No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130803

ponte

Bron | Broen - di Hans Rosenfeldt - Stagione 1 (10 episodi; SVT1/DR1) - 2011

Una sera qualsiasi. Sul ponte di Oresund, quello che collega Svezia e Danimarca, tra Malmo e Copenaghen, viene ritrovato un cadavere di una donna. E' stato messo lì esattamente nel momento in cui tutta l'illuminazione è saltata. Ed è stato posizionato con precisione al confine tra i due Stati. I due detective non discutono per l'assegnazione del caso: Martin Rohde, quello danese, calmo, lento e sicuramente sovrappeso, è ben contento di lasciare il caso a Saga Norén, quella svedese, ovviamente bionda, quasi robotica, che ha evidentemente problemi a relazionarsi con il prossimo, e che si trova quasi immediatamente a lamentarsi di Martin, nonostante il danese si disinteressi al caso (lui lascia passare un'ambulanza con a bordo un anziano con problemi di cuore, mentre lei non vorrebbe contaminare la scena del crimine). Quando, al momento di rimuovere il cadavere, che sembra appartenere ad una politica svedese, ci si accorge che il cadavere, in realtà, è (spoiler alert) composto da due parti di cadaveri (il busto appunto alla politica svedese, ma le gambe no), viene formata una task force incaricata di occuparsi del caso, che poco dopo assume proporzioni importanti, perché il colpevole si serve della stampa in maniera sfacciata, e coinvolge allo stesso tempo Svezia e Danimarca. Saga e Martin si ritrovano quindi a lavorare fianco a fianco.

Evidentemente, in Scandinavia il giallo va fortissimo, e se non sono già dei maestri, si stanno imponendo come tali. Questo Bron | Broen, coproduzione dano-svedese, segue il grandissimo successo di Forbrydelsen, come ormai tutti saprete "coverizzato" negli USA e trasformato in The Killing, e addirittura sta per dilagare: infatti, il mese scorso è partita su FX The Bridge, la serie remake di Bron | Broen, dove il cadavere "composto" viene ritrovato al confine tra USA e Messico, e pare che una coproduzione tra Canal+ e Sky Atlantic produrrà The Tunnel, una serie franco-inglese dove il cadavere ancora una volta "composto" verrà ritrovato nell'EuroTunnel sotto la Manica. Non dimentichiamoci, in questo contesto thriller, della saga Millennium. Ora, non c'è niente di troppo nuovo in questa coproduzione tra Danimarca e Svezia, la coppia di detective strana e quantomai eterogenea, che genera situazioni grottesche e perché no, comiche, il killer con la voce truccata che si serve del giornalista e che sembra "volare alto" (ma alla fine proprio no, e questo è un elemento che non mi è piaciuto granché, ma non ve lo racconto), anche se uccide, le vicende personali dei due detective che naturalmente si intrecciano. Ma com'è come non è, Bron | Broen funziona alla grande, e genera un crescendo che regala allo spettatore due episodi finali davvero tesissimi e farciti di grandissima tensione.
Serie recitata nelle due lingue (sarebbe stato bello conoscerle per apprezzare i "passaggi" dall'una all'altra e la capacità dei protagonisti di "switchare"), dei due protagonisti ne conoscevo bene uno: Kim Bodnia è Martin, ed è bravo. Il suo è un personaggio forse più difficile di quello di Saga da decifrare. Un classico maschio/macho che noi, che non conosciamo, evidentemente, il nord Europa, non ci aspettiamo di trovare lì. Qualcuno di voi l'avrà visto, come me, in Pusher, e anche in parti minori ma sempre ficcanti in Love Is All You Need e In un mondo migliore. Questa parte è la conferma che è uno che merita maggiore esposizione. Sofia Helin è Saga Norén, la detective svedese con la sindrome di Asperger, mi sono documentato ed ho verificato che l'avevo vista nel delizioso e sconosciuto L'amore non basta mai, tanti anni fa, da protagonista, e devo dire onestamente che non so se recita bene una malata di Asperger, ma so che il suo personaggio è quello più piacevole e interessante della serie, quello che non vedi l'ora appaia.
Pare che il prossimo mese, esattamente il 22 settembre, partirà la seconda stagione su DR1. Bron | Broen è stata trasmessa anche in Germania, Regno Unito, Polonia, Brasile, Australia, Israele e Norvegia.
Qua di seguito, gli opening credits. Il pezzo è Hollow Talk, eseguito da Choir of Young Believers.

7 commenti:

mazza ha detto...

fantastico! dopo i vari GF e MasterChef era ora che come format venisse usata una serie tv.

jumbolo ha detto...

la battuta è molto bella mazza, ma sei stato tu che mi segnalasti the killing come una delle tue serie preferite....ed è quella l'origine delle serie in format....

mazza ha detto...

non era una battuta, bramo da sempre il format musicale, tipo che le band prima o poi dovrebbero risuonare un disco in particolare uguale per tutti (che so il White Album o un disco dei Kings) per vedere cosa salta fuori. l'idea è applicabile anche alle serie tv, anzi forse è meglio applicabile. la serie danese che ha originato The Killing non la conosco ma il remake merita quindi bravi loro. The Killing del quale ieri è andata in onda l'ultima puntata della terza serie!

ah, puppa! :D

jumbolo ha detto...

le ultime due puntate

mazza ha detto...

non ti sfugge niente eh :D

jumbolo ha detto...

no e come poteva, lo seguo da quando me l'hai segnalato! devo dire questa stagione forse migliore delle precedenti! detto questo, dobbiamo organizzare una pizzaccia quanto prima, o aspettiamo direttamente il tuo matrimonio?

mazza ha detto...

possiamo organizzarci quando vuoi, io sto in ferie fino al 2 settembre e settimana prossima sono via. se mi prometti che non mi porti in spiaggia un giorno vengo a trovarti.