Tempesta di spade/I fiumi della guerra/Il portale delle tenebre (Libro terzo delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco) - George R.R.Martin (2002/2003)
La storia
La guerra continua ad infuriare nei Sette Regni, mettendo in ginocchio il popolino. Robb Stark continua ad infliggere sconfitte ai Lannister, ma perde il Nord per mano di Balon Greyjoy e i suoi Uomini di Ferro. Durante la sua assenza, la madre Catelyn libera Jaime Lannister, stringendoci un patto non autorizzato, e si fa giurare dallo Sterminatore di Re che rilascerà le sue figlie Arya e Sansa, quando giungerà a King's Landing (Approdo del Re); lo proteggeranno durante il cammino, Brienne di Tarth, che ha giurato fedeltà a Cat, e Cleos Frey, cugino di Jaime e ostaggio dell'esercito del Nord. Robb deve inoltre ricostruire l'alleanza con i Frey: il suo matrimonio improvviso con Jayne Westerling è visto come un tradimento all'accordo con Walder.
Stannis Baratheon, il cui esercito è stato distrutto nella battaglia di Blackwater, riflette, insieme a Melisandre, sul da farsi, ritiratosi a Dragonstone, mentre il fido Davos Seaworth rischia di morire su uno scoglio, dove si è aggrappato durante la ritirata.
King's Landing e la corte accoglie i Tyrell con tutti gli onori: la loro alleanza è stata decisiva per la difesa della capitale, e non era affatto scontata. L'alleanza dovrebbe essere suggellata dal matrimonio tra re Joffrey e Margaery, vedova di Renly Baratheon. Sansa Stark pensa che, in questo modo, sarà liberata dal giogo che la opprime.
Oltre la Barriera, è il caos. Jon Snow si è "infiltrato" tra i bruti, e spera di entrare nelle grazie di Mance Rayder, ma non si sente affatto a suo agio nel ruolo di spia. L'esercito di Mance continua a marciare in massa verso la Barriera, e non ha intenzione di fermarsi. Il distaccamento dei Guardiani della Notte, dopo essere stati attaccati dagli Estranei al Pugno dei Primi Uomini (Sam si distingue uccidendone uno con il coltello di ossidiana regalatogli da Jon), ripiega verso il castello di Craster (Craster's Keep); lì, un gruppo di insorti, che aveva già progettato l'ammutinamento al Pugno dei Primi Uomini, saltato per l'arrivo degli Estranei, si rivolta contro il lord comandante Jeor Mormont. Il gruppo di disperde.
Al di là del Mare Stretto, Danaerys adesso ha tre navi, donatele da Illyrio, ma deve dotarsi di un esercito, mentre i suoi tre draghi crescono. Jorah Mormont le consiglia di fare tappa ad Astapor, nella Baia degli Schiavisti (Slaver's Bay), per tentare di acquistare un esercito di Immacolati (Unsullied), eunuchi addestrati alla guerra fin dalla più tenera età, e senza alcun timore. Capirà di avere un enorme potere nei suoi draghi, oltre a cambiare leggermente il suo percorso sulle tracce del regno perduto. E capirà di non potersi fidare di nessuno.
Il commento
Come mi aveva preannunciato l'amico Massi, il Libro Terzo, diviso, nell'edizione italiana, addirittura in tre (sotto)libri, effettivamente molto più lungo dei primi due (siamo oltre le 1100 pagine), dà l'impressione di "aprire il gas". E' come se Martin, dopo aver introdotto, sommariamente, c'è da dire, visto l'uso continuo di flashback, disseminati continuamente in tutti i libri, che pian piano raccontano quello che è accaduto prima che comincino gli eventi qui narrati, il mondo di Westeros e delle Città Libere, instillato il casus belli, e aver fatto detonare la guerra, e con lei l'inizio della disgregazione, continui su diversi binari narrativi ma qui si lasci decisamente andare, rilasciando plot twist a ripetizione e premendo sull'acceleratore del pulp e dello splatter. Soprattutto nella seconda parte del Libro Terzo, accade di tutto, ma veramente di tutto, e sinceramente, se non avessi avuto a portata di mano il Libro Quarto, avrei dato di matto. Il fatto che poi nel libro seguente la narrazione allarghi gli orizzonti, e si leghi, almeno agli inizi, con un filo davvero sottile a quello che l'ha preceduto, è un'altra storia.
Martin è davvero bravo a tirare tutti i fili, come detto. Da una parte porta avanti una storia dal respiro non solo epico, quanto maestoso ed intrigante fino al fanboysimo, dall'altra cesella un'infinità di personaggi, dando un'anima anche al più infimo scudiero, all'ultimo contadino, alla locandiera della quale si legge en passant, e riuscendo a dare una profondità anche a quei personaggi si principali, ma che ancora non hanno avuto l'onore e l'onere di divenire P.O.V. characters. Insomma, vi assicuro che la saga letteraria del Giuoco dei Troni, dà assuefazione molto più di quella televisiva.
E, a proposito della struttura narrativa, qua abbiamo un prologo (a cura di Chett, uno dei Guardiani della Notte) e addirittura un epilogo (per gentile concessione di Merrett Frey, uno dei millemila figli di lord Frey delle Torri Gemelle) e ben dieci personaggi P.O.V.: "esce" Theon Greyjoy, ed entrano Jaime Lannister e Samwell Tarly. Rimangono Bran, Catelyn, Arya e Sansa della famiglia Stark, oltre a Jon Snow, Danaerys Targaryen, Tyrion Lannister e Davos Seaworth.
Il raffronto con la serie televisiva
Già leggendo la storia, se siete attenti avrete già notato varie differenze. Ed è inutile sottolineare che le differenze ci sono e continueranno ad esserci (ne parlaremo ancor più diffusamente quando terminerò il libro quarto), per motivi che a volte si intuiscono, a volte bisognerebbe essere più addentro. Alcune diversità mi hanno colpito di più. La "fusione" di Gendry ed Edric Storm in un unico personaggio, e alcune cose che riguardano il personaggio di Jon Snow (non fatemi dire di più per non svelare tutto di questo libro) ed il suo "rapporto" con il fratellastro Robb Stark. Senza scendere troppo in particolari, indicativamente la terza stagione della serie si basa all'incirca sulla prima metà del Libro Terzo (così come la quarta si baserà sulla seconda metà), ma ci sono degli "sconfinamenti", che inglobano diversi accadimenti della seconda metà, alcuni anche molto molto importanti. Mi viene da supporre che, essendo il finale del libro un crescendo di avvenimenti, la cosa è venuta giocoforza, e non solo per accaparrarsi accadimenti shock per punteggiare la stagione. Altra considerazione, nonostante sappia già cosa accadrà, non vedo l'ora di vedere la quarta stagione. Tirando le somme, nonostante le varie differenziazioni, diciamo che spesso il percorso è diverso, ma l'arrivo è identico. Su questo, potete stare tranquilli.
4 commenti:
leggendo en passant, ti correggo su un fatto. L'ammutinamento di Chett e co. al Fist of the First Men non avviene per l'arrvio degli Others, non per la nevicata (che in realtà arriva perché arrivano gli Others, ma questa è una nozione accessoria).
vero, non ho corretto per mancanza di voglia, ma me ne ero reso conto in effetti, ripensandoci.
edito.
PS c'è un non di troppo nel tuo commento, ovviamente
ovvaimente ma era per confondere le acque per chi non avesse letto.
:))
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