No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20200324

Adore

Two Mothers - Di Anne Fontaine (2013)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

New South Wales, Australia; le amiche d'infanzia Roz (sposata) e Lil (divorziata) e le loro famiglie vivono l'una accanto all'altra. Il figlio di Roz, Tom e il figlio di Lil, Ian, che hanno entrambi 18 anni, sono anche i migliori amici, e tutti e quattro trascorrono tutto il tempo insieme.
Al marito di Roz, Harold, viene offerto un lavoro a Sydney, e si reca lì per prendere accordi, anche se Roz non vuole trasferirsi. Quella notte, Ian, rimasto a casa di Tom, bacia Roz, e sebbene sia titubante, i due finiscono per fare sesso. Tom vede Roz uscire dalla stanza degli ospiti, occupata da Ian. Confuso e frustrato, Tom va a casa dell'amico e cerca di sedurre Lil, che lo respinge; a quel punto, le dice a cosa ha assistito. Quella notte, mentre il suo amico è ancora a casa sua, rimane a casa di Lil, ed anche i due fanno sesso.

Film che ha cambiato almeno tre volte il titolo (Adore, Adoration, Two Mothers), tra la sua presentazione al Sundance del 2013 e la distribuzione nei vari paesi, e che si basa sul racconto breve che dà il nome all'omonima raccolta The Grandmothers di Doris Lessing. Inizialmente intrigante, soprattutto per la coppia delle protagoniste (Robin Wright e Naomi Watts), il film, con il passare dei suoi 111 minuti, diventa man mano più ridicolo. Difficile spiegare il perché, e probabilmente impressione soggettiva, ma così è stato per me. 

Film that changed the title at least three times (Adore, Adoration, Two Mothers), between its presentation at Sundance in 2013 and distribution in the various countries, and which is based on the short story that gives its name to the homonymous collection The Grandmothers by Doris Lessing. Initially intriguing, especially for the couple of the protagonists (Robin Wright and Naomi Watts), the film, with the passing of its 111 minutes, becomes gradually more absurd. Difficult to explain why, and probably subjective impression, but it was so for me.

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