Sunbather - Deafheaven (2013)
Oggi, in questa torrida giornata d'agosto, ci "occupiamo" del secondo disco della band statunitense che risponde al nome di Deafheaven, formatisi a San Francisco per mano dei due fondatori George Clarke (voce) e Kerry McCoy (chitarra). La loro strada non è completamente sconosciuta, ma c'è da dire che suona abbastanza nuova, seppure sia generata da almeno un paio di influenze forti e decisive: siamo di fronte a una sorta di shoegazing black metal, che innesta quindi un cantato scream in stile appunto black metal, su tappeti chitarristici drone che possono ricordare perfino i Mogwai. Naturalmente, non si va costantemente a duecento all'ora, ma ci sono anche classici rallentamenti, con tanto di pianoforte a dare maggior pathos, ed è qui che i nostri ricordano gli Alcest (Stéphane Paut aka Neige è ospite nello spoken word di Please Remember), così come nelle parti drone possono ricordare i Krallice. Il risultato è un disco che, così come il Vecchia Romagna, crea un'atmosfera. I pezzi quali (appunto) Please Remember, o anche Windows, pezzi quasi totalmente noise, non appaiono, nonostante poc'anzi vi abbia descritto una struttura degli altri pezzi piuttosto "classica", slegati dal contesto, bensì ben inseriti e quasi necessari all'insieme. E, come spesso accade con questo tipo di musica piuttosto estrema, magari non vi riprenderà la voglia di ascoltarli spesso, ma quando lo farete, sarà sempre un "viaggio".
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