No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130819

non curare nessuna ferita

Tend No Wounds - Black Tusk (2013)

Chissà, forse se avessi seguito i Black Tusk, da Savannah, Georgia, fin dai loro inizi, magari adesso sarei qui anch'io a dire che questo ennesimo EP non è troppo convincente, che potrebbe essere considerato un passo falso o un'anticipazione di futuri cambiamenti. Guarda il caso: a volte, essere dei novellini porta ad essere molto più clementi, e magari a stupirsi. Il power trio che condivide la città di origine con i già più noti, e considerati senza dubbio innovatori metal, Baroness e Kylesa, formato da Andrew Fidler, chitarra e voce, Jonathan Athon, basso e voce, e Jamie May, batteria e voce, si autodefinisce swamp metal (dove swamp, che sta per palude, richiama appunto la morfologia del circondario di Savannah), ed è il risultato, almeno a me pare, di diversi passaggi. La storia della band racconta che questa nasce dalla dissoluzione delle due band precedenti, quella crust punk di Andrew e Jonathan, e quella street punk di Jamie. Abitando, i tre, nella stessa strada, il gioco è fatto. La prepotenza hardcore punk si sente, così come si "uniscono" alla formazione del sound dei Black Tusk il metal moderno alla Mastodon (ma, devo dire, non sbaglia chi li accosta anche agli High on Fire), la vena progressive del metal ruvido alla Baroness e/o alla Kylesa (ovviamente), e la radice sludge proveniente, un po' per tutti, dai seminali Melvins.
E' probabilmente verità che con questo sei pezzi, dalla durata di venti minuti abbondanti (ma sono venti minuti incessanti, c'è da dire), "rallenta" un poco rispetto agli album precedenti, ma non mi pare che la cosa tolga potenza o impressioni meno. Vediamo dove li porterà in futuro, nel frattempo, godiamoci il "martellamento" sonoro degli "zanna nera" (Black Tusk, appunto).

2 commenti:

massi ha detto...

so che ti fa picere, quindi vesto di nuovo i panni del Pedante.

la traduzione del titolo dovrebbe essere una cosa tipo:
non curare nessuna ferita.

il verbo "to tend" è un "falso amico" in quanto somiglia all'italiano tendere, ma significa curare, sanare, prendersi cura, accudire, etc.

la struttura "tend no wounds" è la medesima struttura del "make no prisoners" che esprime un imperativo negativo un ordine di NON fare qualcosa. l'espressione può essere intesa come un imperativo diretto ad una singola persona "non curare nessuna ferita" ia come un imperativo generico alla terza persona plurale "non curate nessuna ferita". l'inglese è un alingua molto più elastica della nostra in queste situazioni, per questo le "tagline" e i titoli in inglese suonano spesso migliori.

jumbolo ha detto...

ho avuto dubbi ma non sapevo a chi chiedere. ti ringrazio. edito, perché ha pure molto più senso, e anche oggi ho imparato qualcosa.