America in generale, e la sua carriera comincia molti anni fa: a 11 anni infatti ha cominciato a partecipare a concorsi, prima con folclore argentino, poi passando al rock. Nel frattempo, proseguendo gli studi prima a Tucumán, poi a Buenos Aires (disegno multimediale, è anche regista), continua i suoi approcci con la musica, passando alla cumbia, incidendo le prime cose e filmando i suoi primi video. Dal 2017, inizia ad essere riconosciuta, con questo suo stile a cavallo dell'hip hop e della trap, non molti distante dalle più conosciute artiste statunitensi. Il disco in questione è il suo secondo EP, dopo un album di debutto nel 2019, e, nel suo genere, non è affatto male.
I know that the stage name chosen by Julieta Emilia Cazzuchelli, 27-year-old Argentine from Fraile Pintado, Jujuy, Argentina (an area not particularly rich) will make us smile if you are Italian, but the variety of languages ​​can also cause short circuits like this. Amenity aside, the girl is one of the prominent rappers currently in Argentina and South America in general, and her career began many years ago: at the age of 11 she began to participate in competitions, first with Argentine folklore, then moving on to rock. Meanwhile, continuing her studies first in Tucumán, then in Buenos Aires (multimedia design, she is also a director), she continues her approaches with music, moving on to cumbia, recording the first things and filming her first videos. From 2017, she begins to be recognized, with this style of her straddling hip hop and trap, not far from the best known American artists. The record in question is her second EP, following a debut album in 2019, and, in her genre, it's not bad at all.

少年的你 (Tu, giovane)

Better Days - Di Derek Tsang (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Dopo che la sua compagna di classe, Hu Xiaodie, si è suicidata a causa del bullismo scolastico della quale era vittima, Chen Nian si ritrova la nuova vittima dell'"ape regina" e feroce bulla della scuola Wei Lai e delle sue amiche. Chen Nian assiste al pestaggio di un delinquente adolescente, Liu Beishan, alias "Xiao Bei", picchiato per le strade da delinquenti rivali. Tenta di chiamare la polizia, ma viene vista e attaccata dai teppisti. Gli aggressori la deridono mentre cerca di salvare Xiao Bei e li picchiano entrambi finché non riescono finalmente a convincere Chen Nian a baciare Xiao Bei, un modo per umiliarli.

Tratto dal libro di Jiu Yuexi "少年的你,如此美丽" (Tu giovane, così bella), divenuto un best-seller in Cina dopo l'uscita del film, questo film del giovane regista e attore di Hong Kong, rientrato nei nominati agli Oscar per il miglior film in lingua non inglese, è bellissimo, delicato, poetico e splendidamente recitato. Forse prevedibile, forse scontato, forse troppo romantico, ma bellissimo.

Based on the book by Jiu Yuexi "少年 的 你 , 如此 美丽" (translated as "In His Youth, In Her Beauty" or in some cases as "Young and Beautiful"), which became a best-seller in China after the release of the film, this film by the young director and actor from Hong Kong, nominated for the Oscars in the Best International Feature Film category, it's beautiful, delicate, poetic, and beautifully acted. Perhaps predictable, perhaps obvious, perhaps too romantic, but beautiful.

20211126

Regine dell’Hotel Estate

Queens of the Summer Hotel - Aimee Mann (2021)


Mentre cominciavo a, diciamo così, fare le mie ricerche per scrivervi a proposito del decimo album di Aimee Elizabeth Mann, dimenticandomi quanti anni aveva, mi sono stupito un poco constatando che ne ha ben 61. Rileggendo le sue note biografiche e un recente articolo del Guardian dove parla anche di questo nuovo disco, scopro risvolti importanti e traumatici del suo passato, e che abbia fatto parte anche dei Ministry. Questo decimo album prende spunto anche dal libro Girl, Interrupted di Susanna Kaisen (molti conoscono il film che ne è stato tratto), e, come già in passato, affronta, a livello di liriche, la malattia mentale. A livello musicale è, come sempre, delizioso pop rock di grande classe, con arrangiamenti quasi jazz delicatissimi e raffinati. La sua voce ha ancora quella tonalità calda come un buon caffé. E' sempre un piacere ascoltarla.
As I began to, shall we say, do my research to write about Aimee Elizabeth Mann's tenth album, forgetting how old she was, I was a little surprised to find that she is 61. Rereading her biographical notes and a recent article in the Guardian where she also talks about this new album, I discover important and traumatic implications of her past, and that she was also part of Ministry. This tenth album is also inspired by the book Girl, Interrupted by Susanna Kaisen (many know the film that was made of it), and, as in the past, deals with mental illness at lyrics level. On a musical level, it is, as always, delightful high-class pop rock, with delicate and refined almost jazzy arrangements. Her voice still has that warm tone like good coffee. It is always a pleasure to listen to her.

La casa dei sogni

Dream Home - Di Ho-Cheung Pang (2010)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


A Hong Kong, Cheng Lai-sheung fa due lavori con la speranza di guadagnare abbastanza soldi per comprare il suo appartamento con vista sul Victoria Harbour. In ordine cronologico misto, vediamo scene del passato di Lai-sheung. Nella sua infanzia, la sua famiglia e i suoi amici vengono sfrattati dalle loro case a basso costo in modo che gli appaltatori possano costruire appartamenti costosi. Più tardi nella vita, giura di comprare a sua madre e suo padre un nuovo appartamento, ma non è in grado di mantenere la sua promessa prima che sua madre muoia. Quando suo padre si ammala, inizia a cercare seriamente un nuovo appartamento. Ha un'ossessione per il grattacielo al numero 1 di Victoria Bay, che ha origine da un voto d'infanzia, quando giurò che un giorno avrebbe comprato un appartamento vicino al porto. Il voto aveva lo scopo di impedire a suo zio di dover andare e tornare a piedi ogni giorno per il suo lavoro.

Film di genere slasher da Hong Kong, che anticipa un po', se vogliamo, il tema dell'indebitamento estremo, che di recente è diventato mainstream con Squid Game: seppure quella sia coreana, evidentemente il problema dell'indebitamento, nell'Asia laboriosa, non è nuovissimo. Divertente, e bravissima la protagonista interpretata da Josie Ho.

A slasher genre film from Hong Kong, which anticipates a little, if you like, the theme of extreme debt, which has recently become mainstream with Squid Game: even if that one is Korean, obviously the debt problem, in hard-working Asia , it's not brand new. Funny, and very good the protagonist played by Josie Ho.

20211125

Viaggio

Voyage - ABBA (2021)


Stupitevi se vi pare, ma mi pareva irrispettoso non parlare di questo album. Nono album per la band svedese, 40 anni dopo The Visitors, album del 1981 dopo il quale, non ufficialmente, la band si era sciolta (da notare anche che in quegli anni, le due coppie, che si erano sposate, divorziarono). Con gli anni, acquisendo uno status vicino alla leggenda, e i successi continuativi di dischi celebrativi e perfino del musical ispirato alle loro canzoni, la pressione per una reunion è diventata sempre più grande, ed eccoci qua, a giudicare dieci nuovi possibili inni. Non è così, e ci dispiace: la capacità di scrivere buone canzoni, basate sugli intrecci vocali delle due cantanti rimane, ma da una parte, ovviamente gli arrangiamenti, con tutto l'impegno possibile, suonano comunque datati, dall'altra, non c'è, su dieci tracce, una (o più) che può rimanere indelebile, così come molte altre che i quattro (meglio, i due maschietti, loro sono i compositori) hanno scritto in passato. Grazie comunque.
Be surprised if you like, but it seemed disrespectful not to mention this album. Ninth album for the Swedish band, 40 years after The Visitors, 1981 album after which, unofficially, the band broke up (it should also be noted that in those years, the two couples, who had married, divorced). Over the years, acquiring a status close to legend, and the continuing successes of celebratory records and even the musical inspired by their songs, the pressure for a reunion has grown ever greater, and here we are, judging ten new possible anthems. This is not the case, and we are sorry: the ability to write good songs, based on the vocal intertwining of the two female singers remains, but on the one hand, obviously the arrangements, with all the possible effort, still sound dated, on the other, there is not, out of ten tracks, one (or more) that can remain indelible, as well as many others that the four (better, the two male, they are the composers) have written in the past. Thanks anyway.

Taglio netto

Smash Cut - Di Lee Demarbre (2009)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

La giornalista televisiva April Carson si rivolge all'investigatore privato Isaac Beaumonde per trovare la sorella scomparsa, una spogliarellista nota come Gigi Spot. Carson accetta un ruolo in un film horror, seguendo le tracce della sorella, scoprendo infine che il regista, Able Whitman, non è solo il colpevole, ma che ha trasformato il corpo di sua sorella in oggetti di scena. Whitman richiede più "oggetti di scena" per il suo film, il che significa più parti del corpo, che a loro volta richiedono una serie di omicidi. Nel frattempo, Beaumonde persegue un caso sempre più mortale e macabro.

Ci sarebbe da fare una riflessione più lunga, sul fatto che i primi due ruoli non porno di Sasha Grey siano stati questo e The Girlfriend Experience, e cioè due cose quasi diametralmente opposte, il che è motivo di plauso, ma va bene così. Smash Cut è uno slasher movie che sembra una parodia dei film di genere di serie B (o Z), palesemente grezzi e con effetti speciali evidentemente grotteschi, di un regista di culto con un cast di culto. Grottesco si, ma divertente.

There should be a longer reflection, on the fact that the first two non-porn roles of Sasha Grey were this and The Girlfriend Experience, two things almost diametrically opposite, which is cause for applause, but that's okay. Smash Cut is a slasher movie that looks like a parody of the obviously raw B (or Z) genre films with obviously grotesque special effects by a cult director with a cult cast. Grotesque yes, but fun.

20211124

Modellino tridimensionale

Diorama - MØL (2021)


Curiosità a parte (ho fatto una ricerca sul blog, e ho parlato un paio di volte di un'altra band che ho ascoltato solo perché erano in tour con questa band danese di Aarhus, ho ascoltato il loro disco di debutto ma non ne ho scritto), eccoci al secondo disco per i MØL, catalogati direi correttamente come blackgaze, e "consigliati", anche scherzosamente da loro che hanno ripreso un commento sui loro social, ai fan dei Deafheaven dei primi dischi. Lo stile è molto vicino: melodie shoegaze e molto belle, voce indemoniata, ritmi non solo metal (black/death), ma anche punk/hardcore, rallentamenti eleganti, una buona attidudine compositiva, un bel muro sonoro, un disco divertente, in definitiva, naturalmente, per gli amanti del lato estremo della musica.
Curiosity aside (I did a blog search, and talked a couple of times about another band that I only listened to because they were touring with this Danish band from Aarhus, I listened to their debut record but didn't write about it), here we are at the second album for MØL, I would say correctly cataloged as blackgaze, and "recommended", even jokingly by them who have relaunched a comment on their social networks, to the fans of Deafheaven of the first discs. The style is very close: shoegaze and very beautiful melodies, demonic voice, rhythms not only metal (black / death), but also punk / hardcore, elegant slowdowns, a good compositional aptitude, a nice sound wall, a fun record, ultimately, of course, for lovers of the extreme side of music.

כלת הים (La sposa del mare)

Jaffa - Di Keren Yedaya (2009)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Jaffa è una città costiera mista arabo-ebraica vicino a Tel Aviv, dove Reuven Wolf ha un'officina di riparazione per auto. Sua moglie Ossi, una donna vanitosa ed egocentrica, complica la vita a tutti. La figlia della coppia, Mali, si è segretamente innamorata del suo amico d'infanzia, il giovane Toufik, un giovane laborioso che è venuto a dare una mano al padre arabo-israeliano Hassan, un meccanico di lunga data che lavora per Reuven. Nel frattempo, il figlio di Reuven, Meir, non è contento del lavoro nel garage e diventa ulteriormente intrattabile a causa della presenza dell'arabo palestinese Toufik, e lo maltratta continuamente.

Film che cronologicamente arrivò dopo il potente Or del 2004, questo Jaffa è un film leggermente meno convincente, forse per il finale un po' accomodante, della regista israeliana. Comunque interessante perché la storia ricorda quelle dei migliori sceneggiatori scandinavi, che tanto amano questi dilemmi etici, trasferito in un contesto difficilissimo per l'apartheid (nemmeno troppo) velato verso gli arabi, e per il cast estremamente convincente. 

A film that chronologically came after the mighty Or of 2004, this Jaffa is a slightly less convincing film, perhaps due to the somewhat accommodating ending, by the Israeli female director. However interesting because the story recalls those of the best Scandinavian screenwriters, who love these ethical dilemmas so much, transferred to a very difficult context for apartheid (not too much) veiled towards the Arabs, and for the extremely convincing cast.

20211123

Silenzioso e cupo

Hushed and Grim - Mastodon (2021)


Ottavo album per la band di Atlanta, Georgia a quattro anni di distanza dal precedente Emperor of Sand. Prima impressione: troppo lungo e dispersivo (quindici tracce, un'ora e 26 minuti), con alcune tracce che spiccano per orecchiabilità (e già "spese" come singoli, Teardrinker e Pushing the Tides). Complessivamente nessuna novità rilevante: la struttura progressive delle tracce è costante, ed è una delle cose belle e peculiari della band, la melodia e la grandeur soprattutto degli assoli di chitarra è ben presente, su un tessuto robusto di heavy metal, il complesso è ben fatto e piuttosto gradevole, per i fan. Rimane però poco, e quindi, ci si chiede, come spesso in questi casi, se non fosse stato meglio concentrare gli sforzi sulla scrittura di meno tracce (la metà sarebbero bastate), ma ben più indimenticabili.
Eighth album for the band from Atlanta, Georgia four years after the previous Emperor of Sand. First impression: too long and dispersive (fifteen tracks, one hour and 26 minutes), with some tracks that stand out for their catchiness (and already "spent" as singles, Teardrinker and Pushing the Tides). Overall, no relevant news: the progressive structure of the tracks is constant, and it is one of the beautiful and peculiar things of the band, the melody and grandeur especially of the guitar solos is well present, on a robust heavy metal fabric, the ensemble is well done and quite enjoyable, for the fans. However, little remains, and therefore, one wonders, as often in these cases, if it had not been better to concentrate efforts on writing fewer tracks (half would have been enough), but much more unforgettable.

Il mio re

Mon roi - Di Maïwenn (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Tony ha un incidente sugli sci che la fa ferire al ginocchio. Va in una clinica balneare per riprendersi. Mentre è lì, il suo consulente per la riabilitazione le chiede di riflettere su cosa ha portato al suo infortunio. Tony ricorda il suo matrimonio con Georgio. Una notte, mentre è fuori con suo fratello e la sua ragazza in un club, Tony vede Georgio, un uomo che lei riconosce. Lei gli getta in faccia l'acqua da un secchiello di champagne, ma lui afferma di non riconoscerla. Lasciando il club Georgio invita Tony e i suoi amici a casa sua. Rivela che si sono incontrati mentre frequentava la scuola di legge mentre lavorava come cameriera e lui era solito lanciare acqua alle donne con cui flirtava. Georgio è un ristoratore e Tony è impressionata dal suo stile di vita e dalla sua gioia di vivere. Al loro secondo appuntamento la porta, senza preavviso, al matrimonio del suo amico, dove è testimone. Cominciano rapidamente a frequentarsi anche se lei è agitata quando lui le presenta Agnès, un'ex fidanzata modella che non ama Tony e le dice che ha "rubato" il suo ragazzo. Tuttavia, le cose continuano a progredire tra la coppia. Georgio dice improvvisamente a Tony che vuole che lei abbia il suo bambino; ha deciso di essere "pronto". Tony rimane incinta e i due si sposano.

Unico film da regista dove Maïwenn non appare come attrice, anche se continua ad usare passaggi autobiografici per raccontare storie, il film in questione è una conferma del suo talento, seppur ancora grezzo (un critico accreditato fa notare come il film sia troppo lungo e troppo urlato, cosa che indica che la regista sia più brava a convincere il cast ad urlarsi contro che a concentrarsi su quello che interessa davvero), perché coglie, da un pretesto, un tema "caldo" oggigiorno, quello delle relazioni co-dipendenti. Sempre un ottimo cast.

The only directorial film where Maïwenn does not appear as an actress, although she continues to use autobiographical passages to tell stories, the film in question is a confirmation of her talent, albeit still raw (one accredited critic points out that the film is too long and too shouted, which indicates that the director is better at convincing the cast to yell at each other than to concentrate on what the story is really about), because she captures, from a pretext, a "hot" topic today, that of co-dependent relationships. Always a great cast.

20211122

Parente

Kin - Whitechapel (2021)


A due anni dal precedente e acclamato The Valley, ecco l'ottavo album per la band del Tennessee, la cui missione mi appare ormai molto chiara, probabilmente più che a loro: portare il deathcore al livello successivo, quello della diffusione di massa, ma in modo molto diverso rispetto a quello adottato ad esempio dai Bring Me the Horizon. L'introduzione di "momenti Tool", quelli di cantato clean da parte di Phil Bozeman, lo sfruttamento intensivo delle risorse chitarristiche della band, anche a livello di assoli, armonici e melodie varie, la composizione di tracce che si possano tutto sommato definire ballads anche se contengono momenti deathcore, o addirittura ballads vere e proprie, il tutto diretto a creare un disco che soddisfi la voglia di violenza sonora dei fan più oltranzisti, e quella di altri meno abituati a suoni duri ed estremi, e che appassioni quindi anche chi non è ancora riuscito ad abbattere il pregiudizio del cantato in growling, o di altre caratteristiche che siano proprie di questo genere estremo di musica. Direi che i Whitechapel ci hanno messo grande impegno, con questo Kin, un disco che ascoltato ad alto volume è una assoluta goduria, e che non possiamo far altro che toglierci il cappello di fronte a questo disco. Ci dispiace per quanti non riusciranno a goderselo.
Two years after the previous and acclaimed The Valley, here is the eighth album for the band from Tennessee, whose mission is now very clear to me, probably more than to them: to take deathcore to the next level, that of mass diffusion, but in a very different way than that adopted for example by Bring Me the Horizon. The introduction of "Tool moments", those of clean singing by Phil Bozeman, the intensive exploitation of the band's guitar resources, even at the level of solos, harmonics and various melodies, the composition of tracks that can be defined as ballads even if they contain deathcore moments, or even real ballads, all aimed at creating a record that satisfies the desire for sonic violence of the most extremist fans, and that of others less accustomed to hard and extreme sounds, and therefore to intrigue also those who has not yet managed to break down the prejudice of growling singing, or other characteristics that are typical of this extreme genre of music. I would say that Whitechapel have put a lot of effort into it, with this Kin, a record that listened to at high volume is an absolute pleasure, and that we can not help but take off our hats in front of this record. We are sorry for those who will not be able to enjoy it.

Il ballo delle attrici

Le Bal des actrices - Di Maïwenn (2009)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Una regista vuole fare un documentario sulle attrici, tutte le attrici: quelle popolari, quelle sconosciute, quelle intellettuali, quelle comiche, quelle dimenticate... Filmando tutto, ma proprio tutto, con o senza il loro consenso, la regista si metterà in gioco e si lascerà divorare da queste donne tanto fragili quanto manipolatrici.

Continua la seduta di analisi per la regista e attrice, ma si comincia a intravedere seriamente che c'è del talento puro. Ovviamente, come sempre, grande cast, e bella idea.

The analysis session for the actress / director continues, but we begin to seriously glimpse that there is pure talent. Of course, as always, a great cast, and a great idea.

20211121

Il percorso delle nuvole

The Path of the Clouds - Marissa Nadler (2021)


Se mettiamo nel conto Droneflower (2019), in collaborazione con Stephen Brodsky, questo è l'album numero 10 per Marissa Nadler. Pare che stavolta, l'ispirazione le sia venuta dalla sua ossessione per la serie TV documentario Unsolved Mysteries, quasi 600 episodi di misteriose sparizioni (dal 1987 al 2002 su NBC, CBS e Lifetime, riavviata da Spike dal 2008 al 2010, ed ancora nel 2020 da Netflix): da bambina la seguiva intensamente, il pensiero e la voglia di trasformare alcune di queste storie in canzoni le ha fatto compagnia durante la pandemia e l'isolamento. Memore forse del fatto che si fosse ripromessa, già dopo l'uscita di For My Crimes (2018) che non avrebbe più fatto dischi tristi per un po', le storie diventano non riflessioni amare ma su come prendere in mano il proprio destino. A livello musicale c'è una profonda differenza con le sue produzioni precedente, escluso ovviamente il già citato Droneflower: le tracce sono più stratificate, la strumentazione, seppure in confronto ad altre cantautrici sempre molto minimale, è più composita, la sua voce sembra acquisire sicurezza ed è ancor più in primo piano. Ci sono Simon Raymonde (Cocteau Twins, manager dell'etichette Bella Union), l'arpista Mary Lattimore, Amber Webber, Emma Ruth Rundle, Jesse Chandler (Mercury Rev, Midlake), Milky Burgess, ed il risultato è un disco ancora una volta bellissimo, ma stavolta meno etereo e più robusto. Forse il percorso delle nuvole è anche il suo percorso.  
 
 
If we put into the account Droneflower (2019), in collaboration with Stephen Brodsky, this is the number 10 album for Marissa Nadler. It seems that this time, the inspiration came from her obsession with the documentary TV series Unsolved Mysteries, almost 600 episodes of mysterious disappearances (from 1987 to 2002 on NBC, CBS and Lifetime, rebooted by Spike from 2008 to 2010, and again in 2020 from Netflix): as a child she followed it intensely, the thought and the desire to turn some of these stories into songs kept her company during the pandemic and isolation. Mindful perhaps of the fact that she had promised herself, already after the release of For My Crimes (2018) that she would no longer make sad records for a while, the stories become not some bitter reflections but on how to take hold of one's own destiny. On a musical level there is a profound difference with her previous productions, obviously excluding the aforementioned Droneflower: the tracks are more layered, the instrumentation, although in comparison to other songwriters always very minimal, is more composite, her voice seems to acquire safety and is even more in the foreground. There are Simon Raymonde (Cocteau Twins, manager of Bella Union label), harpist Mary Lattimore, Amber Webber, Emma Ruth Rundle, Jesse Chandler (Mercury Rev, Midlake), Milky Burgess, and the result is a record once again beautiful, but this time less ethereal and more robust. Perhaps the path of the clouds is also her path.

Perdonami

Pardonnez-moi - Di Maïwenn (2006)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Una futura madre, decisa a raccontare di sé e della sua famiglia al bambino in arrivo, affronta, macchina da presa alla mano, un segreto di famiglia piuttosto ingombrante: la sua relazione romantica con il padre della sorellastra.

Maïwenn, una vita personale alquanto tumultuosa, seppur di successo, inizia, con questo film, a dirigere quella che più o meno, mi è sempre parsa una lunghissima seduta di auto-analisi. Film pesante, parlatissimo, con un grande cast che pare coinvolto a tratti. Per appassionati.

Maïwenn, a rather tumultuous, albeit successful, personal life begins, with this film, to direct what more or less has always seemed to me a very long session of self-analysis. Heavy film, very talked, with a great cast that seems involved at times. For enthusiasts.


20211120

IDLES - MODEL VILLAGE (Official Video)

Un cuore freddo batte la luna

Irrlicht (Es schlägt dem Mond ein kaltes Herz) - Nocte Obducta (2020)


Band tedesca di Magonza, nata nel 1995 dallo scioglimento dei Desihra, una band hardcore-punk. Fermi tra il 2006 ed il 2011, hanno comunque all'attivo dodici album (più un EP ed un demo di debutto), dei quali questo Irrlicht è l'ultimo, al momento. Affascinati nelle liriche dalla poesia macabra, da elementi della natura e da un mood piuttosto deprimente, il loro suono è molto grezzo, immagino volutamente, quasi a richiamare i grandi nomi del black metal scandinavo, ma alcuni elementi (tra i quali l'hardcore-punk degli esordi sotto un altro nome) fanno si che vengano incasellati come avant-garde black metal. Non so se essere propriamente d'accordo, ma sappiamo bene che da commistioni come queste possono uscire cose molto interessanti, come i Mantar. Diciamo che i Nocte Obducta possono piacere a palati interessati a cose piuttosto estreme, ma che potrebbero fare di più.
German band from Mainz, born in 1995 from the dissolution of Desihra, a hardcore-punk band. On hold between 2006 and 2011, they still have twelve albums (plus an EP and a debut demo), of which this Irrlicht is the last one at the moment. They are fascinated in the lyrics by macabre poetry, elements of nature and a rather depressing mood, their sound is very raw, I guess deliberately, as if to recall the great names of Scandinavian black metal, but some elements (including early hardcore-punk under another name, as we said) cause them to be pigeonholed as avant-garde black metal. I don't know if I really agree, but we know very well that very interesting things can come out of mixes like these, like Mantar. Let's say that Nocte Obducta may appeal to palates interested in rather extreme things, but they could do more.

Non per caso

Não por Acaso - Di Philippe Barcinski (2007)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Ênio è un ingegnere del traffico che, azionando i segnali, cerca di controllare il flusso di automobili nella città di San Paolo. La sua mania di controllo si riflette anche nella sua vita domestica. L'incontro con sua figlia, Bia, lo fa sentire fuori controllo. Pedro possiede una falegnameria specializzata nella costruzione di tavoli da biliardo. Meticoloso, ha una visione particolare del gioco. Un incidente fa prendere delle svolte sorprendenti alle loro vite.

Film corale brasiliano, ne abbiamo visti molti così, su storie che si intrecciano, casualità, coincidenze. In questo caso si voleva sottolineare l'inutilità del tentativo di controllo sui proprio cari. Nel cast c'è Rodrigo Santoro, noto per Lost e poi diventato attore hollywoodiano. Il film si lascia vedere.

Brazilian ensemble film, we have seen many like this, on stories that intertwine, randomness, coincidences. In this case, writers and director wanted to emphasize the futility of trying to control loved ones. In the cast there is Rodrigo Santoro, known for Lost and then turned into a Hollywood actor. The film lets itself be seen.

20211119

Il muschio cresceva sia sulle spade che sui vomeri

Moss Grew on the Swords and Plowshares Alike - Kayo Dot (2021)


Kayo Dot, lo scopro adesso e probabilmente dovrei vergognarmene, sono la creatura di Toby Driver, 43enne multistrumentista, compositore, produttore, possessore di un'etichetta discografica, artista (autore di quasi tutte le copertine dei dischi su cui ha suonato o cantato), con alle spalle una discografia imponente, e leader prima dei maudlin of the Well, poi dei Kayo Dot, band della quale parliamo oggi con il suo decimo album, e della quale Driver è unico membro permanente. La formazione, ad esempio, in questo momento consta di Ron Varod alla chitarra, Leonardo Didkovsky e Phillip Price alle batterie, e Driver a tutto il resto (voce, chitarra, basso, tastiere), e durante i live, alla formazione si aggiunge, credeteci o no, un altro batterista. Lo stile, che si è modificato nel corso della loro discografia, è basato su black metal atmosferico e musica da camera; le strutture delle tracce seguono uno stile progressive rock, e ci sono reminiscenze di musica classica integrate. Il disco, come potrete intuire, è un viaggio, intrigante e psichedelico.
Kayo Dot, I find out now and I should probably be ashamed, I am the creature of Toby Driver, 43 year old multi-instrumentalist, composer, producer, record label owner, artist (author of almost every record cover he has played or sung on), with an impressive discography behind him, and leader first of maudlin of the Well, then of Kayo Dot, the band we are talking about today with his tenth album, and of which Driver is the only permanent member. The lineup, for example, at the moment consists of Ron Varod on guitar, Leonardo Didkovsky and Phillip Price on drums, and Driver for everything else (vocals, guitar, bass, keyboards), and during the live shows, to the lineup is added, believe it or not, another drummer. The style, which has changed over the course of their discography, is based on atmospheric black metal and chamber music; the track structures follow a progressive rock style, and there are reminiscences of classical music integrated. The record, as you can guess, is a journey, intriguing and psychedelic.

Il ballo della Vittoria

El baile de la Victoria - Di Fernando Trueba (2009)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Con l'arrivo della democrazia in Cile in seguito al plebiscito nazionale del 1988, il presidente del Cile dichiara un'amnistia generale per tutti i prigionieri condannati per crimini non violenti. Tra questi ex prigionieri c'è il giovane Ángel Santiago e il veterano Vergara Grey, un famoso ladro. I due hanno piani diversi: mentre Vergara Gray desidera solo riconquistare la sua famiglia e voltare pagina, Ángel sogna di vendicarsi del direttore della prigione e di mettere in atto una grande rapina con Grey. Ángel però incontra la giovane Victoria, una ballerina che non ha detto una parola da quando ha perso i suoi genitori, da piccola, durante la dittatura cilena. Le vite di tutti e tre cambiano irrevocabilmente mentre si trovano di fronte a un nuovo futuro.

Dall'omonimo libro di Antonio Skármeta, film con grandi ambizioni (e un grande cast internazionale e di lingua spagnola, Ricardo Darín, Ariadna Gil, Julio Jung e gli allora giovanissimi Abel Ayala e Miranda Bodenhöfer) su un tema toccante, che si perde un po' per strada e non riesce a far stringere troppo il cuore.

From the book of the same name by Antonio Skármeta, a film with great ambitions (and a great international and Spanish-speaking cast, Ricardo Darín, Ariadna Gil, Julio Jung and the then very young Abel Ayala and Miranda Bodenhöfer) on a touching theme, which is lost a little bit on the street and can't make the heart squeeze too much.

20211118

Sanguina il futuro

Bleed the Future - Archspire (2021)


Oggi parliamo del quarto album della band canadese di Vancouver, British Columbia. Band formata nel 2007 e che, a parte un iniziale cambio di cantante, conserva ancora ben quattro elementi su cinque, rispetto ai suoi inizi (diciamo che il tallone d'achille è il bassista, cambiato tre volte, il primo per motivi di salute). La band è autrice di un technical death metal di quelli che mi piace definire asfissianti dando però all'aggettivo un'accezione positiva. Cantato in growl molto cupo, tempi velocissimi alternati a brevi aperture melodiche dettate soprattutto da mini assoli di chitarra, lavoro degli strumenti perfetto: a questo proposito, una delle prime due curiosità sulla band. Nel 2019, la band ha fatto notizia quando un duo di programmatori chiamato Dadabots ha creato un neural network addestrato sulla musica degli Archspire per produrre un flusso continuo di death metal tecnico basato sulla musica della band; Dadabots ha anche notato che la musica degli Archspire ha prodotto i risultati di intelligenza artificiale più coerenti, presumibilmente a causa dei tempi veloci e della tecnica strumentale, simile a quella di una macchina, delle canzoni. Anche gli stessi Archspire hanno commentato il fenomeno, riferendosi scherzosamente a se stessi come robot. La seconda è che due componenti della band, il cantante Oliver Rae Aleron (aka Oli Peters) ed il batterista Spencer Prewett, sono apparsi in un cameo nella serie TW See; il tutto a "causa" di Jason Momoa, protagonista della serie e fan della band, che tra l'altro è stato allievo di Aleron per alcuni gridi di guerra da lui usati nella serie. A parte le curiosità, disco impressionante a livello tecnico che lascia senza fiato.
Today we talk about the fourth album of the Canadian band from Vancouver, British Columbia. Band formed in 2007 and which, apart from an initial change of singer, still retains four out of five elements, compared to its beginnings (let's say that the Achilles heel is the bassist, changed three times, the first for health reasons) . The band is the author of a technical death metal of what I like to define as suffocating, but giving the adjective a positive meaning. Sung in a very dark growl, very fast tempos alternating with short melodic openings dictated above all by mini guitar solos, perfect instrument work: in this regard, one of the first two curiosities about the band. In 2019, the band made tech news headlines when a duo of programmers called Dadabots created a neural network trained on Archspire's music to produce a non-stop stream of technical death metal based on the band's music; Dadabots also noted that Archspire's music produced the most consistent AI results, presumably because of the high tempo and technical machine-like nature of the songs. Archspire themselves also commented on the phenomenon, jokingly referring to themselves as robots. The second is that two members of the band, singer Oliver Rae Aleron (aka Oli Peters) and drummer Spencer Prewett, appeared in a cameo on the TV series See; all because of Jason Momoa, star of the series and fan of the band, who among other things was a student of Aleron for some war cries he used in the series. Curiosity aside, an impressive record on a technical level that leaves you breathless.

Midnight in the Garden of Good and Evil

Mezzanotte nel giardino del bene e del male - Di Clint Eastwood (1997)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il racconto panoramico delle eccentricità di Savannah si concentra su un omicidio e il successivo processo a Jim Williams, un uomo che si è fatto da sé, collezionista d'arte, antiquario, bon vivant e omosessuale semidichiarato. John Kelso, un giornalista con un libro - Before the Fall - a suo nome, arriva a Savannah, tra la bella architettura e le stranezze, per scrivere un servizio per Town & Country su una delle famose feste di Natale dello stesso Williams. Non essendo riuscito a trovare un taxi, Kelso chiede all'autista del tour bus se sta andando a Jones Street. "Ci vado io" (I'll getcha there) è la risposta.

Tratto dal best seller omonimo di John Berendt, ispirato a sua volta a fatti realmente accaduti, bel film di Eastwood regista con un'atmosfera ironica che circonda la storia decisamente thriller, e un cast in grande forma, dove spicca The Lady Chablis (Chablis Deveau).

Based on the best seller of the same name by John Berendt, inspired in turn by real events, a beautiful film by Eastwood director with an ironic atmosphere that surrounds the decidedly thriller story, and a cast in great shape, where The Lady Chablis (Chablis Deveau ) stands out.

20211117

Disprezzo per se stessi

Self Loather - Ghost Bath (2021)


Curiosa la storia iniziale dei Ghost Bath, band proveniente da Minot, North Dakota: non si sa come, ma ai loro esordi si sparse la voce che provenissero Chongqing, Cina (la risposta del leader e cantante Dennis Mikula, quando gli fu chiesto perché la band non avesse corretto queste informazioni, fu "Ci siamo rifiutati di correggere le persone perché non vogliamo dare volti reali alla nostra musica. È nostro desiderio come band connettersi a tutti gli esseri umani"). Quarto album questo Self Loather, che come fanno notare i critici più attenti, nello stile ricorda ancora i Deafheaven di Sunbather, comunemente definito blackgaze (magari è ridondante, ma è l'ovvia fusione tra black metal e shoegaze). Nel caso non sapeste di cosa stiamo parlando, voce urlata al limite della possessione demoniaca, droni di chitarra molto melodici, tracce con parti velocissime alternate a rallentamenti doom, inserti melodici perfino di pianoforte. Il tutto piuttosto ben fatto ed eseguito, il che crea un'atmosfera vagamente horror.
The initial story of Ghost Bath, a band from Minot, North Dakota, is curious: it is not known how, but at their beginnings the rumor spread that they came from Chongqing, China (the answer of the leader and singer Dennis Mikula, when he was asked why the band did not correct this information, it was "We refused to correct people because we do not wish to put actual faces onto our music. It is our wish as a band to connect to all human beings"). Fourth album this Self Loather, which as the most attentive critics point out, in style still recalls Deafheaven's Sunbather, commonly called blackgaze (maybe it's redundant, but it's the obvious fusion between black metal and shoegaze). In case you don't know what we're talking about, screamed voice on the verge of demonic possession, very melodic guitar drones, tracks with very fast parts alternating with doom slowdowns, melodic inserts even of piano. All quite well done and executed, which creates a vaguely horror atmosphere.

Lotta di classe

La Lutte des classes - Di Michel Leclerc (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)


Nella cittadina di Bagnolet (sobborghi di Parigi), Sofia, avvocato, ha una relazione con Paul, batterista del gruppo punk rock Amadeus 77. Anche i loro caratteri si oppongono, perché lei è piuttosto ordinata, mentre il suo compagno ha sempre mantenuto le sue convinzioni anarchiche. Il loro figlio Corentin, soprannominato Coco, frequenta la scuola pubblica più vicina a loro. Vede i suoi compagni di classe lasciare la scuola elementare pubblica per l'adiacente scuola privata, in nome di una presunta migliore educazione. I genitori si trovano combattuti di fronte al dilemma tra il rispetto della mappa scolastica in nome dei loro ideali di diversità sociale e il desiderio di ricorrere a una scuola privata.

Commedia divertente che però riceve da me un voto basso, perché avrebbe avuto tutti i presupposti per essere qualcosa di più significativo, e invece decide di volare basso e non osare troppo (parlo ovviamente del tema caldo della diversità e dell'immigrazione). Sempre splendida Leïla Bekhti (Sofia), oltre che molto brava.

Funny comedy which, however, receives a low grade from me, because it would have had all the conditions to be something more significant, and instead decides to fly low and not dare too much (I'm obviously talking about the hot topic of diversity and immigration). Always splendid Leïla Bekhti (Sofia), as well as very good.

20211116

Fiume selvaggio

WoduridaR - Helheim (2021)


Credeteci o no, questo è il tredicesimo album per la band norvegese di Bergen (contando anche i miniCD), formata nel 1992. Black metal, appunto, alla norvegese, molto lo-fi, volutamente grezzo e registrato un po' come capita, con tematiche vichinghe. Molto spazio ai rallentamenti e a momenti più d'atmosfera, che a tratti sfociano perfino nel folk. Non c'è solo quello, ovviamente, e nel complesso, il disco risulta interessante, se all'ascoltatore non dispiace questo sottogenere. C'è epicità, cattiveria, aggressività, oscurità, classico heavy metal ma incattivito, molta melodia, un fondo malinconico di tristezza, variazioni di ritmo all'interno delle tracce. Davvero una sorpresa, per me che mi ci avvicino solo adesso.
Believe it or not, this is the thirteenth album for the Norwegian band from Bergen (including miniCDs), formed in 1992. Norwegian black metal, very lo-fi, deliberately raw and recorded a bit like it happens, with Viking themes. Much space for slowdowns and more atmospheric moments, which at times even lead to folk. There is not only that, of course, and overall, the record is interesting, if the listener does not mind this subgenre. There is epicness, nastiness, aggression, darkness, classic heavy metal but rough, nasty and angry, a lot of melody, a melancholy background of sadness, variations of rhythm within the tracks. Really a surprise, for me that I am only approaching them now for the first time.

Pallavolo

Voley - Di Martin Piroyansky (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Nicolás, Pilar, Catalina, Manuela e Nacho sono amici dall'adolescenza. Attorno ai trent'anni sono ancora uniti, anche se con più differenze che punti d'incontro. Nico propone di festeggiare il capodanno nella casa di famiglia a Tigre (fuori Buenos Aires) e trascorrere qualche giorno in vacanza. Senza consultarsi, Manuela invita Belén, sua amica d'infanzia.

Commedia argentina diretta dallo stesso Piroyansky (qui 
Nicolás, già in XXY insieme alla Efron, qui Pilar), divertente e leggerina; nel cast altri due "predestinati", Vera Spinetta (Catalina, nella realtà figlia del leggendario Luis Alberto, vista ultimamente in The Kingdom / El reino) e Chino Darín (Nacho, nella realtà figlio del grande Ricardo, anche lui recentemente in The Kingdom / El reino). Lo sfondo è affascinante come sembra, anche nella realtà (il delta del Paraná).

Argentine comedy directed by Piroyansky himself (here Nicolás, already in XXY together with Efron, here Pilar), funny and light; in the cast other two "predestined", Vera Spinetta (Catalina, in reality daughter of the legendary Luis Alberto, recently seen in El reino) and Chino Darín (Nacho, in reality son of the great Ricardo, also recently in El reino). The background is as fascinating as it sounds, even in reality (the Paraná delta).

20211115

Non vivo più qui

I Don't Live Here Anymore - The War on Drugs (2021)


Il quinto disco della band di Adam Granduciel conferma per filo e per segno tutto quello che vi avevo detto nell'occasione del disco precedente, A Deeper Understanding del 2017. Un'americana che qualcuno può definire indie rock, una rivitalizzazione dell'heartland rock di Springsteen con un tocco di hype, ma il risultato è, per me, davvero narcotizzante. Potrei ascoltare questo disco per decine, centinaia di volte, senza mai distinguere le differenze tra una traccia e l'altra, e comunque, il risultato è una noia mortale. Sicuramente ci saranno ascoltatori che ne rimangono incantati, e mi fa piacere per loro, non me ne vogliate, a me proprio non piace.
The fifth album by Adam Granduciel's band confirms everything I told you on the occasion of the previous album, 2017's A Deeper Understanding. An Americana that some can define indie rock, a revitalization of the Heartland rock of Springsteen with a touch of hype, but the result is, for me, very narcolectic. I could listen to this record for dozens, hundreds of times, without ever distinguishing the differences between one track and another, and anyway, the result is a deadly boredom. Surely there will be listeners who are enchanted by it, and I'm glad for them, but I don't like it, I just don't like it.

L'angelo

The Angel - Di Ariel Vromen (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967, Israele conquista e occupa vaste aree di terra tra cui la penisola del Sinai che allora (ed ora) apparteneva all'Egitto.
Il 3 settembre 1973, Ashraf Marwan incontra dei terroristi arabi fuori dall'aeroporto internazionale di Roma, con un lanciamissili che ha fatto entrare di nascosto in Italia nella sua valigia. Dice ai terroristi che deve partire subito, trattandosi di un diplomatico egiziano che non può essere scoperto sul luogo dell'attentato, mentre gli insorti puntano il lanciatore contro un aereo di linea commerciale diretto in Israele.

Buon thriller spionistico, uscito direttamente su Netflix, co-produzione egitto-israeliana con regista israeliano che ha lavorato soprattutto negli US, questo The Angel, che ricostruisce la vita davvero spericolata di Ashraf Marwan. Buon cast, giustamente in prevalenza medio orientale.

Good spy thriller, released directly on Netflix, an Egyptian-Israeli co-production with Israeli director who worked mainly in the US, this The Angel, which reconstructs the truly reckless life of Ashraf Marwan. Good cast, rightfully mostly Middle Eastern.

20211114

Il fantasma domani

The Phantom Tomorrow - Black Veil Brides (2021)


Sesto album per la band di Hollywood, California, dove Andy Biersack (voce) risulta unico superstite della formazione originale, piacevole miscuglio, come già accennato in occasione del precedente Vale, tra metalcore, glam ed heavy metal classico. Buoni musicisti, formula moderna del glam, anche loro come gli Ice Nine Kills vicini ai My Chemical Romance per quel gusto sinfonico del metal, i Black Veil Brides sono ancora più melodici, più romantici anche se ugualmente teatrali (anche questo è un concept come i precedenti Wretched and Divine: The Story of the Wild Ones del 2013 e Vale del 2018).
Sixth album for the band from Hollywood, California, where Andy Biersack (vocals) is the only survivor of the original line-up, a pleasant mix, as already mentioned in the previous Vale, between metalcore, glam and classic heavy metal. Good musicians, modern glam formula, also like Ice Nine Kills close to My Chemical Romance for that symphonic taste of metal, Black Veil Brides are even more melodic, more romantic even if equally theatrical (this is also a concept like the previous Wretched and Divine: The Story of the Wild Ones from 2013 and Vale from 2018).

آخر الرجال في حلب (Gli ultimi uomini ad Aleppo)

Last Men in Aleppo - Di Feras Fayyad (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Le forze governative fedeli al presidente Bashar al-Ásad avviano l'offensiva militare per recuperare la città di Aleppo dai ribelli, questo innesca una crisi umanitaria nella città e nei suoi dintorni. Il film segue la vita quotidiana dei cosiddetti Caschi Bianchi, volontari soccorritori, mentre lavorano per salvare i sopravvissuti dalle rovine della città, ed esplora anche il dibattito tra gli operatori umanitari sull'opportunità di lasciare la città per sempre.

Uno dei vari documentari su una guerra che, purtroppo, non è ancora finita, e che non può non smuovere una coscienza normale. Una delle tante storie di eroismo e resistenza, che non possono essere ignorate.

One of the various documentaries on a war which, unfortunately, is not over yet, and which cannot help but stir up a normal conscience. One of the many stories of heroism and resistance, which cannot be ignored.